Yara Gambirasio, Bossetti ricorre in Cassazione e denuncia il Ris
I legali di Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, annunciano ricorso in Cassazione, denunce e istanze
Massimo Bossetti è stato condannato all’ergastolo in via definitiva nell’ottobre del 2018 per l’omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne sequestrata e uccisa a Brembate di Sopra, nel Bergamasco, la sera del 26 novembre 2010. La prova regina, riconosciuta come tale in tutti i gradi di giudizio, è sempre stato l’esame del Dna estratto dal materiale biologico ritrovato sugli slip della vittima. Dna confrontato con quello di altre 20 mila persone, fino a isolare quello di un solo uomo, con una possibilità di errore di uno su 20 miliardi.
Il settimanale Oggi, ripreso dall’Ansa, anticipa però l’annuncio del ricorso in Cassazione della difesa di Bossetti, accompagnato da una denuncia penale per “rifiuto di atti d’ufficio” nei confronti del Ris di Parma e da un’istanza al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, affinché disponga un’ispezione nel tribunale di Bergamo.
Perché gli avvocati di Bossetti ricorrono in Cassazione
Secondo il giornale, il ricorso in Cassazione avrebbe l’obiettivo di “sbloccare il provvedimento con cui il giudice dell’esecuzione, Giovanni Petillo, il 15 gennaio scorso ha messo sotto confisca i reperti dell’inchiesta sull’omicidio di Yara. La denuncia del Ris di Parma e del suo comandante, il colonnello Giampietro Lago è perché, malgrado l’autorizzazione firmata a fine novembre 2019 dal giudice Petillo, avrebbero rifiutato, confermando peraltro l’atteggiamento ostile serbato durante l’intero procedimento/processo, il rilascio di quanto richiesto ed autorizzato dall’Autorità giudiziaria”.
I legali di Bossetti vorrebbero esaminare i vestiti di Yara Gambirasio
Il 26 maggio 2020 la Corte d’Assise di Bergamo ha negato alla difesa di Bossetti l’autorizzazione a visionare alcuni reperti (un esame richiesto dagli avvocati da circa 6 anni) dopo aver precedentemente avuto l’ok.
I legali avrebbero voluto esaminare tutti gli indumenti della vittima, permesso che era stato negato anche durante il processo. In sostanza, la difesa non avrebbe mai avuto la possibilità di esaminare i vestiti di Yara Gambirasio.
Nel frattempo Bossetti, detenuto nel carcere di Bollate, continua a professare la sua innocenza.
Il ricorso in Cassazione, per legge, è possibile solamente alla luce di elementi del tutto nuovi. La difesa contesta la mancata possibilità di esaminare gli indumenti di Yara e la scorretta esecuzione dell’esame del Dna.