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Daniele Virgili investito dal carabiniere, l'ultima telefonata al fratello prima dei soccorsi: "Sto morendo"

Daniele Virgili, l'agente investito dal carabiniere in via Tiburtina a Roma, ha fatto un'ultima telefonata al fratello prima dell'arrivo dei soccorsi

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Daniele Virgili, l’agente della Polizia Locale di Roma Capitale investito da un carabiniere fuori servizio sul luogo di un incidente stradale sulla Tiburtina a Roma, ha fatto un’ultima drammatica telefonata al fratello prima dell’arrivo dei soccorsi.

L’incidente stradale in via Tiburtina a Roma

Daniele Virgili è stato investito assieme a due colleghe, mentre era impegnato a effettuare i rilievi di un incidente stradale in via Tiburtina a Roma, all’altezza del ponte del Grande Raccordo Anulare.

L’uomo che ha travolto Daniele Virgili e le due colleghe è un carabiniere di 30 anni, fuori servizio, alla guida della sua autovettura privata. Come riportato da LaPresse, è risultato positivo all’alcol test con un valore di 1,90 di alcol nel sangue. Il 30enne è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza e lesioni gravissime.

La scena dell’incidente stradale avvenuto lungo la via Tiburtina a Roma, all’altezza del ponte del Grande Raccordo Anulare.

Daniele Virgili e la gamba amputata

A Daniele Virgili, 25enne neo assunto dopo aver superato a pieni voti il recente maxi concorso del Comune di Roma, è stata amputata la gamba sinistra. I medici del San Camillo gli hanno ricostruito parte di quella destra.

Una delle due colleghe dell’agente ferito ha riportato la rottura delle ossa del malleolo, mentre l’altra ha subito un forte shock.

La telefonata di Daniele Virgili al fratello prima dei soccorsi

Riccardo Virgili, fratello di Daniele Virgili, ha raccontato a LaPresse: “Mi ha chiamato e mi ha chiesto di andare sul posto. Mi ha detto che stava morendo, mi ha detto tante cose bellissime. Mi ha detto ‘ti voglio bene, per me sei stato un ottimo fratello ma sto morendo. Non vedo più, non ho più le gambe'”.

Poi ha aggiunto: “Ho cercato al telefono di non farlo addormentare, di tenerlo sveglio. Parlavo, gli ho chiesto molte cose. Gli ho promesso che ci saremmo rivisti, anche se per lui non era così. Quando sono arrivato l’ho visto nella situazione peggiore che un fratello lo potesse vedere“.

Sul suo lavoro di agente della Polizia Municipale, il fratello di Daniele Virgili, investito dal carabiniere nell’incidente stradale di Roma, ha detto: “Era il suo sogno e gli è stato infranto”.

 

Fonte foto: Facebook Eroi in divisa / ANSA

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