Vaccino Covid per bambini, cosa c'è da sapere: rischi, dosaggio, efficacia tra i 5 - 11 anni. La nuova data
È arrivato il via libera per il farmaco anche per la popolazione pediatrica, esposta a rischi specifici derivanti dal Covid
La Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha dato il parere positivo per la somministrazione del vaccino anti Covid nella fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Per il via libera ha analizzato lo studio registrativo che ha convinto l’Ema, l’agenzia europea, a rilasciare l’autorizzazione all’uso per i bambini, i dati di farmacovigilanza raccolti negli Stati Uniti d’America e i numeri dell’epidemia in Italia, con particolare riferimento a contagi e ricoveri tra i più piccoli.
Vaccino per bambini, cosa c’è da sapere: aumentano i contagi tra i 5 e gli 11 anni
Dai report dell’Istituto Superiore di Sanità è emerso che nelle ultime due settimane c’è stato un “chiaro incremento” del numero di contagi nella popolazione tra i 5 e gli 11 anni di età nel nostro Paese. Si tratta dell’aumento maggiore in termini assoluti rispetto a ogni altra fascia anagrafica.
La Cts spiega nel suo parere che questa crescita di casi è dovuta principalmente al fatto che i bambini sotto i 12 anni non hanno ricevuto il vaccino anti Covid.
Il tasso di ospedalizzazione tra i più piccoli è pari a 6 positivi ogni mille, mentre quello di ricovero in terapia intensiva è di circa 1,4 ogni 10 mila. Un recente studio del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha dimostrato che la maggior parte dei bambini tra i 5 e gli 11 anni ospedalizzati per i sintomi di infezione da Sars-Cov-2 non presentava alcun fattore di rischio.
Vaccino Covid per bambini: qual è, efficacia e rischi del farmaco
Dallo studio registrativo nella popolazione tra i 5 e gli 11 anni è emersa l’efficacia del 90,7% del vaccino Comirnaty, prodotto da Pfizer e BioNTech, nella riduzione delle infezioni sintomatiche. La risposta immunologica è stata la stessa rispetto a quella osservata nella popolazione tra i 16 e i 25 anni.
Nei 3.100 bambini esaminati non sono stati rilevati eventi avversi gravi collegabili al vaccino anti Covid e non sono stati osservati nei controlli a breve termine casi di anafilassi, cioè gravi reazioni allergiche, o miocarditi e pericarditi, cioè infiammazioni legate al cuore.
Tra i dati di farmacovigilanza raccolti negli Stati Uniti d’America su 3,3 milioni di bambini tra i 5 e gli 11 anni, vaccinati prevalentemente con una dose, non sono stati segnalati segnali di allerta che riguardano la sicurezza del farmaco.
Vaccino Covid per bambini, cosa c’è da sapere: previene la Mis-C e i ricoveri
La Commissione tecnico scientifica dell’Aifa sottolinea che l’infezione dal virus Sars-Cov-2 ha in genere un decorso più benigno nei bambini. Tuttavia può causare gravi quadri clinici sia nel breve che nel lungo periodo.
In particolare, nella popolazione pediatrica è stato osservato il rischio di sviluppare la Mis-C, la sindrome infiammatoria multisistemica da Covid, con picchi di incidenza intorno ai 9 anni di età. Si tratta di una condizione grave che richiede spesso il ricovero in terapia intensiva.
Vaccino Covid per bambini, cosa c’è da sapere: tutti i benefici per i più piccoli
Oltre alla prevenzione di simili conseguenze, il vaccino anti Covid comporta “benefici di altra natura“. Ovvero la possibilità di frequentare la scuola e condurre una vita sociale adeguata alla giovane età, con momenti ricreativi ed educativi “particolarmente importanti” per lo sviluppo psicofisico e della personalità.
Inoltre vaccinare i bambini contribuisce a coprire maggiormente tutta la popolazione, e dunque proteggere anche i soggetti più fragili di tutte le età, soprattutto quelli che sono a stretto contatto o convivono con individui di questa fascia di età, ad esempio i nonni.
Vaccino Covid per bambini, dosaggio e tempi tra le dosi: quando si parte in Italia
Sulla base di quanto riportato nel parere della Cts, l’Aifa ha approvato l’utilizzo del vaccino anti Covid nell’intera indicazione pediatrica fornita dall’Ema. Al fine di evitare errori di somministrazione, considerando il diverso dosaggio rispetto agli adulti, si consiglia ai centri e agli hub vaccinali di adottare percorsi diversi in base all’età dei pazienti.
Nei bambini tra i 5 e gli 11 anni, deve essere somministrata una dose ridotta del vaccino Comirnaty di Pfizer e BioNTech, pari a 1/3 (un terzo) di quella autorizzata per gli adulti e gli adolescenti, e con una formulazione specifica per i bambini. Le due dosi del farmaco devono essere somministratre a tre settimane di distanza l’una dall’altra.
Le somministrazioni in Italia del farmaco nella popolazione pediatrica partiranno prima di Natale e con anticipo rispetto a quanto precedentemente comunicato (la data sarebbe dovuta essere il 23 dicembre). Il nuovo giorno fissato per la partenza è compreso tra il 15 e il 16 dicembre, a seconda di quando le varie zone del Paese riceveranno gli 1,5 milioni complessivi di dosi, che, come dichiarato dal commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo “rappresentano una prima tranche che sarà poi integrata a gennaio”. Le dosi arriveranno in Europa il 13, come annunciato da Ursula von der Leyen.
Il Governo ha annunciato che avvierà una campagna di comunicazione che punterà a informare le famiglie attraverso i medici. Lo slogan scelto è “Parlane col tuo pediatra“.