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Guerra Israele-Hamas, ultime news: familiari degli ostaggi disperati, la protesta sotto l'hotel di Blinken

Il conflitto tra Israele e Hamas è arrivato al giorno 95, strage di civili: il bilancio di morti e feriti

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REDAZIONE

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Il 95esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas si apre con più di 23mila palestinesi morti, di cui circa 8mila bambini, e oltre 53mila feriti secondo Hamas. I morti Israele sono circa 1.150 morti in totale.

Mentre continuano i bombardamenti sulla Striscia di Gaza, con diverse esplosioni udite nel corso della notte, Israele è entrato in una “nuova fase” nella guerra ingaggiata contro Hamas. Lo ha detto al New York Times il portavoce militare Daniel Hagari., che ha sottolineato che la nuova fase “è meno intensa”, caratterizzata da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei, ma con obiettivi mirati.

Intanto Israele ha fatto sapere che non consentirà ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza se Hamas non accorderà il rilascio di ulteriori ostaggi.

Il racconto della giornata

  1. L'attore israeliano Idan Amedi gravemente ferito a Gaza

    Il musicista e attore Idan Amedi (35 anni, noto per il suo ruolo nel film “Fauda“) stava combattendo come riservista dell’esercito isralieano nell’enclave palestinese, quando è rimasto gravemente ferito in un’esplosione che gli ha riempito il corpo di schegge. Lo riferisce il Times of Israel

  2. Hezbollah nega l'uccisione del comandante Barji

    Hezbollah ha negato l’uccisione del comandante Ali Hussein Barji, smentendo la notizia data da Israele. Lo riporta il ‘Guardian’ citando una dichiarazione nella quale la milizia libanese ha affermato che “il comandante non è mai stato sottoposto ad alcun tentativo di omicidio come affermato dal nemico”.

  3. Houthi: "Presa di mira nave nel Mar Rosso"

    Una fonte militare yemenita ha detto ad Al Jazeera che gli Houthi hanno preso di mira una nave collegata a Israele nel Mar Rosso. In precedenza il Guardian riportava che le operazioni commerciali marittime del Regno Unito (UKMTO) hanno dichiarato di aver ricevuto una segnalazione di un incidente nel Mar Rosso vicino allo Yemen.

  4. Israele: "Ucciso comandate senior di Hezbollah"

    Le forze di difesa israeliane hanno ammesso di aver ucciso oggi in un attacco aereo il comandante dell’unità aerea di Hezbollah nel Libano meridionale, Ali Hussein Barji . Il portavoce dell’IDF Daniel Hagari ha detto che il comandante di Hezbollah ha condotto dozzine di attacchi con droni contro Israele.

  5. Blinken: "Missione Onu per ritorno di palestinesi nel Nord di Gaza"

    L’Onu condurrà una missione di valutazione “per determinare cosa deve essere fatto per permettere ai palestinesi sfollati di tornare alle loro case nel nord di Gaza“. Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa a Tel Aviv, sottolineando come l’operazione militare israeliana a Gaza si stia muovendo verso “una fase a minore intensità”.

  6. Blinken: "Troppo alto il bilancio delle vittime civili a Gaza"

    Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha dichiarato in conferenza stampa in Israele che il bilancio delle vittime civili, in particolare sui bambini, a Gaza è “troppo alto”. Secondo il rappresentante di Washinton è necessario che “più cibo, acqua e medicine” arrivino nella Striscia, soprattutto alle persone che ne hanno bisogno, e Israele deve fare tutto il possibile per consentire agli aiuti di spostarsi in modo sicuro in tutta Gaza.

  7. Blinken: "Infondata accusa di genocidio contro Israele"

    “Riteniamo che la presentazione di un ricorso contro Israele al Tribunale dell’Aja distragga il mondo da importati sforzi. Inoltre, l’accusa di genocidio è infondata“. Lo ha dichiarato il segretario di stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa a Tel Aviv, al termine dell’incontro col presidente israeliano Benjamin Netanyahu, definito dall’emittente locale Channel 12 particolarmente “teso”. In seguito al colloquio l’ufficio di Netanyahu non ha diffuso il consueto comunicato sui contenuti del faccia a faccia in quello, dimostrando, secondo quanto rilevato dal Time of Israel, un segnale di disaccordo con Washington.

  8. Israele, ok a visita Onu nel nord di Gaza

    In risposta ad una richiesta del segretario di stato Usa Antony Blinken, Israele ha deciso di consentire ad una delegazione dell’Onu di visitare il nord della Striscia di Gaza in modo che possa vedere da vicino lo stato delle infrastrutture e stabilire i bisogni della popolazione nell’area. Come riportano i media israeliani, la decisione è stata presa dal gabinetto di guerra israeliano al quale ha partecipato lo stesso Blinken.

  9. Israele può aver violato diritto internazionale a Gaza

    “Israele potrebbe aver intrapreso azioni tali da violare il diritto internazionale a Gaza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Cameron rispondendo alle domande della commissione per gli Affari Esteri della Camera dei Comuni. Il responsabile del Foreign Office si è detto “preoccupato” per la condotta del conflitto contro Hamas e ha precisato di non avere ricevuto indicazioni esplicite su eventuali violazioni. Lo riporta l’Ansa.

  10. Blinken a Netanyahu, evitare altri danni ai civili a Gaza

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiesto al premier israeliano Benjamin Netanyahu di evitare “ulteriori danni ai civili” a Gaza. Lo riferisce il portavoce del dipartimento di Stato a Tel Aviv, Matthew Miller, dopo i colloqui tra i due: “Il segretario ha riaffermato il sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di impedire che gli attacchi terroristici del 7 ottobre si ripetano e ha sottolineato l’importanza di evitare ulteriori danni civili nonché di proteggere le infrastrutture civili a Gaza”, riporta l’Ansa.

  11. Famiglie degli ostaggi protestano sotto l'hotel di Blinken: la mossa disperata

    Decine di manifestanti e membri delle famiglie degli ostaggi hanno protestato con cartelli e canti davanti all’hotel di Tel Aviv dove sta soggiornando il segretario di Stato americano Antony Blinken. I manifestanti chiedono di spingere il Governo israeliano a mediare un accordo per il rilascio degli oltre 100 ostaggi che sono ancora detenuti a Gaza. Lo riporta Askanews.

  12. Missile di Israele durante il funerale di un dirigente di Hezbollah

    Almeno una persona è morta per il lancio di un missile liberato da un drone israeliano nel sud del Libano nei pressi del corteo funebre per un alto dirigente di HezbollahWissam al-Tawil – ucciso ieri a Kherbet Selem, sempre nel sud del Libano. Ci sarebbero anche 4 feriti. La vittima sarebbe un alto comandante di Hezbollah, responsabile di decine di attacchi con i droni contro il nord di Israele negli ultimi mesi, Ali Hussein Barji. Lo riferisce il Times of Israel, citato dall’Ansa.

  13. La ministra degli Esteri tedesca: "Gaza e Cisgiordania appartengono ai palestinesi"

    La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in visita in Egitto, parte della sua missione in Medio Oriente, ha affermato che la Striscia di Gaza e la Cisgiordania “appartengono al popolo palestinese”. Su questo punto Germania ed Egitto “sono d’accordo”, ha detto Baerbock, dopo aver incontrato al Cairo il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry. Lo scrive la Dpa, ripresa dall’Ansa.

  14. Hamas ha chiesto sostegno ai Paesi musulmani con l'invio di armi.

    Il leader del movimento islamista palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, ha invitato i Paesi musulmani a “sostenerlo” nella sua guerra contro Israele nella Striscia di Gaza fornendogli “armi. Il ruolo della nazione musulmana (…) è importante, è giunto il momento di sostenere la resistenza con le armi, perché questa è la battaglia di Al-Aqsa e non solo la battaglia del popolo palestinese”, ha detto in un discorso pronunciato a Doha, citato dall’Ansa. La moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme è il terzo luogo sacro dell’Islam.

  15. Parenti ostaggi vogliono bloccare aiuti Gaza a valico

    Parenti degli ostaggi israeliani a Gaza sono diretti al valico di Kerem Shalom con la Striscia con l’intenzione di bloccare il posto da dove giornalmente entrano aiuti umanitari per la popolazione dell’enclave palestinese. L’azione – secondo i media, citati dall’Ansa – è in protesta contro Hamas che impedisce alla Croce Rossa di visitare gli ostaggi, di rendersi conto delle loro condizioni e fornirgli aiuto medico e umanitario.

  16. Disperazione delle famiglie degli ostaggi: "Speriamo in intervento Blinken"

    Le famiglie di quattro ostaggi a Gaza hanno diffuso le foto delle loro figlie, scattate poco dopo essere state fatte prigioniere, dopo l’attacco di Hamas a Israele lo scorso 7 ottobre. E’ solo l’ultimo gesto disperato dei parenti dei rapiti. Ronen Neutra, il cui figlio Omer è ancora ostaggio, si è detto speranzoso di avere un aggiornamento su possibili negoziati per il rilascio dal segretario di stato americano Antony Blinken, giunto in Israele nel quadro della sua quarta missione nella regione.

  17. Star di Fauda Amedi gravemente ferito a Gaza

    Il cantante e attore israeliano, Idan Amedi, noto soprattutto per il suo ruolo nella serie tv Fauda, è rimasto gravemente ferito durante i combattimenti a Gaza ed è stato trasportato in aereo allo Sheba Medical Center di Tel Aviv dove è attualmente sedato e riceve cure. Lo riportano i media israeliani, citando il cugino Ayelet e il padre dell’attore, secondo il quale il figlio non è in pericolo di vita. La star di Fauda stava svolgendo il servizio di riserva nel Corpo del genio quando è rimasto ferito.

  18. Israele, intesa ostaggi o palestinesi non tornano a nord Gaza

    Israele non consentirà ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza se Hamas non accorderà il rilascio di ulteriori ostaggi. È il messaggio che Israele recapiterà al segretario di stato americano Antony Blinken, secondo quanto riportato da Axios. Anche se Israele non si oppone in via di principio a consentire ai palestinesi di tornare nel nord della Striscia, a Blinken verrà detto che questo deve avvenire nell’ambito di un nuovo accordo per il rilascio di ostaggi. “Non consentiremo ai palestinesi di tornare nelle loro case nel nord di gaza se non ci sono progressi con il rilascio degli ostaggi”, ha messo in evidenza una fonte con Axios.

  19. Israele: scoperta fabbrica di armi di Hamas

    “Il più grande sito di fabbricazione di armi di Hamas” scoperto “dall’inizio della guerra”: così il portavoce militare israeliano Danel Hagari ha illustrato ai giornalisti diversi edifici ispezionati a Bureij, a pochi chilometri da Gaza, che avrebbero dovuto ospitare impianti industriali e sarebbero invece stati trasformati in depositi in cui assemblare e immagazzinare razzi.

  20. Hezbollah: non vogliamo l'estensione del conflitto

    Il capogruppo parlamentare di Hezbollah, Muhammad Raad, ha affermato che il movimento filo-iraniano libanese non vuole l’allargamento del conflitto ma che Israele cessi i suoi attacchi. Parlando alla folla durante le esequie di un combattente di Hezbollah ucciso nel sud del Libano, Raad ha affermato che il Partito di Dio “non vuole che la guerra si estenda, ma che l’aggressione (israeliana) finisca”. “Ma è certo che se Israele vuole espandere il conflitto, attaccando il nostro paese, noi andremo fino alla fine. Non temiamo le loro minacce”, ha detto Raad.

  21. Esercito di Israele: inizia una nuova fase della guerra

    Israele è entrato in una “nuova fase” nella guerra ingaggiata a Gaza contro Hamas. Lo ha detto al New York Times il portavoce militare Daniel Hagari. “È iniziata una fase nuova, meno intensa, dei combattimenti”, caratterizzata da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei, ha precisato Hagari a poche ore dall’arrivo in Israele del segretario di Stato americano Antony Blinken.

  22. Onu: preoccupa l'uccisione di giornalisti a Gaza, indagare

    L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani si è detto “molto preoccupato” per il “numero elevato” di giornalisti palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza. “Gli omicidi di tutti i giornalisti”, tra cui Hamza Waël Dahdouh e Moustafa Thuraya, vittime di un raid attribuito all’esercito israeliano ieri, “devono essere oggetto di un’indagine approfondita e indipendente per garantire il rigoroso rispetto del diritto internazionale e le violazioni devono essere perseguite”.

  23. La mappa
  24. Nel  94esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas sono continuati i bombardamenti e i raid israeliani sulla Striscia di Gaza e anche in Cisgiordania, a Jenin, dove un attacco ha provocato otto morti. In un raid a Khan Yunis, nel sud della Striscia, sono stati uccisi anche tre giornalisti palestinesi: tra loro anche Hamza Wael Dahdouh, figlio del capo di Al Jazeera nella regione, che in un precedente attacco aveva perso la moglie, altri due figlie e un nipote. Mentre crescono le preoccupazioni per la possibile estensione del conflitto al Libano, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha proposto l’implementazione di una macchina della verità per i ministri e tutti i partecipanti alle riunioni del governo al fine di prevenire fughe di notizie. Mossa segue le recenti rivelazioni riguardanti uno scontro tra alcuni ministri e i vertici militari sulla creazione di una commissione d’inchiesta sull’attacco dell’7 ottobre.

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