Guerra Ucraina-Russia, ultime news di oggi: Senato approva la risoluzione, avanti con sostegno a Ucraina
La guerra in Ucraina è al 686esimo giorno. In diretta tutti i principali aggiornamenti di mercoledì 10 gennaio 2024
La guerra tra Russia e Ucraina arriva al giorno 686. La Casa Bianca ha confermato di avere prove che l’esercito russo abbia continuato ad attaccare l’Ucraina con missili balistici di fabbricazione nordcoreana. John Kirby, coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha dichiarato che la Corea del Nord ha recentemente trasferito lanciatori e diverse dozzine di missili balistici alla Russia, i quali sono stati utilizzati contro l’Ucraina.
Nella serata di ieri, le forze russe hanno bombardato la città di Kharkiv, danneggiando un centro sanitario per bambini. La notizia è stata riportata dal capo della regione di Kharkiv, Oleg Sinegubov.
Il racconto della giornata
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Bloomberg: pressing di Meloni su Orban per sbloccare gli aiuti Ue
Secondo Bloomberg, Giorgia Meloni starebbe cercando di convincere il premier ungherese Viktor Orban a revocare il suo no agli aiuti europei all’Ucraina. La presidente del Consiglio starebbe anche cercando di ridurre la frattura nei rapporti fra Orban e Zelensky.
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Nato: "Altri aiuti all'Ucraina per rafforzare le difese aeree"
La Nato condanna l’escalation di attacchi missilistici russi e l’impiego di missili forniti dalla Corea del Nord, ma assicura altri aiuti all’Ucraina per rafforzare le difese aeree: “Continueranno a fornire all’Ucraina importante assistenza militare, economica e umanitaria”, si legge in un comunicato.
“La Nato condanna fermamente gli attacchi missilistici e con droni russi contro i civili ucraini, anche con armi dalla Corea del Nord e dall’Iran. Per il secondo anno consecutivo, Vladimir Putin sta cercando di logorare l’Ucraina con attacchi massicci, ma non ci riuscirà. La campagna di crudeltà della Russia non fa che rafforzare la determinazione dell’Ucraina. Mentre Mosca intensifica i suoi attacchi contro le città e i civili ucraini, gli alleati della Nato stanno aumentando le difese aeree dell’Ucraina. Continueremo a stare al fianco dei coraggiosi ucraini mentre respingono la guerra di aggressione della Russia”.
Così ha dichiarato il segretario generale Jens Stoltenberg. -
C'è il derby, il Parlamento ferma i lavori sull'Ucraina
In vista del derby Lazio-Roma per il quarto di finale di Coppa Italia, il Parlamento ha modificato il calendario dei lavoro: la Camera ha accelerato le discussioni della mattinata e ha fatto una sospensione per riprendere il serata; il Senato ha invece tagliato la discussione generale e ha fermato i lavori alle 18:00.
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Lituania: "I Paesi Ue continuino a far pressione sulla Russia"
Incontrando gli ambasciatori dei Paesi dell’Ue in Lituania in concomitanza con l’arrivo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky nella capitale baltica, il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, ha esortato gli Stati europei a non smettere di sostenere l’Ucraina e a continuare a fare pressione sulla Russia per porre fine alla guerra. “Noi europei – ha detto Landsbergis – dobbiamo abbandonare l’idea di vivere in un’era di pace e sostenere risolutamente l’Ucraina fino alla sua vittoria”. Landsbergis ha in particolare sottolineato l’urgente necessità di fornire all’Ucraina un sostegno finanziario, militare e politico sufficiente e tempestivo, nonché lavorare all’approvazione di nuovi pacchetti di sanzioni nei confronti del Paese. Il ministro ha inoltre ribadito l’invito a velocizzare il processo di elaborazione delle misure legali necessarie a rendere possibile l’utilizzo dei beni russi congelati per la ricostruzione dell’Ucraina.
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Ucraina, Senato approva mozione maggioranza, avanti con aiuti
Con 103 voti favorevoli, 24 contrari e 27 astenuti l’aula del Senato ha approvato la risoluzione proposta dalle forze di maggioranza che al primo punto del testo, impegna il governo a “continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito Nato e Ue nonché nei consessi internazionali di cui l’Italia fa parte, le autorità governative dell’Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari“. Al secondo punto si chiede poi l’impegno a sostenere “tutti gli sforzi diplomatici” per la fine della guerra e “una pace giusta, duratura ed equilibrata”.
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Ambasciatore ucraino, armi per Kiev ora inviate a Israele
Le armi che si prevedeva dovessero essere mandate in Ucraina verranno invece inviate in Israele: lo ha detto l’ambasciatore ucraino in Turchia Vasyl Bodnar in un’intervista ai mass media turchi, citato da Unian. “I media internazionali hanno attirato l’attenzione in quella direzione, la guerra tra Israele e Hamas, quindi c’è chi crede che la guerra in Ucraina sia finita“, ha detto il diplomatico, aggiungendo che il conflitto a Gaza ha avuto ripercussioni sull’assistenza dei Paesi occidentali con armi all’Ucraina. Inoltre, “ciò danneggia la percezione della guerra della Russia contro l’Ucraina”.
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Mosca contro piano di pace di Kiev: 'Strano discutere senza di noi'
Il Cremlino è tornato a respingere il piano di pace di Kiev, che prevede il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina invasa e in parte occupata dalle truppe russe. “Il forum di pace di Zelensky è una sorta di formula, una combinazione di Paesi che discutono una sorta di formula di pace senza la partecipazione della Russia, un processo molto strano”, ha affermato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, sostenendo che “di fatto esiste ancora un rifiuto legalmente sancito da Kiev a qualsiasi negoziato”. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.
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Ucraina, in risoluzione Avs richiesta stop invio armi e creazione Corpo civile di pace europeo
“Interrompere la cessione di mezzi e materiali d’armamento in favore delle autorità governative dell’Ucraina, concentrando le risorse sull’assistenza umanitaria e sulla ricostruzione anche attraverso l’aumento e il finanziamento dei Progetti dei Corpi Civili di Pace” e “promuovere un’azione politica e diplomatica che raggiunga l’obiettivo di un immediato cessate il fuoco e che costruisca le condizioni per un processo di pace in un contesto multilaterale, di cui l’Italia e l’Unione europea siano protagonisti, per la risoluzione del conflitto su un terreno non militare”. Sono queste le prime due richieste al governo che si leggono nella risoluzione sull’Ucraina depositata in Senato da Avs, per firma del senatore Peppe De Cristofaro.
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Crosetto: nessuno può pensare a soluzione militare
“Noi per primi sappiamo che, stanti lo stato del conflitto e le forze in campo, nessuno può pensare ad una soluzione militare. La soluzione militare serviva all’Ucraina per sopravvivere, per impedire alla Russia di conquistarla e di annientarla e, oggi, per continuare a resistere”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto riferendo al Senato sulla proroga degli aiuti militari a Kiev. “Al fianco della fornitura di armi – ha aggiunto – ci deve essere la politica con la P maiuscola, che si muove, che deve essere spinta da Paesi come il nostro. E il nostro punto di arrivo è la pace, sono le 24 ore in cui sull’Ucraina non cadrà alcuna bomba. Solo quel giorno si potrà iniziare a costruire un tavolo di pace”.
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Camera, esame Milleproroghe e aiuti a Ucraina a febbraio
Il decreto Milleproroghe e il provvedimento che proroga gli aiuti all’Ucraina verranno esaminati dall’Aula di Montecitorio indicativamente nelle prime due settimane di febbraio. A stabilirlo è stata la Conferenza dei Capigruppo della Camera che si è appena conclusa L’elezione di 8 componenti della Commissione di vigilanza su Cassa depositi e prestiti è prevista tra mercoledì 21 gennaio e giovedì 1 febbraio.
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Ucraina, al Senato presentate 5 risoluzioni: opposizioni divise
Al Senato sono state presentate cinque risoluzioni sulla proroga dell’invio di equipaggiamenti militari all’Ucraina. Subito dopo le sue comunicazioni all’Aula su questo, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso i pareri del governo sulle mozioni bocciando quella firmata dal senatore Peppe De Cristofaro di Avs e quella proposta dal M5s, esprimendosi a favore di quelle delle forze di maggioranza e del testo di Italia viva e rimettendosi al parere dell’aula sulla risoluzione presentata dal Pd.
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Tajani: con noi il G7 continuerà ad appoggiare Kiev
“Il nostro principale obiettivo è rafforzare il ruolo del G7 come fattore di stabilità capace di rispondere alle gravi crisi internazionali: in Medio Oriente lavoriamo per una soluzione di due popoli per due stati. E confermiamo l’appoggio del G7 all’Ucraina. Kiev deve continuare a contare sul nostro impegno per una pace giusta e anche in vista della ricostruzione. Come Paese che ha la presidenza del G7 cogliamo l’occasione per proporre un cambio di paradigma nei rapporti con l’Africa, secondo le linee contenute nel Piano Mattei”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo al question time alla Camera.
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Vucic: "La Serbia non è un protettorato della Russia"
Per il presidente serbo Aleksandar Vucic, i rapporti tra Serbia e Russia sono molto buoni, ma la Serbia è un Paese indipendente e sovrano e non è in alcun modo un protettorato della Russia, né dell’America, né della Germania, né della Gran Bretagna, né di nessun altro Paese. “La Serbia è orgogliosa della sua autonomia e per questo sono deluso per le dichiarazioni del ministro degli esteri britannico David Cameron secondo cui la Serbia è un protettorato della Russia, come pure per le affermazioni di chi sostiene che siamo noi a destabilizzare la regione”, ha detto Vucic nel corso di una visita oggi al Ruski Dom (Casa Russa), il centro culturale russo a Belgrado. Il presidente si è detto convinto che Serbia e Russia potranno ulteriormente migliorare e rafforzare le loro relazioni in futuro, pur mantenendo Belgrado la sua piena autonomia politica e decisionale. “Noi continueremo ad avere la nostra politica autonoma e indipendente, anche per quanto riguarda la Federazione russa e tanti altri Paese”, ha affermato Vucic, che era accompagnato dal direttore del Ruski Dom Ievghieni Baranov e dall’ambasciatore russo in Serbia Aleksandr Bocan Kharcenko.
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Russia, Putin: "Siamo autosufficienti sotto ogni aspetto"
La Russia ha dimostrato al mondo intero di essere autosufficiente in ogni senso. Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin. “La cosa principale che abbiamo dimostrato a noi stessi e al mondo intero è che la Russia è un paese autosufficiente sotto ogni aspetto. È forte, sta andando avanti e guarda con fiducia al futuro. Questo è senza dubbio il risultato più importante dell’ultimo anno”, ha sottolineato il presidente in un incontro con i residenti di Anadyr, la città più orientale della Russia. “Anche le principali economie europee stanno attraversando momenti difficili – ha osservato Putin – Noi siamo in crescita e loro in declino. Ebbene non siamo qui per parlare di questi dettagli. Questo non ci rende felici ma resta il fatto che si sono trasformati di dipendere da noi più di quanto noi dipendessimo da loro. I problemi in cui sono coinvolti non possono nemmeno essere paragonati ai nostri problemi”.
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Zelensky: "Putin non la smetterà finché non lo finiremo noi"
“Putin non la farà finita finché non finiremo lui tutti insieme“. Ne è convinto il presidente ucraino Voldymyr Zelensky, oggi in Lituania. “Il presidente russo non si fermerà finché non avrà distrutto l’Ucraina. Dopo l’Ucraina, sapete perfettamente quali sono i prossimi paesi a rischio. Potrebbero essere Lituania, Lettonia, Estonia e Moldavia, e questo è un dato di fatto”, ha affermato come riporta Rbc Ukraina.
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Mosca: evacuati 93 bimbi da Belgorod per bombardamenti
Mosca ha fatto sapere che 93 bambini sono stati evacuati dalla città russa di Belgorod a causa dei crescenti bombardamenti ucraini sulla regione di confine. Lo ha annunciato il governatore Vyacheslav Gladkov, precisando che “il primo gruppo di bambini è stato inviato da Belgorod alla regione di Voronezh“. Questi 93 bambini, insieme a 20 insegnanti, parteciperanno a diverse attivitàeducative e ricreative nelle prossime settimane, ha aggiunto.
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Papa: "Attacchi russi ai civili sono ignobili"
In una lettera inviata a Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore di Kiev, Papa Francesco ha definito le operazioni belliche russe che colpiscono la popolazione civile e le infrastrutture vitali dell’intero Paese come “ignobili e inaccettabili” e affermato che “non possono essere giustificate in alcun modo”. Lo rende noto lo stesso Shevchuk riferendo che la lettera di Papa Francesco (dello scorso 3 gennaio) rispondeva ad una lettera inviata dal Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina il 29 dicembre scorso, quando la Russia ha compiuto l’attacco missilistico più grande su tutto il territorio ucraino dall’inizio della guerra.
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Navalny riappare in collegamento dalla prigione, è la prima volta da quando è stato trasferito
Alex Navalny, il noto oppositore russo condannato a 19 anni di reclusione per estremismo e frode, è riapparso in un collegamento video dal carcere per partecipare a un’udienza. Lo riferisce la testata Mediazona. È la prima volta che Navalny da quando, nel dicembre 2023, è stato trasferito in segreto nel remoto carcere “Lupo Polare”, a Nord del Circolo Polare. Navalny è comparso per prendere parte a un processo sugli abusi subiti nella colonia penale IK-6 di Melekhovo dove è stato detenuto in precedenza.
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Ucraina: visita a sorpresa di Zelensky a Vilnius
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Vilnius, in Lituania, per una visita a sorpresa. Lo ha riferito l’emittente Lrt, precisando che il leader di Kiev ha in agenda un incontro con il presidente Gitanas Nauseda, cui seguirà una conferenza stampa congiunta.
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Russia abbatte drone su aeroporto militare Engels-2
Le difese aeree russe hanno abbattuto un drone nella regione meridionale di Saratov, come annunciato dal ministero della Difesa di Mosca su Telegram. Il comunicato ha sottolineato che l’abbattimento ha impedito a Kiev di “compiere un attacco terroristico contro le strutture situate sul territorio della Federazione russa”. La regione di Saratov ospita l’aeroporto militare Engels-2, utilizzato per lo stazionamento di bombardieri strategici impiegati in attacchi missilistici contro l’Ucraina.