Aumenti dei prezzi dei pacchetti di sigarette con la tassa sul fumo, accise colpiscono anche le elettroniche
I prezzi dei pacchetti di sigarette aumenteranno con la nuova legge di bilancio, ma le tasse prevedono aumenti anche sulle elettroniche: cosa cambierà
Confermate per il 2024 fino al 2026 le accise sui pacchetti di sigarette, con aumenti che includeranno anche le varianti elettroniche: sono gli aumenti previsti nelle tasse incluse nella bozza della manovra che hanno già scatenato i pronostici per i prezzi che raggiungeranno i tabacchi di qualsiasi tipologia di consumo. L’incremento è previsto dai 10 ai 12 centesimi già nel 2024, ovviamente con le opportune differenziazioni a seconda del prodotto.
- In rialzo i prezzi dei tabacchi, le prime indiscrezioni
- Le altre misure, dalle mamme alle pensioni
- La frecciata di Andrea Scanzi a Giorgia Meloni sulla Manovra
In rialzo i prezzi dei tabacchi, le prime indiscrezioni
Come riporta ‘Ansa’, nella bozza della manovra sono presenti rincari che colpiscono anche i tabacchi sia nella componente tradizionale che nella formula elettronica.
Le accise verranno applicate anche i tabacchi in busta – il cosiddetto trinciato – e il tabacco riscaldato.
Per il 2024 fino al 2026 sono previsti aumenti sulle accise dei tabacchi che riguarderanno sia le sigarette tradizionali che le elettroniche
Nello specifico, sul costo dei pacchetti di sigarette tradizionali dal 2024 è previsto un aumento di 10 centesimi. Lo stessa tassazione verrà applicata anche sul tabacco riscaldato.
Sulle buste di trinciato è previsto un rincaro tra i 20 centesimi e i 30 centesimi secondo gli esperti.
Diversamente, il prezzo delle sigarette elettroniche – o meglio, del liquido con o senza nicotina – resterà invariato per tutto il 2024, mentre dal 2025 subirà un incremento dell’1% annuo.
Le altre misure, dalle mamme alle pensioni
La bozza della nuova Legge di Bilancio 2024, approvata in Cdm il 16 ottobre, arriverà alle Camere entro la fine del mese.
Composta da 91 articoli, tra i macro contenuti include la sanità, le pensioni, la famiglia, le pubbliche amministrazioni e la revisione della spesa.
In termini di sanità sono previsti 3 miliardi da stanziare nel 2024, 4 nel 2025 e 4,2 nel 2026.
La bozza contiene anche lo sgravio fiscale alle mamme con “esonero del cento per cento della quota dei contributi previdenziali” fino al conseguimento della maggiore età del figlio piccolo. Il beneficio riguarda le mamme lavoratrici con tre o più figli a carico.
Per quanto riguarda le pensioni, si passerà da quota 103 a quota 104 che richiede un anno in più di lavoro prima di accedere alla pensione, dunque 63 anni anziché 62 con almeno 41 anni di contributi.
La frecciata di Andrea Scanzi a Giorgia Meloni sulla Manovra
Come spesso accade, la bozza della manovra 2024 ha già scatenato polemiche. Durante un’ospitata a ‘Otto e Mezzo’ su La7, la conduttrice Lilli Gruber ha chiesto ad Andrea Scanzi se secondo lui la nuova legge di bilancio sia vicina ai ceti più deboli.
Il giornalista e opinionista televisivo ha replicato: “Tu questo lo dici anche in campagna elettorale perché se prometti mari e monti e poi fai una manovra che è una manovruccia… fai le nozze coi fichi secchi dove le nozze sono bruttine e i fichi secchi sono pessimi… non è che possiamo stare qui a esultare”.
Nella sostanza, Andrea Scanzi accusa il governo Meloni di non aver affatto favorito i ceti più deboli, bensì di aver scelto un iter parlamentare di ferro con la richiesta “ai suoi di non fare neanche un emendamento perché deve arrivare dritto alla sua esecuzione”, una strategia che, secondo Scanzi, servirebbe ad “esautorare il Parlamento“.