Discarica di rifiuti abusiva nell’azienda di fianco al fiume Sarno: nei guai imprenditore di Striano
I Carabinieri hanno denunciato un imprenditore di Striano: aveva una discarica abusiva per rifiuti speciali nella propria azienda nei pressi del Sarno
I Carabinieri Forestali di Napoli, nell’ambito dell’Operazione Rinascita del Fiume Sarno, hanno denunciato un uomo, un imprenditore di Striano che aveva creato una discarica abusiva per rifiuti speciali – scatolame avariato e scarti di prodotti industriali – non pericolosi nel piazzale della propria azienda: sequestrata l’area.
- L’ Operazione Rinascita del Fiume Sarno
- La discarica abusiva nell’azienda di Striano
- L’imprenditore denunciato
L’ Operazione Rinascita del Fiume Sarno
Ancora un sequestro da parte del Gruppo Carabinieri Forestali di Napoli nell’ambito dell’Operazione Rinascita del Fiume Sarno, progetto di controllo per la salvaguardia dell’ambiente nell’area del bacino idrografico dell’omonimo corso d’acqua che attraversa le province di Napoli e di Salerno, in Campania.
Nell’ambito delle regolari operazioni di controllo, le Forze dell’Ordine hanno scoperto una discarica abusiva all’interno della proprietà di un’azienda di Striano, comune facente parte della città metropolitana di Napoli, situato nella Valle del Sarno.
I Carabinieri hanno quindi denunciato in stato di libertà un sessantenne del luogo, in quanto legale rappresentante di una società che si occupa di commercializzazione e deposito di prodotti alimentari.
La discarica abusiva nell’azienda di Striano
Il ritrovamento è stato effettuato dal Nucleo Carabinieri Forestale di Roccarainola. Gli agenti impegnati dell’operazione hanno rinvenuto, durante un’ispezione all’interno dell’azienda del sessantenne, una vera e propria discarica abusiva.
Il titolare dell’azienda aveva abbandonato nel cortile della struttura, in un ampio piazzale, un gran quantitativo di rifiuti speciali non pericolosi, principalmente costituiti da scatolame avariato e scarti di prodotti industriali.
Le modalità di stoccaggio e conservazione adottate dal sessantenne sono però contrari alle norme del Codice dell’Ambiente. Nello specifico, l’imprenditore non avrebbe rispettato i limiti temporali per la corretta gestione del deposito temporaneo dei rifiuti, comportando in questo modo un possibile rischio per il sottosuolo e per l’ambiente circostante.
L’imprenditore denunciato
L’azienda interessata non è molto distante dal letto del fiume Sarno, motivo per il quale l’intera area è stata sottoposta a sequestro penale preventivo, mentre il sessantenne rappresentante dell’attività è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti.
È l’ennesimo sequestro nei confronti di uno degli stabilimenti produttivi esistenti nei pressi del fiume Sarno, dove i Carabinieri Forestali stanno concentrando le loro ricerche con l’obiettivo di individuare e risolvere le criticità che stanno devastando l’ambiente dell’area.
Un problema che si è incancrenito negli anni, soprattutto a causa di aziende poco inclini al rispetto delle norme sulla tutela dell’ambiente, che finiscono per creare discariche abusive altamente inquinanti pur di non dover sostenere le spese per il corretto smaltimento dei rifiuti.