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Covid, c'è il primo morto a causa della variante Omicron: qual è la situazione in Gran Bretagna

Quanto è pericolosa la variante Omicron e cosa ha stabilito uno studio: Boris Johnson corre ai ripari e mette in campo il piano per la terza dose

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Arrivano brutte notizie dalla Gran Bretagna. In passato infatti si è collegata la nuova variante dal Sudafrica, definita Omicron dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), a una maggiore contagiosità. Ma, anche, la si è collegata a sintomi più lievi.

Nel Regno Unito, dove la situazione non è buona dal punto di vista dei contagi e delle ospedalizzazioni, il premier Boris Johnson ha annunciato che almeno un paziente, affetto dalla nuova variante, è deceduto.

Cosa sappiamo sul ceppo Omicron e perché l’Ema ha parlato di una variante più contagiosa ma con “sintomi più lievi”

L’Ente europeo del farmaco (Ema) ha esaminato i dati preliminari riguardanti la diffusione del nuovo ceppo del Sars-CoV-2 scoperto in Sudafrica e originatosi probabilmente in Botswana, nella parte centro meridionale del continente africano.

Premesso che i responsabili dello studio hanno sottolineato che ci vorrà ancora del tempo per ottenere riscontri più solidi, nella conferenza stampa dello scorso 9 dicembre, l’Ema ha sottolineato che i casi legati a contagi della nuova variante “sembrano essere per lo più lievi”.

In Italia, l’esperto Matteo Bassetti ha rilasciato dichiarazioni in linea con quanto espresso nel punto stampa dall’Ema.

Covid, qual è la situazione in Inghilterra e nel Regno Unito. Boris Johnson accelera sui vaccini

Si moltiplicano in Gran Bretagna gli appelli per accelerare il programma di richiamo del vaccino, mentre la variante Omicron risulta in rapida diffusione. In particolare, il governo punta a offrire un richiamo agli adulti di età superiore ai 18 anni, per i quali sono trascorsi solo tre mesi (e non cinque, come in Italia) dalla seconda iniezione.

Cosa ha stabilito uno studio britannico sulla variante Omicron: cosa cambia con tre dosi e con due

Proprio gli esperti britannici hanno pubblicato venerdì il primo studio su quanto i vaccini resistono alla variante di Omicron: ne è risultato che le terze dosi di vaccino offrono una notevole difesa contro l’Omicron, mentre con solo due dosi si verifica un calo significativo della protezione contro il contagio, a causa probabilmente dell’elevato numero di mutazioni che la variante contiene in corrispondenza della proteina spike, cioè la parte del virus che si lega alle cellule del corpo umano utilizzandole per riprodursi.

Fonte foto: ANSA
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