Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: l'OMS preoccupata per gli ospedali colpiti a Gaza

Hamas non era a conoscenza del rave nel deserto del Negev che venne colpito nell’attacco dello scorso 7 ottobre. È la conclusione, riportata da Channel 12, alla quale è giunta la polizia israeliana dopo gli interrogatori dei miliziani catturati. Altro elemento l’assenza di mappe sui corpi dei terroristi uccisi, trovate invece relativamente agli altri bersagli. I terroristi di Hamas si sarebbero resi conto che un grosso evento si stava svolgendo nell’area solamente dopo che la polizia israeliana aveva iniziato a disperdere i partecipanti al rave. Solo allora si sono diretti verso la zona.

Hamas annuncia che Aryeh Zalmanovitch, l’ostaggio di 86 anni mostrato oggi in un video, sarebbe morto “per un attacco di panico” causato dai bombardamenti israeliani.

Le autorità di Hamas affermano che dall’inizio dell’offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza sono stati uccisi più di 12.000 palestinesi, tra cui 5.000 bambini.

L’operazione militare di Israele contro Hamas coinvolgerà anche la zona sud della Striscia di Gaza. ”Poichè Hamas si trova anche nel Sud della Striscia, l’operazione si estenderà anche là”, ha dichiarato il portavoce delle forze armate israeliane Daniel Hagari. ”Ciò avverrà nel tempo, nel luogo e nelle condizioni che stimeremo più favorevoli. Ma avverrà”, ha aggiunto.

Hamas ha pubblicato un video di un ostaggio di 86 anni che è stato rapito nel kibbutz di Nir Oz lo scorso 7 ottobre. Lo riferisce Haaretz. L’uomo, che si chiama Arye Zalmanovich, ha problemi di salute e necessita di cure mediche.

“L’Oms è molto preoccupata per la sicurezza del personale sanitario delle centinaia di pazienti malati e feriti e dei neonati che hanno bisogno di assistenza respiratoria, e degli sfollati che si trovano all’interno degli ospedali”, sono parole di Tedros Adhanom Ghebreyesus, segretario generale dell’OMS.

Hamas ha accusato gli Stati Uniti e Joe Biden per la strage dell’ospedale al-Shifa di Gaza City. Lo ha riferito in un comunicato: “Riteniamo il presidente Biden e la sua Amministrazione direttamente responsabili del crimine di pulizia etnica compiuto dall’occupazione nell’ospedale”, e ha parlato di “sterminio sistematico“.

Hamas annuncia di aver trasferito ostaggi in “centri di cura a causa della gravità delle loro condizioni di salute e per preservare la loro vita”. Lo sostengono su Telegram le Brigate al Qassam, “in risposta alle menzogne di Netanyahu e del portavoce dell’esercito”, citate dall’Ansa.

L’esercito israeliano ha trovato decine di mortai nascosti da Hamas in un asilo nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere – allegando le immagini – il portavoce militare secondo cui inoltre sono state anche rinvenute armi nascoste nella scuola elementare Al-Karmel a Gaza. Lo riferisce l’Ansa.

“Non c’è un accordo sugli ostaggi“. Lo ha detto il consigliere della sicurezza nazionale israliano Tzachi Hanegbi secondo cui “in questo momento non c’è” intesa “su nessuna delle questioni che sono state esaminate” durante le trattative. “Se ci sarà un’intesa, molte e molte famiglie si riuniranno”, ha aggiunto, citato dall’Ansa.

Il gabinetto di guerra israeliano ha accolto la richiesta Usa di autorizzare l’ingresso quotidiano nel sud della Striscia di Gaza di due autocisterne di diesel destinato alle necessità dell’Onu, in particolare per quanto riguarda il sostegno alla rete idrica e alle fognature. Lo ha detto una fonte politica israeliana, citata dai media e ripresa dall’Ansa.

Un gran numero di persone sono morte e ferite dopo che un attacco israeliano ha preso di mira la scuola al-Falah, che ospita migliaia di sfollati, nel quartiere di al-Zaytoun, a sud di Gaza City. Lo riporta Al Jazeera.

Secondo report palestinesi – ripresi da Haaretz e citati dall’Ansa– nei combattimenti a Gaza è stato ucciso Ahmed Bahar, membro di rilievo dell’ala politica di Hamas. Era il presidente del Parlamento di Hamas quando, nel 2006, la fazione islamica prese il controllo della Striscia.

“Per quanto ne so in questo momento non abbiamo alcun negoziato, Hamas li ha interrotti di sua iniziativa“. Lo ha detto ALexander Ben Zvi, ambasciatore israeliano a Mosca, in un’intervista sugli ostaggi alla televisione Rossiya-24 ripresa dalla Tass e citata dall’Ansa: “Nonostante tutte le richieste, Hamas non ha mai nemmeno presentato una lista di chi è nelle loro mani, in che condizioni siano, se sono vivi o no, se sono feriti, che cosa sta succedendo là. Quindi avere un qualsiasi tipo di negoziato senza sapere, è molto difficile”.

L’esercito israeliano, dopo un lancio di missile antitank dal Libano, sta colpendo obiettivi di Hezbollah oltreconfine. Lo ha detto il portavoce militare, citato dall’Ansa, spiegando che sono stati colpiti “infrastrutture terroristiche, deposito di armi e varie strutture militari”. Colpita anche l’area dalla quale è stato lanciato il missile.

Due palestinesi sono stati uccisi oggi a Hebron, Cisgiordania, dopo aver attaccato soldati. Lo ha riferito la radio pubblica Kan. Secondo una prima ricostruzione, citata dall’Ansa, si sarebbero lanciati con la loro automobile contro una postazione di sicurezza. Uno di loro è poi uscito dal veicolo e ha aperto il fuoco contro soldati.

Rapporti dalla Striscia di Gaza hanno annunciato che l’esercito israeliano ha ucciso Khaled Abu Halal, ex membro di rango delle Brigate Martiri al Aqsa, ala militare di Fatah (il partito di Abu Mazen), divenuto un affiliato di Hamas. Lo ha riferito Haaretz, citato dall’Ansa, secondo cui Abu Halal sarebbe morto in un attacco aereo nel quartiere di Sheikh Radwan di Gaza City.

Secondo quanto riferito dal portavoce militare, citato dall’Ansa, aerei israeliani hanno colpito “numerosi obiettivi” a Gaza, prendendo il controllo di una roccaforte del comandante della Jihad islamica nel nord della Striscia.

Omar Rahman, membro del Middle East Council on Global Affairs, ha sottolineato come ancora Israele non sia riuscito a dimostrare la presenza di Hamas sotto l’ospedale al-Shifa. “Israele afferma da settimane che esiste un centro di comando sotto [l’ospedale al-Shifa] e utilizza questo tipo di affermazioni per giustificare il bombardamento delle infrastrutture civili – il che, se falso, costituisce un crimine di guerra secondo il diritto internazionale”, ha spiegato.

Nulla di ciò che è stato mostrato è una prova, alcune di queste addirittura sono state provate come false, per esempio la lista di ostaggi. “Tutti i tipi di prove… sembrano una messa in scena anche per un osservatore inesperto: una manciata di fucili, un giubbotto antiproiettile e un computer sfocato. Ciò non mostra alcuna prova che un intero movimento  stia operando”, ha concluso Rahman.

Il Programma Alimentare Mondiale (WFP) delle Nazioni Unite ha affermato che solo il 10% delle scorte alimentari necessarie alla popolazione palestinese sta entrato a Gaza. Secondo la Direttrice esecutiva del WFP, Cindy McCain, c’è “l’immediata possibilità di morire di fame”. Il ministero della Salute di Gaza ha già iniziato a contare le vittime della fame e della sete.

Il ruolo degli Stati Uniti, messo a nudo dal conflitto israelo-Hamas, resta quello secondario di richiesta di corridoi umanitari. Il segretario di Stato americano Antony Blinken, al tavolo con il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz, non ha parlato di cessate il fuoco. La linea è stessa mantenuta da Joe Biden, che non crede nel cessate il fuoco. Le bombe continuano a cadere su Gaza e a colpire i civili, bambini e neonati compresi.

Nel 40esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas sono proseguiti gli attacchi all’ospedale di Al Shifa, al cui interno Israele non riesce a dimostrare la presenza di un comando terroristico. Si delineano i confini sempre più netti di “crimine di guerra”.

Nel frattempo negli Usa, dopo l’incontro tra Biden-Xi, il presidente statunitense ha continuato a rifiutare l’idea di un cessate il fuoco, perché “non è realistico”.

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