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Covid monitoraggio Gimbe: crescono contagi, ricoveri e decessi. Incidenza alta in 32 province

I dati del monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe sul Covid-19 in Italia: crescono contagi, ricoveri e decessi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

In Italia, alle prese come il resto d’Europa con la quarta ondata della pandemia, continuano a crescere i nuovi contagi da coronavirus, i ricoveri in ospedale, sia in area medica che in terapia intensiva, e i decessi. Lo rivela il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sulla situazione Covid in Italia relativo alla settimana 24-30 novembre.

Nell’ultima settimana sono stati registrati 86.412 nuovi casi, in aumento rispetto ai 69.060 della precedente. Un incremento del 25,1%, che va di pari passo con la pressione sugli ospedali, che ha visto un aumento del 13,7% di ricoveri in reparto e del 22% di ricoveri in terapia intensiva.

I ricoveri con sintomi sono 5.227, contro 4.597 della settimana precedente, i posti letto occupati nelle terapie intensive sono passati da 560 a 683. Crescono anche i decessi, 498 negli ultimi sette giorni contro i 437 della settimana precedente, facendo registrare una crescita del 14%.

In aumento anche le persone attualmente positive (194.270 contro 154.510) e quelle in isolamento domiciliare (188.360 contro 149.353).

“Da sei settimane consecutive – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – continuano ad aumentare a livello nazionale i nuovi casi settimanali (+22%) con una media mobile a 7 giorni più che quintuplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 12.345 il 30 novembre”.

Monitoraggio Gimbe: la situazione nelle regioni

In tutte le Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi di Covid-19: dal 3,2% di Abruzzo e Umbria al 39% delle Marche. In 32 Province si registrano oltre 150 casi per 100.000 abitanti.

Le 32 Province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti sono: Trieste (635), Bolzano (552), Gorizia (496), Rimini (362), Treviso (342), Forlì-Cesena (321), Padova (321), Venezia (300), Vicenza (298), Aosta (286), Pordenone (252), Ravenna (245), Ascoli Piceno (234), Imperia (233), Udine (219), Bologna (213), Rovigo (213), Belluno (209), Pesaro e Urbino (203), Fermo (200), Ferrara (192), Trento (188), Verona (184), Viterbo (177), Varese (176), Verbano-Cusio-Ossola (164), Cremona (164), Roma (161), Genova (160), Monza e Brianza (157), Ancona (155) e Como (151).

In 16 Regioni tutte le Province superano la soglia dei 50 casi per 100.000 abitanti: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

L’incidenza dei settimanale dei casi è uno dei tre parametri, insieme alla percentuale di posti letto occupati da pazienti Covid in area medica e in terapia intensiva, che determinano il passaggio di colore delle Regioni.

Monitoraggio Gimbe: l’andamento della campagna vaccinale

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, nella settimana del 24-30 novembre sono cresciute le somministrazioni dei vaccini anti Covid: sono state oltre 1,9 milioni, con una media giornaliera di 306.445. Decollano in particolare le terze dosi, che vedono un +52,5% rispetto alla settimana precedente, affiancate da prime dosi di nuovo in crescita e che vedono un balzo del 34,7%.

Al primo dicembre (ore 6.15) erano state somministrate 6.543.004 terze dosi, con un tasso nazionale di copertura del 31,8% ma con nette differenze regionali: si va dal 21,6% del Friuli-Venezia Giulia al 44,5% del Molise.

Dopo due settimane di stabilizzazione intorno a quota 127 mila, nell’ultima settimana il numero dei nuovi vaccinati è salito a 168.377 (pari appunto al +31,5%). Tuttavia, scrive Gimbe, i 6,8 milioni di persone ancora non vaccinate “crescono troppo lentamente” e “due fasce in particolare preoccupano”: da un lato 2,57 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall’altro i 1,16 milioni nella fascia 12-19 che “influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole”.

“In questa fase d’incertezza legata alla variante Omicron – spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta – bisogna potenziare tutti gli interventi, seguendo il principio della massima precauzione. In particolare, incrementare le attività di sequenziamento, potenziare il tracciamento dei casi e monitorare attentamente le aree con rapido aumento di incidenza”.

Restano fondamentali i comportamenti delle persone, conclude Cartabellotta: “Vaccinarsi e sottoporsi alla terza dose quando indicata e con massima priorità per anziani e fragili. Ma anche utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi, possibilmente FFP2 se affollati, rispettare il distanziamento sociale e ventilare frequentemente i locali”.

Fonte foto: ANSA
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