Guerra Ucraina Russia, ultime notizie: Zelensky al vertice Nato e le garanzie del G7, allarme aereo a Kiev
La guerra in Ucraina è arrivata al suo 504esimo giorno. Ecco tutti i principali aggiornamenti in diretta di mercoledì 12 luglio 2023
La guerra in Ucraina è giunta al 504esimo giorno. Prosegue la tensione tra Kiev e Mosca, con allarmi aerei scattati nella notte nella capitale ucraina e il timore che il Cremlino possa utilizzare droni kamikaze per attaccare la città. Intanto i servizi di emergenza filorussi dei territori occupati di Zaporizhzhia hanno accusato le truppe ucraine di aver bombardato la città di Tokmak con munizioni a grappolo e il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu sostiene che le truppe russe abbiano respinto un attacco dell’esercito ucraino nella zona di Karmazinovka. Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è al vertice Nato che si tiene a Vilnius, in Lituania.
Il racconto della giornata
-
Biden: "La Nato è più forte che mai"
“Putin si è sbagliato”. Ad affermarlo è il presidente statunitense Joe Biden, nel discorso pronunciato a Vilnius. La Nato è oggi “più forte, energica e unita come mai nella sua Storia” ha aggiunto il presidente, ricordando il “giuramento sacro” dell’Articolo 5 dell’Alleanza, che “un attacco a uno è un attacco contro tutti”. Joe Biden ha poi espresso la sua intenzione di valutare la possibilità di autorizzare l’invio di missili a più lungo raggio a Kiev, in Ucraina.
-
-
Erdogan: "Putin sarà in Turchia ad agosto"
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato che il presidente Putin visiterà la Turchia ad agosto, offrendo così l’opportunità di discutere direttamente con lui su importanti questioni. Erdogan ha fatto queste dichiarazioni durante una conferenza stampa al termine del vertice NATO a Vilnius, come riportato dall’agenzia Tass. Il presidente turco ha inoltre menzionato il rilascio dei sei comandanti del battaglione Azov e ha sottolineato che, dopo aver appreso i dettagli, la situazione è diventata positiva nonostante le precedenti dichiarazioni fatte in Russia.
-
Sunak da Vilnius: "Kiev deve entrare nella Nato ed entrerà"
Da questo vertice è emerso chiaramente che l’Ucraina deve essere un membro della Nato e che lo sarà”. Così Rishi Sunak nel suo briefing finale a Vilnius.
-
Meloni: "Ucraina nella Nato quando ci saranno le condizioni"
“Passi in avanti importanti per il futuro accesso dell’Ucraina nella Nato. È stato snellito il percorso di adesione, pur ribadendo che l’Ucraina entrerà nella Nato quando le condizioni lo permetteranno”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del vertice Nato a Vilnius.
-
Macron: "Russia fragile militarmente, forte sostegno a Kiev"
La Russia è “fragile” sul fronte militare, mentre il sostegno all’Ucraina è “duraturo”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron dopo il vertice Nato a Vilnius.
-
Biden: "Kiev sarà nella Nato, forti le garanzie del G7"
“Tutti gli alleati concordano che l’Ucraina sarà un giorno nella Nato. Io e Zelensky abbiamo parlato delle garanzie che possiamo dare nel mentre e ringrazio i leader del G7 per le garanzie di sicurezza: aiuteremo l’Ucraina a costruire una forte difesa, in modo che sia una fonte di stabilità nella regione. Questa è un potente dichiarazione per l’Ucraina”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden presentando le garanzie di sicurezza del G7 con tutti i leader presenti, compresi i vertici dell’Ue.
-
Zelensky: "Il vertice di Vilnius un successo per l'Ucraina"
“Il vertice Vilnius è un successo per l’Ucraina. Il risultato di oggi è una garanzia per l’Ucraina che va verso l’adesione alla Nato ed è una garanzia per la nostra sicurezza”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Vilnius in dichiarazioni alla stampa assieme ai leader del G7 che si sono impegnati a fornire garanzie a Kiev in previsione della futura adesione del Paese all’Alleanza.
-
Garanzie G7 a Kiev, fornitura continua di armi, anche jet
“Ciascuno di noi lavorerà con l’Ucraina su impegni e accordi di sicurezza specifici, bilaterali e a lungo termine”. Lo si legge nel documento del G7 per l’Ucraina, visto dall’Ansa. L’obiettivo è garantire che Kiev possa “difendersi oggi” e “scoraggiare l’aggressione russa in futuro” attraverso la fornitura continua di “equipaggiamento militare moderno, nei domini terrestre, aereo e marittimo, dando priorità alla difesa aerea, all’artiglieria e al fuoco a lungo raggio, ai veicoli blindati e ad altre capacità chiave, come l’aviazione da combattimento – e promuovendo una maggiore interoperabilità con i partner euro-atlantici”.
E ancora: “Oggi stiamo avviando negoziati con l’Ucraina per formalizzare – attraverso impegni e accordi di sicurezza bilaterali allineati a questo quadro multilaterale, in conformità con i nostri rispettivi requisiti legali e costituzionali – il nostro sostegno duraturo all’Ucraina mentre difende la sua sovranità e integrità territoriale, ricostruisce la sua economia, protegge i suoi cittadini e persegue l’integrazione nella comunità euro-atlantica. Daremo ordine ai nostri team di iniziare immediatamente queste discussioni”, si legge nel testo.
Il G7 “ribadisce che, coerentemente con i nostri rispettivi ordinamenti giuridici, i beni sovrani della Russia nelle nostre giurisdizioni rimarranno immobilizzati fino a quando la Russia non pagherà per i danni causati all’Ucraina. Riconosciamo la necessità d’istituire un meccanismo internazionale per la riparazione dei danni, delle perdite o delle lesioni causate dall’aggressione russa ed esprimiamo la nostra disponibilità a esplorare le opzioni per lo sviluppo di meccanismi appropriati”.
-
Sunak d'accordo con Zelensky: "Le garanzie G7 non bastano"
Le garanzie di sicurezza promesse dal G7 all’Ucraina a margine del vertice Nato di Vilnius sono “importanti”, ma “non possono sostituire” l’adesione di Kiev all’Alleanza Atlantica. Così il primo ministro britannico Rishi Sunak, che concorda col presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quanto alle garanzie del G7, i due leader le hanno citate come un punto di partenza su cui “costruire” altro “quanto prima possibile”
-
Capo 007 russi conferma la telefonata col capo della Cia
Il direttore dei servizi di intelligence russi all’estero (Svr) Sergey Naryshkin ha confermato alla Tass di aver avuto una conversazione telefonica con il capo della Cia, William Burns, alla fine di giugno. “Sì, in effetti, la conversazione è avvenuta alla fine del mese scorso. Il pretesto per una conversazione telefonica da parte del collega americano sono stati a mio avviso i fatti del 24 giugno”, il giorno della rivolta dei mercenari della compagnia Wagner.
-
Zelensky: "Pronti ad entrare nella Nato dopo la guerra"
“Dai colloqui di oggi capisco che le condizioni necessarie per l’ingresso nella Nato saranno raggiunte quando ci sarà la pace in Ucraina“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “Capiamo che alcuni hanno paura di parlare di membership ora perché nessuno vuole una guerra mondiale ed è comprensibile. Ma abbiamo bisogno di avere segnali”, ha aggiunto Zelensky.
-
Stoltenberg, l'Ucraina vicina alla Nato mai come ora
“Caro Volodymr, è un onore averti qui al summit Nato: quando Putin ha invaso l’Ucraina ha sottostimato il coraggio del popolo ucraino e la determinazione della leadership Ucraina, ma anche l’unità della Nato. Il summit di Vilnius marca l’inizio di una nuova relazione con l’Ucraina. L’Ucraina è vicina alla Nato come mai prima d’ora”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
-
Zelensky: "Discutere di garanzie sicurezza prima che di Nato"
“Voglio discutere con i partner della Nato delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina nel suo cammino verso la Nato”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivando al summit di Vilnius, ripreso dall’Ansa.
-
Tajani: "L'adesione dell'Ucraina alla Nato di fatto c'è"
“La decisione di far entrare l’Ucraina nella Nato di fatto c’è, il punto è quando. Non certamente durante la guerra per i rischi di escalation: abbiamo tutti pensato di far aderire Kiev dopo la fine della guerra. Stiamo aiutando Kiev a difendere la propria indipendenza, il proprio territorio. La pace non può prescindere dal fatto che i soldati russi lascino l’Ucraina. Sulla fine della guerra, è difficile capire che cosa intenda fare Mosca. Noi vogliamo che gli ucraini riescano a riconquistare parti importanti del loro territorio”. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl in diretta da Vilnius.
-
Bombe russe sulla regione di Sumy, colpiti 8 villaggi
Le forze russe hanno bombardato ieri otto comunità lungo il confine della regione di Sumy, provocando 225 esplosioni: lo ha reso noto l’Amministrazione militare regionale su Facebook, come riporta il Kyiv Independent.
-
Allarmi aerei a Kiev e in regioni del centro-nord
Allarmi aerei sono scattati questa notte a Kiev e in diverse regioni settentrionali e centrali dell’Ucraina: lo riporta Rbc-Ucraina. Secondo l’Aeronautica militare c’è il pericolo di attacchi con droni kamikaze da parte delle forze russe.