Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi. Macron parlerà con Putin: "Negoziati ancora possibili"
La guerra tra Russia e Ucraina è arrivata al suo 281esimo giorno: gli aggiornamenti in tempo reale di giovedì 1° dicembre
La guerra tra Ucraina e Russia è arrivata al 281esimo giorno. I siti istituzionali del Vaticano, compreso il portale “vatican.va” risultano ancora offline e per questo Andrii Yurash, ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede, punta il dito contro Mosca. Secondo le ultime comunicazioni della notte, il problema dovrebbe rientrare entro la mattina del 1° dicembre. Yurash, in un tweet, parla di “terrorismo”.
Intanto continuano a piovere bombe russe sulle centrali elettriche: milioni di ucraini sono al buio. La strategia di Putin è sfruttare il gelo per fiaccare la popolazione. Zelensky annuncia contromisure più incisive.
- Le cause della guerra in Ucraina: il riassunto
- Gli eserciti e le forze in campo di Russia, Ucraina e dei rispettivi alleati
- Quali Paesi fanno parte della Nato
- Dove si trova il Donbass e perché è importante
- Quali scenari potrebbero portare alla Terza Guerra Mondiale
Il racconto della giornata
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Morti in guerra tra i 10 mila e i 13 mila soldati ucraini: la rivelazione
Dall’inizio della guerra l’esercito ucraino ha perso tra i 10 mila e i 13 mila soldati. Finora il dato era riservato, ma lo ha reso pubblico Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky.
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L'Italia continuerà a inviare armi a Kiev: la decisione del Governo
Il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il decreto che stabilisce che l’Italia continuerà a inviare armi all’Ucraina.
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Joe Biden pronto a parlare con Vladimir Putin a una sola condizione
Durante la conferenza stampa alla Casa Bianca in compagnia del suo omologo francese, il presidente americano Joe Biden ha dichiarato di essere pronto a parlare con Vladimir Putin a patto che mostri “segnali di volere cessare la guerra”. Tuttavia, ha sottolineato, “finora non lo ha fatto”.
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Macron e Biden a sostegno dell'Ucraina
Si è concluso l’incontro tra Joe Biden e Emmanuel Macron a Washington. In un comunicato congiunto, i due presidenti hanno ribadito l’intenzione di dare massimo sostegno all’Ucraina fino alla fine della Guerra, fornendo “aiuto politico, di sicurezza, umanitario ed economico finché sarà necessario”. Nelle scorse ore, Macron ha espresso anche la volontà di parlare con Vladimir Putin: il leader francese è ancora convinto che i negoziati siano possibili e che si possa arrivare ad una pace sostenibile mantenendo l’integrità territoriale dell’Ucraina.
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Kuleba: "Lettere di minacce ad altre due ambasciate ucraine"
Altre due ambasciate ucraine all’estero avrebbero ricevuto lettere di minacce, dopo il caso della busta esplosiva in Spagna. Lo rende noto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, il quale commenta parlando di “una nuova forma di terrore”.
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In Russia vietato parlare di temi militari
Una nuova normativa proibisce ai cittadini russi di parlare pubblicamente di qualsiasi tema inerente le azioni militari, anche di informazioni già note perché diffuse dagli organi di stampa. Chiunque lo faccia sarà bollato come ‘agente straniero’ e incorrerà in una serie di limitazioni. Si tratta di una direttiva emanata dei servizi di sicurezza interni (Fsb). I russi non potranno dunque esprimere commenti in luoghi pubblici sul morale delle truppe, sull’andamento delle operazioni in Ucraina e su tutta una serie di altri temi.
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Macron intende incontrare Putin
Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che intende parlare con Putin per spingere in favore di un negoziato di pace. Macron è attualmente in visita di Stato a Washington. “Voglio prima fare questa visita di stato e discutere in modo approfondito con il presidente Biden e i nostri team”, ha dichiarato il presidente francese all’Abc.
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Zelensky a Putin: "Presto contromisure ancora più potenti"
“Stiamo preparando contromisure ancora più potenti di quelle attuali”. Il messaggio, che ha il sapore di una sfida, è stato diramato dal presidente ucraino Zelensky tramite Telegram. Il riferimento è alle misure per prevenire i raid missilistici russi ai danni delle centrali elettriche. Oggi milioni di ucraini sono al buio e al freddo.
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Ucraina, distrutta la più moderna centrale elettrica del paese
L’esercito russo ha distrutto la più moderna centrale elettrica ad alta tensione presente in Ucraina, nella regione di Lugansk. Lo ha reso noto il presidente della società per l’energia ucraina Ukrenergo Volodymyr Kudrytsky su Facebook, come riferito da ‘Unian’.
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Blackout di emergenza nella regione di ZaporizhzhiaBlackout di emergenza nella regione meridionale di Zaporizhzia in Ucraina, dove è presente la centrale nucleare più grande d’Europa. Lo ha reso noto il fornitore di energia statale Ukrenergo, stando a quanto riportato dalla ‘Cnn’. L’interruzione di corrente d’emergenza, ha spiegato Ukrenergo, è dovuta al “significativo superamento del consumo di elettricità” nella regione. L’energia verrà ripristinata quando “il consumo si stabilizzerà”.
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Serghei Lavrov contro Tajani: "Proposte non concrete", e attacca il Papa
Serghei Lavrov si è rivolto al ministro italiano degli Esteri Antonio Tajani durante una conferenza stampa: “Sta facendo dichiarazioni relative a idee indirizzate a cercare una soluzione, ma non ho sentito proposte concrete”. Nello stesso contesto il ministro russo degli Esteri ha attaccato il Papa per le parole pronunciate nei confronti dei Ceceni e dei Buriati: “Il Vaticano ha detto che ciò non si ripeterà e che probabilmente c’è stato un malinteso, ma questo non aiuta ad aumentare l’autorità dello Stato pontificio”, per questo Lavrov ha parlato di “parole non cristiane“.
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Offline i siti del Vaticano, l'ambasciatore della Santa Sede: "Terrorismo russo"
Sono ancora offline alcuni siti del Vaticano. Sul down dei portali si è pronunciato Andrii Yurash, ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, in un tweet pubblicato durante la notte: “Gli hacker russi dimostrano la vera faccia della politica della Russia”, e parla di “terrorismo”. Nel frattempo la sala stampa vaticana fa sapere che “probabilmente prima di riattivare l’accesso attendono la mattina per ultimare le verifiche”, riferendosi al team tecnico.