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Decreto Rave, alla Camera vince il sì dopo la ghigliottina: cosa c'è nel DL e come si è arrivati al voto

All'ultimo giorno utile la Camera ha votato sì al Decreto Rave: proteste dalle opposizioni per il ricorso alla ghigliottina, di cosa si tratta

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Nell’ultimo giorno utile, il controverso e discusso Decreto Rave è stato approvato dalla Camera: è servito il ricorso alla ghigliottina per stare nei tempi, misura che ha fatto gridare allo scandalo le opposizioni. Cosa contiene il DL e come si è arrivati al voto con la “tagliola”.

Dalla Camera sì al Decreto Rave con 183 voti a favore

Le opposizioni hanno tentato fino all’ultimo di rallentare le discussioni parlamentari, di modo da far scadere il termine ultimo per convertire il cosiddetto Decreto Rave in legge. La prima misura introdotta dal Governo Meloni sarebbe scaduta alla mezzanotte.

Invece, il ricorso alla ghigliottina (o tagliola) da parte del Presidente della Camera Lorenzo Fontana ha portato ad un voto immediato: 183 i sì, 116 i no e un solo astenuto. La maggioranza necessaria era fissata a 150.

La panoramica con il risultato della votazione a Montecitorio

All’interno del Decreto non rientra solo l’introduzione del reato di “Rave Party” per chi organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui a scopo di intrattenimento, ma anche un allentamento sulle norme Covid e misure in materia di di giustizia.

Rave, Covid ed ergastolo ostativo: cosa contiene la nuova legge

Tra le norme più discusse di questa nuova legge approvata oggi dalla Camera ci sono anche quelle relative alla pandemia da Covid-19. Il DL prevede il reintegro anticipato per gli operatori sanitari “No Vax” e lo stop alle multe per gli Over 50 non vaccinati.

Il regime di auto-sorveglianza per chi ha avuto contatti con positivi scende da 10 a 5 giorni e non sarà più obbligatorio un tampone negativo per porre fine all’isolamento dei contagiati.

Infine, il Decreto Rave rimette mano anche all’ergastolo ostativo, ovvero la pena senza fine che non può essere abbreviata o convertita. Ritenuta dalla Corte incompatibile con la  Costituzione, è stata modificata: ora prevede che si possano concedere “benefici penitenziari” a chi dimostra una corretta condotta. Ancora esclusi i detenuti in regime di 41-bis.

IL DL passa solo grazie alla ghigliottina: di cosa si tratta

Come detto, per riuscire ad approvare il Decreto Rave si è dovuti ricorrere alla ghigliottina. Si tratta di uno strumento molto discusso che consente di porre fine alla discussione parlamentare e passare direttamente al voto.

Finora era stata usata solo una volta, il 29 gennaio 2014 dall’allora Presidente della Camera Laura Boldrini per bloccare l’ostruzionismo del M5S contro il DL Imu-Bankitalia. In questi giorni, invece, oltre 170 parlamentari di opposizione si erano segnati per parlare in Aula, numero che avrebbe fatto sballare i tempi necessari all’approvazione della legge.

Per questo motivo, dopo la conferenza coi capigruppo Lorenzo Fontana ha deciso per l’applicazione della ghigliottina, suscitando proteste in Aula da parte del Partito Democratico, i cui deputati hanno sventolato copie della Costituzione.

Fonte foto: ANSA

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