Guerra Ucraina Russia, ultime notizie: Erdogan incontra Zelensky, "Kiev merita di entrare nella Nato”
La guerra in Ucraina è arrivata al suo 500esimo giorno. Ecco tutti i principali aggiornamenti in diretta di sabato 8 luglio 2023
La guerra in Ucraina è giunta al suo 500esimo giorno. Ieri, al termine dell’incontro tra il presidente ucraino Zelensky e quello turco Erdogan, quest’ultimo ha detto che “l’Ucraina merita di entrare nella Nato”: tema che sarà oggetto di discussione a Vilnius. Erdogan, inoltre, ha aggiunto che “continueremo i nostri sforzi per porre fine alla guerra”. A tal proposito, il presidente della Turchia ha fatto sapere che sta portando avanti i negoziati con la Russia per lo scambio dei prigionieri e che intanto “continuiamo il nostro lavoro sulla questione del corridoio del grano”. Volodymyr Zelensky ha detto di essere “grato per il sostegno della Turchia all’integrità territoriale dell’Ucraina”. A margine dell’incontro con Erdogan, inoltre, ha ringraziato gli Stati Uniti per la decisione di fornire le bombe a grappolo a Kiev.
Il racconto della giornata
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Boris Johnson sostiene Biden sulle munizioni a grappolo
L’ex primo ministro britannico, Boris Johnson, ha espresso il suo sostegno alla decisione “difficile ma coraggiosa” del presidente Joe Biden di fornire munizioni a grappolo all’Ucraina. Su Twitter, Johnson ha riconosciuto che queste armi sono terribili, ma ha evidenziato come siano state utilizzate da Putin per oltre un anno nel suo spietato programma di massacro di un popolo innocente. Ha sottolineato l’importanza di aiutare l’Ucraina a vincere il conflitto il più velocemente possibile, affermando che ciò contribuirebbe a salvare vite umane in tutto il mondo.
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Anche Meloni contro le bombe a grappolo
L’Italia ha ufficialmente aderito alla Convenzione internazionale che vieta la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio delle munizioni a grappolo. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha sottolineato la volontà e la determinazione dell’Italia nel promuovere la pace, la stabilità e la cooperazione internazionale. “Questo impegno riflette i valori dell’Alleanza Atlantica, con l’Italia che auspica che tali principi siano applicati universalmente. Nel contesto della situazione attuale, l’Italia condanna fermamente l’aggressione russa e sostiene incondizionatamente la resistenza dell’Ucraina. Inoltre, l’Italia si impegna a collaborare con gli Alleati per creare un nuovo e più solido modello di sicurezza per l’Europa.”
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Zelensky rientra a Kiev con i militari catturati all'Azovstal
Diversi ufficiali ucraini del battaglione che aveva difeso l’acciaieria Azovstal di Mariupol per mesi si erano arresi ai russi nel maggio 2022. Tuttavia, sono stati rilasciati in uno scambio di prigionieri dopo essere stati portati in Turchia. Gli ufficiali sono tornati in Ucraina insieme al presidente Zelensky, che stava rientrando da un incontro con Erdogan a Istanbul. L’Ukrainska Pravda ha riportato questa notizia e ha pubblicato un video in cui si vede Zelensky in un aeroporto abbracciare calorosamente i militari, che indossano abiti civili, appena scesi da un pullman. Successivamente, il presidente si è imbarcato con loro sul volo di stato presidenziale.
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Canada contro bombe a grappolo Usa
Il governo canadese, guidato dal premier Justin Trudeau, si è espresso contro l’invio di munizioni a grappolo agli ucraini da parte degli Stati Uniti, nell’ambito della controffensiva contro la Russia. Il Canada si oppone all’utilizzo di queste armi proibite dalla Convenzione sulle munizioni a grappolo, firmata a Oslo nel 2008, e si impegna a porre fine al loro utilizzo sui civili. Mentre più di cento Paesi hanno aderito alla convenzione, Russia, Ucraina e Stati Uniti non l’hanno firmata. Il governo canadese ha ribadito di mantenere un pieno rispetto della Convenzione e si impegna seriamente a incoraggiare la sua adesione universale, prendendo sul serio gli obblighi stabiliti.
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Mosca: "Promesse di Kiev su bonbe a grappolo non valgono nulla"
“Washington sa bene che le ‘promesse’ degli ucraini di usare queste armi indiscriminate ‘con attenzione’ e ‘in modo responsabile’ non valgono nulla. I civili saranno attaccati, come lo sono stati ogni volta che un sistema d’arma Usa-Nato sempre più letale è stato trasferito in Ucraina” lo ha affermato il ministero degli Esteri russo, come riporta Ria Novosti parlando dell’ipotesi di rifornimento di bombe a grappolo a Kiev da parte degli Usa.
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Medvedev: "Con bombe a grappolo Biden provoca Armageddon nucleare"
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, “avendo esaurito tutte le risorse, promette bombe a grappolo e richiama nuovamente i neonazisti di Kiev con la prospettiva della Nato, la cui realizzazione significa una terza guerra mondiale”. Lo scrive in un messaggio Telegram il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. “Forse il nonno morente, ossessionato da fantasie morbose, ha semplicemente deciso di andarsene gentilmente, provocando un Armageddon nucleare e portando con sé metà dell’umanità nell’aldilà…”, ha affermato.
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I russi bombardano il Donetsk: ci sono sei civili morti
Si registra un nuovo bombardamento. Ad essere stata colpita dall’esercito russo è Lyman, nella regione di Donetsk. Stando alle informazioni diffuse, sembra che un missile abbia colpito una zona residenziale della città. Secondo il governatore Pavlo Kyrilenko, l’attacco avrebbe provocato 6 morti civili e 5 feriti.
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Il governatore di Belgorod: gli ucraini colpiscono di nuovo la regione russa
Il governatore della regione russa di Belgorod ha fatto sapere che le autorità hanno sospeso il ritorno dei residenti a Shebekino per via dei nuovi bombardamenti delle truppe ucraine. Stando a quanto riferito dal governatore, ieri sera l’esercito di Kiev ha sparato su Shebekino colpendo la zona del mercato centrale, ma senza causare vittime. “Dopo gli eventi notturni a Shebekino, abbiamo deciso di annunciare una vacanza di due giorni per i nostri soccorritori”, ha scritto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov. E ha aggiunto che sarà sospeso “il ritorno dei residenti dai centri di accoglienza temporanea”.
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Prigozhin attacca i media russi: "Ieri ammiravano la Wagner, oggi versano veleno"
Prigozhin ricompare sui social dopo la marcia su Mosca del 24 giugno. Il leader della milizia Wagner attacca i media russi: “Leggere i giornali, sentire le storie in tv, mi fa stare molto male, i bastardi della tv, che ieri ammiravano i ragazzi della Wagner, ora stanno versando ogni tipo di veleno”, ha scritto Prigozhin in un post.
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Zelensky commemora i soldati ucraini morti in guerra
Volodymyr Zelensky ha deposto dei fiori in memoria dei soldati ucraini caduti in guerra. Il presidente lo fatto nel 500esimo giorno del conflitto raggiungendo l’isola dei Serpenti insieme al capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak. Lo ha annunciato in un video lo stesso Zelensky su Telegram: “Sono grato a tutti coloro che hanno combattuto qui contro gli occupanti – ha fatto sapere il presidente ucraino -. Abbiamo commemorato gli eroi che hanno dato la vita in questa battaglia, una delle più importanti della guerra. Gloria e onore a tutti coloro che combattono per la sicurezza Mar Nero”.
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In 500 giorni di guerra in Ucraina sono morti 9mila civili secondo l'Onu
Sono state 9mila, fino ad ora, le vittime civili della guerra in Ucraina. Il numero è stato stimato dall’ufficio dell’alto commissario Onu per i diritti umani. Nonostante il numero di vittime sia diminuito rispetto allo scorso anno, gli osservatori hanno registrato un nuovo picco a maggio e giugno che renderebbe queste ultime settimane “le più letali dall’inizio dell’invasione russa”.
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Zelensky: "Ci riprenderemo la Crimea"
“Riprenderemo il controllo della Crimea“. A dirlo, a margine dell’incontro con il presidente turco Erdogan, è stato l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. “Abbiamo parlato della situazione in Crimea, che la Russia controlla ancora illegalmente e usa come testa di ponte per minacce e per creare pericoli”, ha detto Zelensky.