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Danno fuoco alla cocaina vicino Roma, ma rischiano di morire intossicati: salvati e arrestati

Quattro ragazzi sono stati arrestati vicino Roma dai carabinieri dopo aver incendiato centinaia di dosi di cocaina, rischiando di morire intossicati

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Per scampare all’arresto hanno pensato di bruciare chili di cocaina, rischiando di morire intossicati. Sono stati i carabinieri a portare in salvo un gruppo di quattro ragazzi, tra i 20 e i 30 anni, scoperti in una raffineria nelle campagna di Monte Compatri, a pochi chilometri da Roma, prima di portarli in carcere. I quattro sono finiti in manette per produzione, fabbricazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e danneggiamento a seguito di incendio. Lo riporta Repubblica.

La scoperta della raffineria di cocaina

Il blitz e il maxi sequestro dei carabinieri del nucleo investigativo di Frascati è nato dall’andirivieni degli arrestati dal quartiere romano di Tor Bella Monaca, uno dei maggiori centri di spaccio della Capitale, a un piccolo casolare in campagna, a pochi chilometri da Roma.

Il continuo viavai con le auto del gruppo di ragazzi, da casa all’immobile con la porta blindata, aveva insospettito i militari dell’Arma, che avevano deciso di intervenire.

Il quartiere romano di Tor Bella Monaca dove abitano tre dei quattro ragazzi arrestati per spaccio in una raffineria di cocaina alle porte di Roma

L’incendio nella raffineria

Arrivati al piccolo immobile, i carabinieri hanno trovato gli spacciatori chiusi dentro la costruzione, che, vedendosi stanati, hanno deciso di cospargere con l’alcol diversi pacchi contenenti cocaina per dargli fuoco.

Il tentativo di bruciare centinaia di dosi sarebbe però finito fuori controllo, tanto che quando i militari dell’Arma hanno fatto il loro ingresso nel casolare hanno trovato i quattro ragazzi intossicati dal fumo sprigionato dalla plastica e dalla droga in fiamme.

Il maxi sequestro

Messi in salvo dai carabinieri, gli arrestati sono stati portati in carcere a Velletri. All’interno del casolare gli investigatori hanno trovato un chilo di cocaina, che una volta messo in commercio avrebbe fruttato un ricavo di circa 40mila euro, mentre centinaia di bustine pronte per lo spaccio erano già andate in fumo.

Dalla struttura è stato sequestrati anche materiale per il taglio e il confezionamento in dosi: centinaia di ritagli circolari in plastica destinati a contenere le singole dosi, centinaia di buste ermetiche, decine di accendini, circa 1,4 kg di mannite e bilance di precisione.

Con il sostengo dell’unità cinofila della polizia municipale di Ciampino, i militari dell’Arma hanno trovato all’interno del bagno anche un blocco di cocaina non ancora porzionato, del peso di 180 grammi.

Fonte foto: ANSA

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