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Donna scomparsa a Crema, nuovi dettagli: l'ultimo sms

Nuovi particolari emergono dall'ordinanza di custodia cautelare del gip a carico di Alessandro Pasini

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Un messaggio a un’amica alle 4.11 della notte di Ferragosto sarebbe l’ultimo segno di vita di Sabrina Beccalli. Come riporta l’Ansa, poco più tardi, una vicina avrebbe testimoniato di aver sentito una voce femminile “strozzata gridare più volte “Aiuto, aiuto, no'”, provenire dall’abitazione in cui la trentanovenne cremasca si trovava con Alessandro Pasini, l’unico sospettato della sua sparizione e della sua morte.

Donna scomparsa a Crema, nuovi dettagli: l’ordinanza del gip

Sono i nuovi particolari contenuti nell’ordinanza con cui il gip di Cremona, Giulia Masci, ha confermato la custodia in carcere per l’uomo. “Permangono gravi indizi di colpevolezza in relazione alla soppressione del cadavere” riporta l’Ansa e “indizi che, per la loro consistenza, consentono di ritenere probabile la sua colpevolezza per aver cagionato la morte di Sabrina Beccalli”.

Donna scomparsa a Crema, nuovi dettagli: la versione di Pasini

La versione data da Alessandro Pasini viene definita “non credibile” dal gip che ne ha ordinato la custodia in carcere. L’uomo avrebbe infatti confessato di avere dato alle fiamme la macchina di Sabrina la sera di Ferragosto, ma non di averla uccisa. Il 45enne è indagato per omicidio e distruzione di cadavere.

Nell’ordinanza del gip Alessandro Pasini, con precedenti per spaccio di droga, rapina, resistenza viene descritto con una “indole indubbiamente violenta”.

Quella notte la vittima si trovava in compagnia dell’amico per consumare cocaina ed eroina. Secondo le prime ricostruzioni del comando provinciale dei Carabinieri di Cremona il delitto sarebbe stato commesso la notte tra il 14 e il 15 nell’appartamento ex fidanzata di Alessandro Pasini, che in quel momento era via per una vacanza in Sicilia.

La tesi di Pasini è che la donna sia morta “per un malore o overdose ma noi – ha detto il colonnello Lorenzo Carlo Maria Repetto  – pensiamo che questo non sia successo”. L’ipotesi seguita dagli inquirenti è che l’omicidio sia scaturito dal rifiuto di un’avance sessuale.

L’uomo stesso ha ammesso “di aver provato, senza riuscirci, ad avere un rapporto sessuale completo”, ma ha dichiarato di essersi addormentato per poi trovare al suo risveglio la donna già morta in bagno. A quel punto “preso dal panico e temendo la reazione della ex convivente”, ha confessato di aver avvolto il corpo in una coperta caricandolo sull’auto a cui la sera dopo avrebbe dato fuoco.

sabrinabeccalli Fonte foto: Ansa, IStock
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