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24 mila multe con autovelox irregolari a Cadoneghe: indagati il comandante della polizia locale e un agente

L'autovelox di Cadoneghe, quello da 24mila multe al mese, sarebbe irregolare: lo scenario è emerso dalle indagini condotte dalla Procura

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Non si sgonfia la polemica sugli autovelox di Cadoneghe, i dispositivi di rilevazione di velocità che dalla loro attivazione hanno emesso più di 24.000 multe in un mese. Nel Padovano, infatti, tanta è stata la rabbia dei cittadini che hanno fatto esplodere uno dei due rilevatori della discordia portando all’apertura di un’indagine che ha rivelato uno scenario particolare sull’installazione degli autovelox.

L’indagine sugli autovelox

A far emergere un quadro irregolare sull’installazione dei due autovelox è stata l’indagine della Procura, condotta dal pm Benedetto Roberti, che ha portato a iscrivere due persone nel registro degli indagati. Secondo quanto rilevato, infatti, i due dispositivi attivati il 23 giugno 2023 non avevano le carte in regola per iniziare il loro lavoro.

Stando a quanto emerso, infatti, gli autovelox non sarebbero stati tarati, ovvero non sarebbe stata misurata la velocità di almeno una ventina di mezzi in corsa in un lasso temporale prestabilito per poi riuscire a “pizzicare” i veicoli in transito oltre i 50 km/h, limite voluto nella tratta di Cadoneghe tra via Donizetti e la tigelleria “Ama” lungo la strada del Santo sulla 307.

Questo passaggio mancante non solo avrebbe portato i rilevatori a fotografare macchina la cui andatura forse era minore dei 50 km/h, ma comporterebbe anche una mancanza grave di un adempimento che è previsto dal regolamento del Ministero dell’Interno.

Due indagati

Chi si sarebbe dovuto occupare di tarare i due autovelox ora si trova iscritto nel registro degli indagati. Si tratta del comandante della polizia locale e di un agente che dovevano supervisionare sulla corretta installazione dei rilevatori.

I due risultano indagati per falso ideologico commesso da un pubblico ufficiale e se l’accusa dovesse essere confermata, chi è stato multato potrebbe sorridere. Dopo aver fatto esplodere uno degli autovelox della discordia, il loro operato potrebbe infatti essere vanificato con la possibilità di ricorrere contro le sanzioni e procedere con l’annullamento delle multe.

La richiesta per i rilevatori

E pensare che a volere quegli autovelox erano stati gli stessi cittadini del Comune di 16.000 abitanti che ora protestano contro le multe emesse dai rilevatori di velocità della discordia. I residenti, infatti, avevano fatto richiesta preoccupati per la velocità raggiunta dalle macchine in quel tratto e stanchi dei numerosi incidenti accaduti.

Dopo aver presentato una petizione sottoscritta da più di 80 famiglie al Prefetto, il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e la polizia stradale avevano dato il vial libera per i rilevatori elettronici su ambo i sensi di marcia. Ma oggi la polizia di Cadoneghe si ritrova nei guai e ha ammesso l’errore commesso.

autovelox Fonte foto: ANSA
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