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CRONACA NERA

Detenuti picchiati nel carcere di Foggia e 10 agenti arrestati: tra le accuse la tortura e l'abuso di autorità

Picchiavano i detenuti in carcere a Foggia: arrestati 10 agenti che sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Dieci agenti di polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Foggia sono finiti in stato di arresto dopo essere stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare. L’accusa è pesante: secondo quanto emerso dalle indagini, picchiavano i detenuti.

Detenuti picchiati nel carcere di Foggia, agenti arrestati: le gravi accuse

Al momento i dieci agenti coinvolti nella vicenda si trovano agli arresti domiciliari con le accuse di tortura, abuso d’ufficio, abuso di autorità contro arrestati o detenuti, omissione di atti d’ufficio, danneggiamento, concussione, falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale in atti pubblici, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri.

L’ordinanza è stata emessa dal gip del tribunale di Foggia su richiesta della procura che ha coordinato le indagini dei carabinieri.

Gli indagati sono ritenuti responsabili di aver partecipato a vario titolo ad un violento pestaggio, compiuto l’11 agosto 2023 nel carcere di Foggia, nei confronti di due detenuti.

Nel corso delle indagini sarebbe stata accertata la predisposizione e la sottoscrizione di atti falsi finalizzati a celare le violenze compiute e a impedire che venissero a galla le diagnosi delle lesioni riportate dai detenuti.

Sarebbero state inoltre accertate anche minacce e promesse di ritorsioni attraverso le quali due indagati avrebbero costretto le vittime a sottoscrivere falsi verbali di dichiarazioni in cui fornivano una versione dei fatti smentita dagli esiti delle indagini.

Carcere di Foggia, il gip: “Violenze ripetute su un detenuto con patologie psichiatriche”

Il gip Carla Protano, nelle circa 100 pagine del provvedimento restrittivo notificato agli agenti, scrive che ha patologie psichiatriche uno dei due detenuti vittime del pestaggio.

Dagli atti emerge che al detenuto sono state provocate durante il pestaggio “lesioni al capo, ad un occhio e al torace, acute sofferenze fisiche e un verificabile trauma psichico” poiché l’uomo è stato sottoposto “ad un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona consistente in un’aggressione protratta nel tempo da parte di più persone”.

Nel caso descritto il detenuto – si legge sempre negli atti – è affetto da patologie psichiatriche, anche sfociate in atti autolesivi e tentativi di suicidio e quindi maggiormente vulnerabile.

Altra bufera sulle forze dell’ordine dopo i casi di Verona e Levante

Si profila quindi un altro caso di ‘mele marce’ all’interno delle forze dell’ordine. La categoria è stata fortemente scossa nei mesi scorsi per via dei casi che hanno coinvolto alcuni agenti della Questura di Verona e i carabinieri della caserma Levante di Piacenza.

Anche nel caso di Verona si parla di torture e pestaggi. Pure in quel frangente sono state formulate accuse a vario titolo: tortura, lesioni aggravate, peculato, rifiuto ed omissione di atti di ufficio e falso ideologico in atto pubblico.

Fonte foto: ANSA

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