Donald Trump e l'apprezzamento choc per Adolf Hitler: "Ha fatto anche cose buone". La rivelazione in un libro
Donald Trump avrebbe confessato ai suoi collaboratori la stima per Adolf Hitler: le indiscrezioni nel libro dell'anchorman CNN Jim Sciutto
Donald Trump conquista i riflettori di tutto il mondo, provocando scalpore e non poca indignazione, grazie all’indiscrezione secondo la quale avrebbe una fascinazione per Adolf Hitler. La rivelazione choc arriva dal libro “The Return of Great Powers” di Jim Sciutto, giornalista della CNN, alle cui orecchie sarebbe arrivata l’ammirazione del tycoon per le presunte “cose buone” fatte dal Fuhrer, fra cui la politica economica, la durezza e il controllo sui suoi generali.
Donald Trump e l’ammirazione per Adolf Hitler
Le rivelazioni choc contenute nel libro di Sciutto si baserebbero su confessioni che Donald Trump avrebbe fatto ai propri collaboratori, fra cui l’ex capo di gabinetto John Kelly.
Il generale avrebbe raccontato nel libro gli apprezzamenti di The Donald per Hitler. “Lo considerava un tipo tosto, per questo lo ammirava” ha rivelato.
Le rivelazioni più scottanti su Donald Trump arrivano dall’ex capo di gabinetto John Kelly
Fra gli aspetti maggiormente sottolineati, la fascinazione di Trump per la capacità del Fuhrer di “ricostruire l’economia” e di “tenere in pugno” i propri generali, che gli sarebbero stati sempre leali. Il tutto ignorando, ovviamente, i tanti casi di tentato assassinio partiti dai suoi fedelissimi.
Donald Trump e il nazismo
L’attrazione di Trump per Hitler era già stata evidenziata già lo scorso dicembre, quando aveva utilizzato un linguaggio simile alla retorica nazista durante un comizio contro i migranti.
Un’intervista del 1990 all’ex moglie Ivana, inoltre, aveva rivelato che Trump teneva un libro di discorsi di Hitler intitolato ‘Nuovo Ordine’ sul suo comodino. La donna aveva addirittura dichiarato che chiunque entrasse nell’ufficio di Trump era solito salutarlo con “Heil Hitler”, formula comprensiva del sollevamento del braccio come nel saluto nazista.
Trump ha negato di aver mai avuto il libro di Hitler sul comodino o di aver letto “Mein Kampf”, ma ha ripetutamente utilizzato una frase controversa sui migranti che “avvelenano il sangue degli Stati Uniti” durante i suoi comizi, anche quelli più recenti.
Trump e i dittatori
Trump ha un passato di interesse indubbio per i regimi autoritari, incluso quello di Putin in Russia. Considerando la NATO una fonte di “irritazione” per il Cremlino, ha sostenuto che le azioni di Putin sarebbero diverse in caso di assenza dell’Alleanza.
Il generale Kelly ha suggerito che a Trump piacciono i dittatori perché ne invidia i poteri. “Gli piacciono così tanto i dittatori perché lui è un dittatore” ha affermato.
“Ogni nuovo presidente quando arriva alla Casa Bianca resta scioccato dal fatto di avere così poco potere rispetto al Congresso, ma lui è rimasto scioccato dal fatto di non avere poteri dittatoriali”. Parole che hanno un peso importante, specie considerando che arrivano a breve distanza dalla conferma che sarà proprio Donald Trump il candidato repubblicano che sfiderà Joe Biden per la Casa Bianca in autunno.