Donna scomparsa a Crema, resti trovati in auto: la svolta
Potrebbero essere di Sabrina Beccalli, la donna scomparsa a Crema a Ferragosto, i resti trovati in un'auto data alle fiamme: cosa filtra dalla Procura
I resti nella Panda, distrutta dalle fiamme tra il 15 e il 16 agosto, potrebbero essere della donna scomparsa a Crema a Ferragosto, Sabrina Beccalli. Lo ha reso noto l’Ansa, citando fonti della procura di Cremona. Sebbene non sia stato ancora trovato il cadavere della 39enne, in carcere al momento è finito Alessandro Pasini, accusato di omicidio, soppressione di cadavere e crollo di edificio. Il 45enne ha sempre sostenuto di aver bruciato il corpo della donna morta per overdose dopo averlo caricato nell’auto di lei. Per avere certezze definitive, il procuratore della Repubblica Roberto Pellicano ha chiesto al medico legale Cristina Cattaneo la disponibilità a riesaminare le ossa sequestrate, inizialmente ritenute di un cane da due veterinari diversi. Inoltre si dovrebbe procedere con l’esame del Dna.
Donna scomparsa a Crema, coinvolta l’esperta che si occupò del caso di Yara Gambirasio
A occuparsi degli accertamenti sui resti dell’auto dei Sabrina Beccalli sarà l’anatomopatologa Cristina Cattaneo, nota per essersi occupata di numerosi casi intricati come quello di Yara Gambirasio, la tredicenne uccisa nel 2010 in provincia di Bergamo e per il cui omicidio è stato condannato all’ergastolo Massimo Bossetti, e di Imane Fadil.
Erano stati due veterinari a indicare che i resti appartenessero a un cane, ma il fatto che il corpo della donna non si sia ancora trovato, nonostante meticolose ricerche in tutta la zona, ha indotto gli inquirenti a fugare ogni dubbio.
“Se anche quei resti fossero veramente di Sabrina – ha specificato il procuratore Pellicano – non cambierebbe di una virgola la nostra ricostruzione“.
La Procura è in attesa di una relazione del Ris sui reperti trovati in auto, in casa del presunto omicida e in quello della ex di lui, dove la donna, secondo l’accusa, è stata uccisa.