Distrugge 8 autovelox vicino Rovigo: caccia al vandalo soprannominato "Fleximan" osannato dalla gente
A Rovigo un ignoto gia soprannominato "Fleximan" abbatte gli autovelox e incontra l'ammirazione degli automobilisti: 8 colpi in pochi mesi
Si è guadagnato notorietà e addirittura un soprannome in stile supereroe, ovvero “Fleximan“: è un individuo dall’identità ancora ignota, che nell’area di Rovigo è stato capace di danneggiare ben 8 apparecchi autovelox e tutto nel giro di pochi mesi. In attività dallo scorso anno, l’ultimo attacco è stato documentato a Rosolina mercoledì 3 gennaio, attirando nuovamente l’attenzione degli investigatori. Mentre le amministrazioni locali e le forze dell’ordine sono in subbuglio, questo “giustiziere” misterioso incontra un certo sentimento di ammirazione da parte degli automobilisti, che di certo non si strappano i capelli per qualche multa in meno.
- Fleximan, il giustiziere degli autovelox di Rovigo
- Gli 8 autovelox abbattuti da Fleximan
- Gli ultimi autovelox distrutti
- La posizione del Sindacato
Fleximan, il giustiziere degli autovelox di Rovigo
Le azioni del vandalo sarebbero iniziate dalla metà dello scorso anno, momento a partire dal quale l’ignoto (o più di uno) avrebbe dato avvio alla sua missione. Ovvero, abbattere macchine autovelox utilizzando sempre la stessa modalità: attraverso un flessibile adoperato per segare gli apparecchi alla loro base. Una tecnica dalla quale viene fuori, chiaramente, il curioso soprannome di “Fleximan”.
Il caso più recente è stato confermato nel territorio del Comune di Rosolina, provincia di Rovigo, e riguarda un autovelox posizionato sulla Strada Statale Romea, nelle vicinanze dell’area abitata. Un video di sorveglianza avrebbe immortalato “Fleximan” intorno alle 21,30 di mercoledì 3 gennaio, senza rendere però possibile, a quanto risulta, la sua identificazione.
L’ultimo autovelox distrutto è stato segnalato a Rosolina, in provincia di Rovigo
Gli 8 autovelox abbattuti da Fleximan
L’atto vandalico di Rosolina sarebbe l’ultimo di una lunga serie, dato che si contano almeno 7 incidenti simili, tutti nella provincia di Rovigo. Il primo episodio risale alla notte fra il 18 e il 19 maggio, quando il primo apparecchio autovelox è stato divelto a Bosaro, sulla Strada Statale 16.
Per il secondo colpo, “Fleximan” avrebbe atteso soltanto 10 giorni, mettendo fuori uso l’autovelox di Giacciano con Baruchella, il 29 maggio, per poi ripetersi a Bosaro il 19 luglio, dove nel frattempo l’apparecchio era stato ripristinato.
Dopo un’altra incursione estiva il 6 agosto a Mazzorno Sinistro, nel Comune di Taglio di Po, “Fleximan” si è rifatto vivo per il ponte dei Morti, quando si è sentito in dovere di segare nuovamente l’autovelox di Giacciano con Baruchella.
Gli ultimi autovelox distrutti
“Fleximan” non si è riposato neanche a Natale, dove ha fatto addirittura gli straordinari: divelti sia l’autovelox di Corbola che quello di Taglio di Po, per la seconda volta.
Con una lista di atti vandalici diventata ormai affollata, è scoppiata la comprensibile rabbia degli amministratori locali, chiamati a raccogliere i cocci, mentre nel frattempo le opere di “Fleximan” hanno iniziato a essere osannate da automobilisti e residenti, che come in altre zone d’Italia sono esasperati dal numero di multe ricevute a causa degli autovelox.
La posizione del Sindacato
Fra i sentimenti contrastanti prodotti dalla singolare vicenda si inserisce anche l’intervento del coordinatore provinciale del Sulpl, il Sindacato unitario dei lavoratori della polizia locale, Mirco Gennari.
“Troppo spesso, anche se non sempre, fortunatamente, con la scusa della sicurezza stradale, le amministrazioni comunali e provinciali hanno fatto spuntare autovelox come funghi, piazzandoli nei posti più disparati” ha dichiarato Gennari, “tranne dove effettivamente servirebbero, più per rimpinguare le casse dei loro enti che per una reale volontà di ridurre gli incidenti stradali”.
“Fleximan” incassa quindi anche una sorta di “legittimazione” dal Sindacato. Gennari non dimentica di definire “criminale” l’autore degli atti vandalici, pur sperando però che “tanta approvazione popolare serva a far riflettere certi amministrazioni sull’uso e l’abuso di determinati strumenti, nonché sul giusto impiego della polizia locale, che merita di meglio che essere relegata al ruolo di esattore”.