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Covid, in Lombardia torna l'autocertificazione: quando serve

La Lombardia è pronta a dare il via al coprifuoco: quando partirà, da che ora si incorrerà in sanzioni e a cosa servirà l'autocertificazione

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il notevole aumento dei contagi che si è registrato in Italia negli ultimi giorni ha visto la Lombardia stabilmente in testa alla drammatica classifica dei nuovi casi quotidiani. La Regione, quindi, ha deciso di istituire il coprifuoco e di rispolverare l’autocertificazione per gli spostamenti durante il lockdown notturno. Lo rende noto l’Ansa, che riporta un estratto dell’ordinanza firmata dal governatore, Attilio Fontana, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

Coprifuoco in Lombardia: quando inizia e quando finisce

Secondo la nuova ordinanza della Lombardia, diffusa dall’Ansa, il coprifuoco nella Regione scatterà giovedì 22 ottobre e sarà valida fino al 13 novembre.

Il documento firmato dal governatore Attilio Fontana e dal ministro della Salute Roberto Speranza, prevede che dalle 23 alle 5 del mattino successivo ci si possa spostare solo per “comprovate esigenze lavorative”, situazioni di necessità e urgenza, motivi di salute. In ogni caso, sarà consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza.

Coprifuoco in Lombardia: quando serve l’autocertificazione

Inoltre, tornerà l’autocertificazione, che sarà necessaria per giustificare gli spostamenti tra le 23 e le 5 del mattino successivo, qualora si venisse controllati dalle forze dell’ordine.

Le sanzioni sono quelle previste dal decreto dello scorso 25 marzo sull’emergenza coronavirus.

La decisione del coprifuoco è stata presa dopo aver esaminato le proiezioni sui contagi che a fine mese, se non cambierà il trend, potrebbero portare fino a 4 mila ricoveri nei normali reparti e a circa 500 in terapia intensiva.

Stando a fonti di Palazzo Lombardia e della Lega, Matteo Salvini non avrebbe imposto alcun rallentamento all’ordinanza.

Coprifuoco in Lombardia, la situazione a Milano

La situazione non è rosea soprattutto a Milano, il capoluogo: “In questo momento – ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala, ai microfoni di Radio Deejay – c’è un’impennata dei ricoveri in Lombardia tranne che per tre province, ossia Bergamo, Brescia e Cremona. Lì c’è una sorta di immunità, ma che prezzo hanno pagato per arrivarci? Milano non può pagare questo prezzo, per le sue dimensioni avrebbe un problema enorme”.

“L’idea di chiudere la sera – ha aggiunto il primo cittadino – non è che sia una follia che è nata in Lombardia, oggi Parigi è in lockdown dalle 21 alle 6 per un mese, io sono stato a Londra tre settimane fa e alle 22 i ristoranti chiudono. Barcellona ha i centri commerciali chiusi per 10 giorni. Quindi le grandi città hanno oggi questo tipo di rischio, purtroppo è così”.

Fonte foto: Ansa
Covid, coprifuoco e chiusure: le nuove misure per regione e città

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