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Riforma delle pensioni 2024 tra Ape Sociale, Quota 104 e Opzione donna: ora lasciare il lavoro è più difficile

Novità sulle pensioni Ape Sociale e Quota 104 nella bozza definitiva della Manovra: l'iter per lasciare il lavoro prima del tempo si complica. I punti principali

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Iter più difficile nella bozza della Manovra per le pensioni anticipate come Ape SocialeQuota 104. Sale a 91 articoli il testo definitivo della Manovra finanziaria. Testo partorito con fatica, dal momento che la coperta è corta e che nell’ultimo anno l’inflazione ha spinto al rialzo il costo della vita. Cosa cambia per chi vuole lasciare il lavoro.

Finanziaria approvata a metà dicembre

Se l’anno scorso la Finanziaria è stata approvata all’ultimo miglio prima dell’entrata in vigore dell’esercizio provvisorio, per il 2023 Giorgia Meloni punta a licenziare il testo non oltre la metà di dicembre, allo scopo di dare un segnale di stabilità ai mercati e per rivendicare la serietà del governo.

Riforma delle pensioni 2024: cosa cambia

Doccia fredda per chi punti ad andare in pensione con Opzione donna: il requisito anagrafico sale da 60 a 61 anni.

Per le lavoratrici che vogliano andare in pensione entro il 31 dicembre 2023 il requisito è un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni, oltre a un’età anagrafica di almeno 61 anni.

Il limite anagrafico viene ridotto di 1 anno per ogni figlio partorito (ma solo per i primi 2 figli, quindi lo sconto massimo è di 2 anni).

Dal 2024 per andare in pensione prima del tempo occorrerà Quota 104. I requisiti: 41 anni di contributi e 63 anni di età. Va in soffitta, dunque, Quota 103.

Ma ogni scelta è una rinuncia, dal momento che vengono previste penalità per chi opta per la pensione anticipata: in pratica si riduce il periodo di calcolo con il sistema retributivo e aumenta la quota con quello contributivo, il che può rappresentare un problema per chi, magari a inizio carriera, abbia avuto una vita lavorativa frammentaria.

Fra le altre cose, la nuova bozza prevede un adeguamento pieno all’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo.

Ape sociale

Novità si registrano anche in merito all’ape sociale: infatti, sale a 63 anni e 5 mesi il requisito anagrafico previsto per accedere all’indennità specifica per alcune categorie. Il requisito precedente era di 63 anni.

Sostegno alle famiglie

Giorgia Meloni ha fatto del sostegno alle famiglie e alla natalità il perno del suo governo. Quelle che seguono sono le iniziative stabilite per il 2024.

Bonus asilo nido

Il bonus asilo nido che viene elevato a 2.100 euro per i nati dal 1° gennaio 2024, nei nuclei familiari con un Isee fino a 40.000 euro, nei quali sia già presente almeno un figlio di meno di dieci anni.

Assunzioni donne e agevolazioni

Previsto “un esonero del cento per cento della quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile”.

L’esonero si applica, dall’1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, alle lavoratrici madri di 3 o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Per le madri con 2 figli il meccanismo si applica fino al compimento del 10° anno del figlio più piccolo.

Congedo parentale

Nel 2024 viene retribuito all’80% il periodo di 2 mesi di congedo parentale facoltativo di maternità o paternità, fino al 6° anno di vita dei bambini.

Poi il congedo viene retribuito per un mese all’80% e per un mese al 60%.

Taglio del cuneo fiscale

Confermato il taglio del cuneo per tutto il 2024. La misura, che prevede l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore, spingerà all’insù le buste paga.

Il taglio ammonta a 6 punti percentuali per le retribuzioni non superiori a 2.692 euro mensili e a 7 punti per quelli non superiori a 1.923 euro.

Iva

Il governo arretra sulla tampon tax, ovvero l’idea di imporre l’Iva al 5% su prodotti per l’infanzia e per gli assorbenti. Ora l’Iva sale al 10%.

Canone Rai

Il canone Rai scende a 70 euro per il 2024

Turismo

Mazzata per chi offre affitti brevi ai turisti: la cedolare secca sale dal 21 al 26%.

Ai comuni viene offerta la possibilità di alzare fino a 2 euro a notte la tassa di soggiorno.

Per le celebrazioni del Giubileo è autorizzata la spesa di 388 milioni di euro, così distribuiti: 75 milioni nel 2024, 305 nel 2025 e 8 milioni nel 2026.

Sigarette ed e-cig

Si alzano le accise sui tabacchi. Gli aumenti ammontano a circa 10 centesimi a pacchetto per le bionde e a circa 30 centesimi per le confezioni di tabacco trinciato.

Previsti rialzi anche per le sigarette elettroniche.

Fonte foto: ANSA

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