Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi. Caos dopo le parole di Guterres all'Onu: "Si dimetta"
Diciassettesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti da una parte e dall'altra
La guerra tra Israele e Hamas è arrivata al 17° giorno. Finora nel conflitto si contano oltre 5.700 morti palestinesi (140 nei raid notturni tra lunedì 23 e martedì 24 ottobre; per le autorità locali, inoltre, ci sono più di 18 mila feriti) e 1.400 tra gli israeliani, con almeno 222 persone in ostaggio.
Sono stati trovati morti tutti e tre gli italo-israeliani che risultavano dispersi. L’ultimo in ordine di tempo è il giovane Nir Forti. Le altre vittime sono Liliach Le Havron e suo marito Hamas Eviatar Moshe Kipnis ritrovato cadavere alcuni giorni fa.
Sul fronte, invece, Israele avrebbe deciso di posticipare l’attacco via terra, forse seguendo il suggerimento degli Usa sulle prossime mosse da seguire per cercare di ottenere il maggior numero di ostaggi rilasciati (a proposito, nella mattinata di martedì 24 ci sarebbero stati degli intoppi per i 50 su cui avevano mediato Egitto e Qatar). Secondo quanto riferito da un funzionario americano, infatti, Washington avrebbe consigliato ai colleghi israeliani di ritardare l’offensiva per permettere di lavorare sulle trattative di rilascio. Ma Israel Katz, ministro dell’Energia israeliano, avrebbe smentito questa ipotesi.
E nelle ultime ore altri due ostaggi, due donne, sono state liberate dalla prigionia. Si tratta di Yocheved Lifshitz e Nurit Cooper del kibbutz israeliano di Nir Oz. Le due donne, secondo le prime informazioni, avrebbero rispettivamente 85 e 79 anni.
Nel frattempo in Israele sono stati distribuiti volantini degli ostaggi per aiutare le forze dell’ordine nelle ricerche. Bombe sul mercato di Nuseirat a sud di Gaza, ci sarebbero decine di morti: si scava a mani nude sotto le macerie.
Il racconto della giornata
-
Macron è in Cisgiordania
Il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato ad Amman, capitale della Cisgiordania. Si tratta della seconda tappa del suo viaggio nella regione. Lo scopo è quello di ribadire la vicinanza della Francia a Israele. Macron ha precedentemente incontrato il primo ministro Benjamin Netanyahu e le famiglie delle vittime franco-israeliane. Poi, in Cisgiordania, l’incontro con il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas.
-
-
Israele pubblica foto satellitare che ritrae riserve di carburante
L’Esercito Israeliano ha condiviso su X una foto satellitare rivelando una significativa riserva di 500.000 litri di carburante, situata a nord del valico di Rafah nella Striscia di Gaza. La pubblicazione è avvenuta in risposta alle lamentele dell’Unrwa riguardo alla carenza di carburante nella regione, con un tocco ironico: “Chiedi ad Hamas se potete averne un po’.”
-
Portavoce Palestina: "Almeno 50 morti nelle ultime ore"
Nelle ultime ore ci sarebbero state almeno 50 persone uccise nella Striscia di Gaza, come riferito da Ashraf al-Qedra, portavoce del ministero della Sanità palestinese. In una dichiarazione su X, ha sottolineato che Israele ha intensificato i suoi attacchi, prendendo di mira diverse aree dell’enclave già sotto assedio.
-
Lanci dalla Siria, Israele: "Rispondiamo"
L’esercito israeliano ha segnalato due lanci provenienti dalla Siria verso il proprio territorio, entrambi caduti in zone non abitate. In risposta, le forze di difesa israeliane hanno iniziato un fuoco di artiglieria mirato contro le sorgenti di questi lanci. Tuttavia, la natura esatta dei proiettili lanciati non è stata specificata nel rapporto.
-
Kirby: "Inevitabili altre vittime civili"
Gli Stati Uniti hanno chiesto ad Israele di fare il massimo sforzo per evitare vittime civili nel conflitto con Hamas. Tuttavia, la Casa Bianca ha ammesso che, date le circostanze caotiche della guerra, alcune altre vittime civili rimarranno inevitabili. Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale, John Kirby, ha sottolineato che la guerra è brutale e complicata, e il conflitto causerà sofferenza, ferendo anche civili innocenti.
-
Onu: "Costretti a interrompere attività per mancanza carburante"
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha annunciato la sua imminente sospensione delle attività nella Striscia di Gaza a meno che non riceva un immediato rifornimento di carburante in quella regione martoriata dalla guerra. L’UNRWA ha dichiarato che, se non verranno consegnati tempestivamente i carburanti necessari, cesserà le operazioni a partire dalla serata di domani. Questa situazione mette in pericolo i servizi vitali forniti dall’agenzia, compresi quelli di assistenza umanitaria, educazione e sanità per i rifugiati palestinesi nella Striscia di Gaza.
-
Due razzi caduti in base americana in Iraq. Blinken: "33 americani morti dal 7 ottobre"
Nella base aerea irachena di Ain al-Asad, situata a ovest di Baghdad, due razzi sono caduti, suscitando preoccupazioni in quanto la base ospita forze statunitensi e internazionali. Secondo fonti di sicurezza citate da Reuters, i razzi erano di dimensioni significative, e il lanciarazzi è stato rinvenuto a circa 50 km a sud-est della base. Questo episodio aumenta le tensioni nella regione. Nel frattempo, il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha confermato che 33 cittadini americani sono morti a seguito di un attacco da parte di Hamas in Israele avvenuto l’7 ottobre.
-
Israele: "Bloccata incursione di uomini-rana di Hamas". Quattro morti, gli altri in fuga
Le forze dell’esercito israeliano stanno contrastando una significativa infiltrazione di commando di Hamas, la più rilevante dall’attacco del 7 ottobre nei kibbutz di frontiera. Secondo quanto riferito da Ch.13, circa una dozzina di combattenti provenienti dal nord della Striscia di Gaza ha tentato un’incursione via mare lungo la costa di Zikim, nel sud di Israele. Nel conflitto che ne è seguito, quattro degli “uomini-rana” sono stati uccisi, mentre gli altri restano in fuga. L’area vicino ad Ashkelon è stata posta in stato di allerta a causa di questa minaccia.
-
Vladimir Putin preoccupato per la "crisi umanitaria a Gaza"
Il Cremlino riferiscono che da una telefonata tra Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan è emersa la preoccupazione dei due leader per la “catastrofe umanitaria” che si sta compiendo a Gaza, specialmente dopo il bombardamento israeliano.
-
Ministro israeliano degli Esteri: "Hamas deve essere cancellata"
Le parole del segretario generale del Consiglio di Sicurezza dell’Onu Antonio Guterres hanno suscitato indignazione. Guterres ha detto: “Gli attacchi di Hamas non sono avvenuti dal nulla”, per questo il ministro degli Esteri di Israele Eli Cohen ha scritto su X (ex Twitter) di non volerlo incontrare: “Dopo il massacro del 7 ottobre non c’è spazio per un approccio equilibrato”. Poi ha concluso: “Hamas deve essere cancellato dalla faccia del pianeta!“.
-
Israele avverte l'Onu: "Europa prossimo obiettivo di Hamas"
Il ministro israeliano degli Esteri Eli Cohen, durante un intervento all’Onu, ha messo in guardia i presenti: “L’Europa sarà la prossima ad essere colpita da Hamas. Avrà i terroristi alla porta“.
-
Sirene d'allarme nel centro di Israele e a Tel Aviv
Le sirene d’allarme per i razzi da Gaza stanno risuonando nel centro di Israele e a Tel Aviv. Lo ha constatato l’Ansa sul posto. Si sono udite in aria un importante numero di esplosioni dovute all’intercettazione dei razzi da parte dell’Iron Dome.
-
Il capo dell'Esercito israeliano: "Pronti a invedere Gaza"
L’Esercito è pronto per l’invasione di terra di Gaza e prenderà la decisione “con il potere politico”. Lo ha detto il capo di stato maggiore dell’esercito Herzi Halevi, citato dall’Ansa.
-
Netanyahu su Hamas: "Sono i nuovi nazisti"
“Hamas ha bruciato vivi i bambini, Hamas ha violentato, Hamas ha rapito ostaggi, oltre 200 neonati, bambini e anziani sopravvissuti all’Olocausto. Siamo in una guerra tra barbarie e civiltà. Il cancelliere Scholz, che ha visitato Israele, ha affermato che Hamas sono i nuovi nazisti. E, come nella Seconda Guerra Mondiale, quando gli Alleati appoggiarono pienamente la resistenza antinazista francese, oggi la comunità internazionale è unita a sostegno di Israele”: così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
-
Sanità Gaza, 5.791 i morti tra cui 2.360 minor
Il bilancio dei morti a Gaza per gli attacchi israeliani è salito a 5.791, di cui 2.360 minori. Lo ha detto il Ministero della Sanità di Gaza aggiornando i dati che riferiscono anche di 704 persone uccise in 24 ore. Secondo la stessa fonte, citata dall’Ansa, sono 12 gli ospedali chiusi e 32 le cliniche impossibilitate a fornire servizi ai propri assistiti.
-
Missili sul mercato di Nuisserat a Gaza, decine di morti
Un bombardamento israeliano nel mercato di Nuseirat (nel settore meridionale della Striscia di Gaza) ha provocato un numero elevato di morti e di feriti, secondo testimoni sul posto contattati dall’Ansa. Obiettivo dell’attacco era, in apparenza, un edificio vicino al più grande supermercato della striscia di Gaza, in quel momento molto affollato. Le vittime sono state trasportate nell’ospedale Shuhada di Khan Yunes dove si avverte una situazione di allerta anche per la penuria di combustibile. L’aviazione israeliana ha colpito oggi nella stessa zona a Deir el-Balah e Rafah, provocando 18 morti secondo la agenzia di stampa Maan.
-
Volantini di Israele a Gaza per rintracciare gli ostaggi
Israele ha distribuito oggi nella zona di Khan Yunes (a sud di Gaza) volantini mediante i quali ha chiesto alla popolazione locale di aiutare nelle ricerche degli israeliani tenuti in ostaggio nella Striscia. “Se volete un futuro migliore per voi e i vostri figli – è scritto – inviateci informazioni credibili e utili circa gli ostaggi nella vostra zona. Vi assicuriamo la massima discrezione, protezione e anche un premio pecuniario”. Nel volantino, riportato dall’Ansa, sono menzionati poi diversi canali possibili di comunicazione da Gaza con l’esercito israeliano.
-
Sanità Gaza, 5.300 morti e 18 mila feriti
I morti negli attacchi di Israele a Gaza sono arrivati a quota 5.300, mentre i feriti sono circa 18 mila. Lo ha fatto sapere il Ministero della Sanità locale, citato dall’Ansa.
-
Mezzaluna rossa, 20 camion con aiuti entreranno a Gaza
La Mezzaluna rossa palestinese ha annunciato che 20 camion di aiuti umanitari entreranno oggi a Gaza. Lo riferiscono fonti locali citate dall’Ansa.
-
Operazione terra a Gaza: "Decisione solo israeliana"
“Gli Stati Uniti, che sono nostri alleati strategici, hanno un insieme di considerazioni strategiche e di interessi nella Regione che noi valutiamo. Ma una cosa va tenuta a mente: la guerra avviene sul nostro confine e non a migliaia di miglia da qua“: lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari rispondendo a un giornalista che chiedeva se la decisione di lanciare un’operazione di terra a Gaza fosse condizionata da consigli degli Usa. ”Dopo la guerra saremo noi a dover vivere lungo un confine da cui non ci sarà più una minaccia come quella del 7 ottobre. Dunque questa è una decisione che noi dobbiamo prendere da soli”.
-
140 morti nella notte per i raid di Israele su Gaza
Almeno 140 persone sono state uccise nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza durante la notte: lo ha reso noto questa mattina il Governo di Hamas in un comunicato, ripreso dall’Ansa, aggiungendo che ci sono “centinaia di feriti” e “decine di case sono state distrutte”.
-
Intoppo nelle trattative per il rilascio di 50 ostaggi
Le trattative mediate da Egitto e Qatar per il rilascio di 50 ostaggi con la doppia nazionalità trattenuti da Hamas a Gaza hanno avuto ieri un “intoppo”. Lo riporta Times Israel, che cita una fonte diplomatica. Lo stallo sarebbe dovuto alla richiesta di Hamas di condizionare il rilascio degli ostaggi alla fornitura di benzina alla Striscia: Israele avrebbe respinto la richiesta.
-
Israele, oltre 400 obiettivi di Hamas colpiti a Gaza
Sono stati nelle ultime 24 ore oltre 400 gli obiettivi di Hamas colpiti nella Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che sono stati eliminati decine di uomini di Hamas in procinto di lanciare razzi e compiere attacchi contro Israele. In particolare sono stati centrati campi di addestramento nei quartieri di Shujaiyya, Shati, Jabalia, Daraj Tuffah, e Zaytun. Sono stati anche colpiti centri di comando collocati in moschee usate da Hamas. I vicecomandanti dei battaglioni di Nuseirat, Shati, e Furqan sono stati uccisi.
-
Cina, Israele ha diritto all'autodifesa ma tutelare civili
La Cina riconosce che Israele ha il diritto all’autodifesa contro Hamas. In una telefonata avuta ieri con la controparte Eli Cohen, il ministro degli Esteri Wang Yi ha detto che “ogni Paese ha il diritto all’autodifesa, ma dovrebbe rispettare il diritto internazionale umanitario e proteggere i civili“, nel resoconto diffuso nella notte dall’agenzia statale Xinhua. Pechino è stata criticata per la sua posizione sulla guerra e la mancata condanna di Hamas per il sanguinoso attacco del 7 ottobre. Le valutazioni di Wang sono maturate alla vigilia della sua visita a Washington (26-28 ottobre) per gettare le basi di un summit Biden-Xi.
-
Ministro Israele, 'non ritarderemo l'invasione per gli ostaggi'
Il ministro dell’Energia israeliano Israel Katz ha annunciato al quotidiano tedesco Bild che il suo Paese non ritarderà l’ingresso via terra nella Striscia di Gaza a causa degli ostaggi. Lo riportano i media israeliani, tra cui Ynet. In un’intervista al giornale tedesco, il ministro Katz ha affermato che “Israele farà di tutto per riportare a casa gli ostaggi, ma questo non potrà ritardare le nostre operazioni, compreso l’ingresso via terra, se decidiamo di farlo. Hamas vuole che ci occupiamo degli ostaggi e vuole che l’esercito non entri e distrugga le loro infrastrutture. Questo non accadrà”.
-
La mappa
-
Nel sedicesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas è arrivata la conferma che tutti e tre gli italo-israeliani dispersi sono morti. Si tratta di Nir Forti, Liliach Le Havron e il marito Hamas Eviatar Moshe Kipnis. Intanto, fronte battaglia, nuovi raid contro Gaza e Libano sono stati messi a segno dall’esercito israeliano.
Gli Usa hanno quindi hanno lanciato l’allarme sul rischio escalation in Medioriente, mentre l’Iran ha minacciato Israele e annunciato l’attacco alla città di Haifa.