Donald Trump sceglie il generale Keith Kellogg per risolvere la guerra in Ucraina: perché Kiev trema
Donald Trump ha nominato il generale in pensione Keith Kellogg inviato speciale per l'Ucraina e la Russia
Donald Trump ha scelto un suo fedelissimo per risolvere la guerra in Ucraina iniziata dall’invasione russa due anni e mezzo fa. Il presidente eletto degli Stati Uniti ha nominato il generale in pensione Keith Kellogg inviato speciale per l’Ucraina e la Russia, un conflitto che Trump ha promesso più volte durante la campagna elettorale di mettere fine in 24 ore dal suo insediamento.
- Donald Trump sceglie il generale Keith Kellogg come inviato in Ucraina
- Chi è Keith Kellogg
- Il piano di pace in Ucraina
Donald Trump sceglie il generale Keith Kellogg come inviato in Ucraina
A darne annuncio è stato lo stesso Donald Trump con un post pubblicato sul suo social network Truth ieri, mercoledì 27 novembre.
Keith Kellogg “ha condotto un’illustre carriera militare e imprenditoriale, ricoprendo tra l’altro ruoli altamente sensibili per la sicurezza nazionale nella mia prima amministrazione. Assieme, otterremo la pace tramite la forza e renderemo sicura l’America”, afferma Donald Trump.
Attualmente gli Stati Uniti non hanno un inviato speciale per la guerra in Ucraina, ma il prossimo presidente aveva già fatto sapere di voler creare questo ruolo con l’obiettivo di cercare di porre fine al conflitto.
Chi è Keith Kellogg
Keith Kellogg ha 80 anni ed è un generale in pensione dell’esercito statunitense. Da anni è uno dei principali consiglieri di Donald Trump in materia di difesa.
Ha già fatto parte dell’amministrazione statunitense nel primo mandato del miliardario conservatore, è stato consigliere per la sicurezza nazionale dell’allora vicepresidente Mike Pence.
Le sue posizioni in merito alla guerra tra Russia e Ucraina sono molte vicine a quelle di Donald Trump, intenzionato a forzare Kiev a sedersi al tavolo con Mosca.
Il piano di pace in Ucraina
In un documento che ha scritto ad aprile, Kellogg ha espresso le sue idee per arrivare alla fine della guerra.
Il piano prevede l’uso del sostegno militare Usa all’Ucraina come leva per costringere Kiev a prendere parte a negoziati di pace con la Russia: gli Stati Uniti continuerebbero a fornire armi e aiuti militari solo se Zelensky accetterà di sedersi al tavolo con Putin.
Nel piano poi si parla anche di nuovi confini tracciati sugli attuali fronti di guerra: l’Ucraina dovrebbe cedere alla Russia la Crimea, il Donbass e tutte le terre occupate da Mosca prima nel 2014 e poi a partire dal febbraio 2022.
Inoltre secondo questo piano Kiev dovrebbe impegnarsi a non aderire alla Nato almeno per i prossimi vent’anni.
Una prospettiva che spaventa l’Ucraina. Perché di fatto queste condizioni sono molto vicine alle richieste di Mosca e segnerebbero una vittoria su tutta la linea di Vladimir Putin e della sua politica imperialista di aggressione.