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CRONACA NERA

Disperso sul Gran Sasso, ritrovato in un vallone il corpo senza vita di un escursionista aquilano 66enne

La vittima è Bernardino Romano, 66enne, docente ordinario di Urbanistica all’Università degli studi dell’Aquila: l’allarme lanciato dalla moglie

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Percorreva il sentiero del centenario, sul Gran Sasso, quando è scivolato ed è precipitato in un vallone. Dopo l’allarme lanciato dalla moglie e le ricerche, è stato recuperato il corpo privo di vita di un escursionista di 66 anni, docente universitario a L’Aquila.

L’escursione sul Gran Sasso

È finita in tragedia l’escursione sul Gran Sasso di un uomo di 66 anni, che nella giornata di ieri – venerdì 1 settembre – era impegnato a percorrere il sentiero del Centenario, uno dei sentieri più impervi e più affascinanti di tutto il massiccio montuoso più alto degli Appennini.

A lanciare l’allarme ai soccorritori è stata la moglie dell’uomo, preoccupata per il mancato rientro dell’uomo, segnalando la sua intenzione di compiere un’escursione sul sentiero, una strada a tratti particolarmente complessa.


Il post pubblicato su Facebook dall’Università degli Studi dell’Aquila, con il quale si condivide la notizia della morte per professor Bernardino Romano

Immediatamente si sono attivati i tecnici della stazione aquilana del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), che si sono subito recati a Campo Imperatore (altopiano in provincia dell’Aquila, in Abruzzo, nel cuore del massiccio del Gran Sasso), dove hanno individuando l’auto dell’uomo, parcheggiata nei pressi di Vado di Corno.

Le ricerche lungo il sentiero

Le ricerche dei soccorritori si sono quindi concentrate lungo il sentiero del Centenario dove, grazie al segnale dello smartphone, l’escursionista è stato rintracciato lungo uno dei valloni che affacciano sul versante teramano del percorso.

I soccorritori del CNSAS hanno quindi organizzato le delicate operazioni di recupero, rese complicate dal terreno impervio, che hanno anche richiesto l’ausilio dell’elicottero del 118 dell’Aquila.

E proprio grazie all’intervento dell’elisoccorso i soccorritori sono riusciti, intorno alle 9 della mattina di oggi – sabato 2 settembre – a recuperare il corpo dell’uomo, ormai privo di vita.

La dinamica dell’incidente

Concluse le operazioni di recupero della salma dell’escursionista, bisognerà ora ricostruire la dinamica che ha portato l’uomo a precipitare nel vallone.

L’ipotesi al momento più accreditata è quella dell’incidente, con il 66enne che sarebbe scivolato a causa del terreno sconnesso e in pendenza, finendo per perdere aderenza con il terreno e precipitare lungo il versante della montagna.

La vittima, che è stata identificata, è il 66enne Bernardino Romano, docente ordinario di Urbanistica all’Università degli studi dell’Aquila, la quale ha condiviso “con dolore e commozione” la notizia sui propri canali social.

Fonte foto: ANSA/Facebook

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