,,

Aumento stipendio in busta paga col taglio del cuneo fiscale: chi potrebbe guadagnare fino a 1280 euro in più

Aumento a stipendi e pensioni con il taglio del cuneo fiscale e la riforma dell'Irpef. E c'è anche una no tax area per i redditi più bassi dei lavoratori dipendenti

Pubblicato:

Novità in arrivo per stipendi e pensioni: secondo quanto annunciato dal Ministero dell’economia e delle finanze le misure stabilite dalla nuova legge di bilancio porteranno a buste paga e assegni più sostanziosi: gli aumenti previsti arrivano fino a 1.280 euro in più all’anno.

Confermato il taglio del cuneo fiscale

I benefici per i lavoratori deriveranno dal taglio del cuneo fiscale e dall’eliminazione della seconda aliquota Irpef.

La prima misura è una riconferma, la seconda è uno dei cavalli di battaglia del centrodestra sul quale si ragiona da diverso tempo.

La premier Giorgia MeloniFonte foto: ANSA

Per il taglio del cuneo fiscale le risorse sul piatto ammontano a circa 10 miliardi.

Il cuneo fiscale indica la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e quanto effettivamente incassa il lavoratore come stipendio netto in busta paga.

Il taglio del cuneo fiscale consiste in un esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali, misura che di conseguenza fa aumentare la retribuzione netta.

Il taglio ammonta al 7% per i redditi fino a 25mila euro e al 6% per i redditi fino a 35 mila euro.

Arriva la riforma dell’Irpef

Per quanto riguarda la riforma dell’Irpef, in pratica le prime due aliquote vanno a fondersi: ottengono l’aliquota al 23% sia i redditi da 0 a 15mila euro che i redditi da 15mila a 28mila euro. I nuovi scaglioni sono dunque così determinati:

  • fino a 28mila euro = 23%;
  • oltre 28mila euro e fino a 50mila euro = 35%;
  • oltre 50mila euro = 43%.

Il decreto istituisce poi una no tax area, ovvero l’esenzione totale dell’Irpef, per i lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 8.500 euro.

A chi andranno 1.298 euro in busta paga

La combo fra taglio del cuneo ed eliminazione della seconda aliquota Irpef aggiungerà 1.298 euro annui. La cifra, indicativa, rappresenta l’aumento medio per uno stipendio di 27.500 euro lordi annui.

Per finanziare la manovra sono stati stanziati 4,3 miliardi.

Tagli sulle detrazioni per i redditi più alti

Il testo approvato in Cdm prevede poi un taglio alle detrazioni fiscali per chi rientri nel terzo scaglione di reddito.

Chi guadagna più di 50mila euro avrà un taglio di 260 euro per le detrazioni da presentare in sede di dichiarazione dei redditi. Nel mirino le classiche detrazioni al 19% sulle spese mediche ma anche le erogazioni liberali come quelle destinate a enti no profit e partiti politici.

Benefici per i pensionati

Il governo rende noto che sono stati stabiliti benefici anche per i pensionati. Per loro sono previsti aumenti praticamente identici a quelli finora espressi: 1.279 annui su pensioni fino ai 28mila euro.

L’incremento arriva dalla rimodulazione dell’indicizzazione delle pensioni, oltre che dalla riforma dell’Irpef.

Aumento stipendi e pensioni Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,