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Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: ospedali fuori servizio a Gaza, morti 6 neonati per assenza di cure

Trentasettesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

La guerra fra Israele e Hamas è giunta al 37esimo giorno. Il bilancio delle vittime palestinesi dell’offensiva militare israeliana in corso nella Striscia di Gaza sarebbe superiore a 11 mila, secondo quanto reso noto dal Ministero della Sanità di Hamas. Tra queste, ci sarebbero più di 4 mila bambini. I morti accertati israeliani sono 1.400, mentre sono ancora 241 gli ostaggi a Gaza. Intelligence israeliana e Cia stanno trattando con il Qatar e l’Egitto per una mediazione.

Mentre proseguono i bombardamenti israeliani nella Striscia, la situazione nelle strutture  sanitarie di Gaza è sempre più grave, visto che nei loro pressi  si svolgono i combattimenti più accesi. Al centro del conflitto l’ospedale di al-Shifa, il più grande di Gaza, in black out e sotto assedio. Israele ritiene che nei tunnel sotto la struttura  si nasconda il  leader militare di Hamas, Yahya Sinwar.

Si sono intensificati gli attacchi di Hezbollah provenienti dal Libano: missili hanno ferito 7 civili e 7 militari nel nord di Israele, tra cui una squadra di elettricisti al lavoro vicino al confine. In risposta aerei e droni israeliani hanno effettuato attacchi contro i siti di Hezbollah nel sud del Libano.

Nel frattempo il Governo di Hamas sostiene che tutti gli ospedali nel Nord della Striscia di Gaza siano fuori servizio: alcuni neonati sarebbero morti per assenza di cure, così come diversi pazienti che erano in terapia intensiva.

Il racconto della giornata

  1. Israele: “Hamas tiene gli ostaggi nell’ospedale pediatrico Rantisi”

    “Hamas tiene gli ostaggi nell’ospedale pediatrico Rantisi”. È quanto ha affermato il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari in conferenza stampa. Lo riporta Haaretz. Hagari ha aggiunto che nell’ospedale sono state trovate armi come visto in alcuni filmati girati del seminterrato dell’ospedale di Gaza City e mostrati durante una conferenza stampa. Hagari affermato che l’esercito ha le prove che lì venivano tenuti degli ostaggi. Lo riporta The Times of Israel. “Sotto l’ospedale, nel seminterrato, abbiamo trovato un centro di comando e controllo di Hamas, giubbotti suicidi, granate, fucili d’assalto AK-47, ordigni esplosivi, giochi di ruolo e altre armi”, ha detto Hagari

  2. Onu: "Tutte morte le 101 persone che lavoravano a Gaza per le Nazioni Unite"

    Le 101 persone che lavoravano a Gaza per conto delle Nazioni Unite sono tutte morte. I 101 erano tutti palestinesi. Lo ha detto il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric, rispondendo con un secco “si’, signora”, alla domanda di una giornalista.

  3. Usa: "Non sappiamo quanti ostaggi siano ancora vivi"

    “Non posso guardarvi negli occhi e dirvi quanti di quegli ostaggi sono ancora vivi”. Lo ha detto alla Casa Bianca Jake Sullivan, il Consigliere per la sicurezza nazionale statunitense. Fra gli oltre 240 ostaggi ci sono anche 9 cittadini americani.

  4. Hamas: "Oltre 30 morti a Jabalya"

    Secondo Hamas oltre 30 palestinesi sono morti e decine sono rimasti feriti nel bombardamento israeliano del campo profughi di Jabalya nel nord di Gaza.

  5. Mattarella convoca il Consiglio Supremo di Difesa

    Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa per il 20 novembre. All’ordine del giorno, fra le altre cose, un’informativa aggiornata sui conflitti in Ucraina, in Israele e nella Striscia di Gaza.

  6. Ue: pause immediate per corridoi umanitari a Gaza, Borrell in viaggio

    L’UE chiede “pause immediate e la creazione di corridoi umanitari per affrontare la terribile situazione della popolazione di Gaza”. Manca però un “cessate il fuoco totale”, nonostante le pressioni di alcuni membri. Borrell ha anche detto che sarebbe andato in Israele e nei territori palestinesi occupati. Durante il viaggio dovrebbe visitare anche il Qatar, il Bahrein, l’Arabia Saudita e la Giordania.

  7. Ordinata la chiusura di un'emittente "filo-Hezbollah"

    Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato ieri la chiusura delle attività in Israele dell’emittente satellitare libanese al-Mayadeen, reputata vicina alle posizioni degli Hezbollah. Lo scrive il Times of Israel, citato dall’Ansa. La motivazione addotta dalle autorità è che i suoi programmi ”danneggiano la sicurezza nazionale”.

  8. Israele: "Uccisi 21 terroristi in ospedale al Quds"

    L’esercito israeliano ha eliminato “una squadra terroristica insediatasi nell’area dell’ospedale Al-Quds a Gaza che dall’ingresso dell’ospedale ha sparato contro i soldati”. Lo ha detto il portavoce militare, citato dall’Ansa, aggiungendo che “i terroristi eliminati sono stati 21. La squadra si era infiltrata in un gruppo di civili all’ingresso dell’ospedale quando ha cominciato a sparare con un lanciagranate e con altri tiri. I soldati hanno risposto al fuoco. Durante lo scontro sono stati visti civili lasciare l’edificio dell’ospedale e altri terroristi, usciti dagli edifici adiacenti, si sono nascosti tra loro unendosi al tentativo di attacco. Dopo aver sparato, i terroristi sono tornati a nascondersi in ospedale. Un altro esempio del continuo abuso da parte di Hamas delle strutture civili, inclusi gli ospedali, da cui condurre gli attacchi”.

  9. Dopo lanci da Libano, Israele "colpisce Hezbollah"

    Dopo il lancio di missili dal Libano, aerei israeliani hanno colpito una serie “di postazioni e di siti terroristici di Hezbollah”. Lo ha detto il portavoce militare, citato dall’Ansa, spiegando che tra gli obiettivi ci sono “infrastrutture del terrore, depositi di armi e centri operativi di comando degli Hezbollah.

  10. Nuove sirene di allarme nel nord di Israele

    Le sirene di allarme sono di nuovo risuonate nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare, citato dall’Ansa. I media hanno riferito di un drone entrato in territorio israeliano.

  11. Hamas: "Solo scambio completo di prigionieri non parziale"

    “La nostra posizione sul dossier prigionieri è stata chiara fin dall’inizio. E si riferisce a un completo scambio“. Lo ha detto, ripreso dai media isareliani, Osama Hamdan alto esponente di Hamas dal Libano, che ha così escluso le voci su negoziati per uno scambio parziale tra ostaggi e detenuti della fazione nelle carceri israeliane. Inoltre ha spiegato che i negoziati riguardo gli ostaggi con passaporto straniero in mano di Hamas corrono in parallelo ma sono “ostacolati” da Israele.

  12. Dopo il missile dal Libano, Israele colpisce oltre confine

    Dopo il lancio di un missile anticarro dal Libano verso il villaggio israeliano di Netua, l’artiglieria israeliana sta colpendo la postazione oltre confine da dove è partito il tiro. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, citato dall’Ansa.

  13. Oms, l'ospedale di Al Shifa non funziona più

    Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato su X che l’ospedale Al Shifa di Gaza – senza acqua ed elettricità da tre giorni – “non funziona più come un ospedale”. “Tragicamente, il numero di pazienti deceduti è aumentato in modo significativo”, ha scritto chiedendo il cessate il fuoco immediato.

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  14. Hamas: "Tutti gli ospedali nord della Striscia di Gaza sono fuori servizio"

    Tutti gli ospedali nel nord della Striscia di Gaza sono fuori servizio: lo afferma il viceministro della Sanità di Hamas, Youssef Abu Rish. L’informazione non è al momento verificabile, secondo l’Ansa.

  15. Hamas: "Morti 6 neonati prematuri per assenza di cure"

    Il Governo di Hamas afferma che nelle ultime ore è salito a 6 il numero dei neonati prematuri morti per assenza di cure nell’ospedale Al-Shifa di Gaza, vicino al quale si combatte, e a 9 quello dei pazienti in cura intensiva che hanno perso la vita per lo stesso motivo. Nel precedente bilancio serale, il ministero della Salute di Hamas aveva parlato di 5 neonati e 7 pazienti in cura intensiva.

  16. Sirene di allarme nel nord di Israele, al confine con Libano

    Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha detto l’esercito, citato dall’Ansa.

  17. Netanyahu contro l'Onu: "Attacca Israele invece di Hamas"

    In una intervista alla Cnn il primi ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha attacco il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres per le sue parole sul conflitto in Medio Oriente: “Il segretario generale dell’Onu ha criticato Israele invece di quei selvaggi di Hamas. Vorrei che la comunità internazionale ci supportasse e attaccasse il male puro che rappresenta Hamas”. Per quanto riguarda la situazione degli ospedali a Gaza, Netanyahu ha riferito che cento pazienti sono stati evacuati dall’ospedale di Al-Shifa: “Stiamo aiutando i pazienti ad andarsene creando corridoi sicuri. Vogliamo tutti i civili al sicuro”.

  18. La mappa del conflitto
  19. Il 36esimo giorno di guerra fra Israele e Hamas si è chiuso con 11.000 vittime palestinesi, secondo i numeri forniti dai miliziani, e 1.400 decessi fra gli israeliani. Gli ostaggi sono ancora 241. Cia e Mossad hanno chiesto la mediazione di Qatar ed Egitto per sbloccare la situazione dei rapiti.

    Sotto assedio gli ospedali di Gaza, con Medici Senza Frontiere che definisce la situazione “catastrofica”. L’esercito israeliano attacca le strutture piene di sfollati sostenendo che vi abbiano trovato rifugio anche i miliziani di Hamas. Sotto assedio l’ospedale al Shifa, il più grande di Gaza City, in black out e con le operazioni chirurgiche sospese.

    Prosegue l’esodo degli sfollati dal nord della Striscia di Gaza verso sud attraverso corridoi protetti.

    Disappunto della Casa Bianca per l’eccessivo utilizzo della forza da parte di Tel Aviv che ha come risultato la morte dei civili. Gli Usa temono, fra l’altro, che un elevato numero di morti civili possa spingere l’Iran ad aumentare il suo coinvolgimento nel conflitto.

    Mentre il segretario delle Nazioni Uniti Antonio Guterres torna a criticare le azioni di Israele: “Non si possono usare le cose orribili compiute da Hamas come motivo per punire collettivamente il popolo palestinese”.

     

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