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Cristian Pasolini si dimette da segretario della Lega di Mantova dopo la polemica social su bambino "negroide"

Cristian Pasolini si è dimesso da segretario della Lega di Mantova dopo le polemiche scoppiate in seguito al suo post razzista contro un bambino

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Cristian Pasolini si è dimesso da segretario della Lega di Mantova dopo le recenti polemiche esplose per un post razzista su Facebook. Il politico, travolto dallo scandalo, ha presentato le dimissioni che sono state accolte dal Carroccio. “Pensiero espresso in quattro righe scritte di fretta” ha detto il diretto interessato difendendosi dalle accuse.

Pasolini si dimette dopo le polemiche

La notizia delle dimissioni di Cristian Pasolini è stata data dalla Lega, col segretario provinciale Antonio Carra che ha confermato che le stesse sono state accettate.

“In sintonia con la segreteria regionale della Lega – si legge nella nota – , prendiamo atto e accettiamo le dimissioni, giunte questa mattina, dal ruolo di segretario della sezione della Lega di Mantova di Cristian Pasolini a seguito dei recenti fatti di cronaca conseguiti al post pubblicato dal segretario cittadino che rappresenta una sua personale posizione e non quella del movimento”.

Le parole di Pasolini

“Mi sono dimesso questa mattina e spero di aver chiarito la mia posizione e il mio pensiero” ha confermato Pasolini, che ha anche annunciato di aver rimosso il post contestato.

L’ex segretario, che ha sottolineato che la scelta “è stata dettata dalla volontà di proteggere chi, mio malgrado, si è forse sentito offeso” ha voluto quindi chiarire la propria posizione.

“Quando si affida ad una piattaforma social un pensiero espresso in quattro righe scritte di fretta – ha aggiunto Pasolini – si accetta il rischio di esser fraintesi o di non riuscire a spiegarsi correttamente”.

Il post social costato il posto

A scatenare la polemica contro l’esponente leghista era stato un messaggio pubblicato sui social con un appellativo razzista nei confronti di un bambino.

Pasolini, infatti, aveva condiviso su Facebook una fotografia scattata durante l’inaugurazione di una palestra nella Fiera Catena di Mantova, intitolata a Gianni Usvardi (sindaco dal 1973 al 1985).

Nella didascalia del post si leggeva: “Bene l’inaugurazione della palestra ed ennesimo taglio del nastro con foto di rito e tradizionale prima fila con bimbo negroide (bimbo di colore, se non vogliamo usare correttamente i termini scientifici di lingua italiana)”.

Un post che aveva immediatamente portato il capogruppo della Lega Andrea Gorgati a prendere le distanze da Pasolini e dalle sue parole: “Come gruppo della Lega in consiglio comunale ci dissociamo completamente dalle dichiarazioni del segretario Pasolini”.

Fonte foto: Facebook Cristian Pasolini / ANSA

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