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Covid, l'efficacia della terza dose in uno studio israeliano: i dati

Uno studio condotto in Israele sulla somministrazione della terza dose ne ha confermato l'efficacia nel ridurre contagi e casi gravi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Da lunedì 20 settembre parte ufficialmente in Italia la somministrazione della terza dose nell’ambito della campagna vaccinale contro il Covid-19. A supporto dell’efficacia della somministrazione booster, è stato pubblicato uno studio sul New English Journal of Medicine condotto in Israele dal 30 luglio, data in cui è partita la somministrazione nel Paese, al 31 agosto.

Covid, la terza dose riduce le infezioni di 11,3 volte e i casi gravi di 19,5 volte

Stando ai dati forniti dal ministero della Salute israeliano, raccolti dagli autori dello studio, i casi di contagi e di malattia grave erano “sostanzialmente inferiori” nelle persone che hanno ricevuto la dose booster. Si tratta quindi di un’ottima notizia, in vista dell’avvio alla somministrazione della terza dose anche in Italia.

“Almeno 12 giorni dopo la dose di richiamo – si legge tra le conclusioni dello studio – il tasso di infezione confermata era inferiore nel gruppo di richiamo rispetto al gruppo senza richiamo di 11,3 volte; il tasso di malattia grave era inferiore di 19,5 volte“.

L’efficacia del vaccino contro la variante Delta al 95% con la terza dose

“Supponiamo, in primo luogo, che l’effetto combinato della diminuzione dell’immunità e dell’aumento della prevalenza della variante Delta riduca l’efficacia di un vaccino somministrato 6 mesi prima a circa il 50% rispetto alla suscettibilità in una persona non vaccinata, come suggerito da rapporti recenti”, spiegano i ricercatori.

“Supponiamo quindi che, come suggerito dai nostri risultati, la dose di richiamo riduca il tasso di infezione per tali soggetti vaccinati di 10 volte. Ciò significherebbe che la suscettibilità di una persona che riceve una dose di richiamo diminuirebbe a circa il 5% (cioè , 50% diviso 10) rispetto a quello in una persona non vaccinata e porterebbe l’efficacia del vaccino tra i soggetti che hanno ricevuto il richiamo a circa il 95%, un valore simile all’efficacia del vaccino originale riportata contro la variante Alfa”, si legge inoltre nello studio.

La ricerca è stata effettuata prendendo in esame i dati di 1.137.804 persone di età pari o superiore a 60 anni, ovvero quelle che in Israele, dal 30 luglio, sono soggette a ricevere la dose booster.

Ricordiamo che in Italia la terza dose si distingue in “dose addizionale”, da effettuare almeno 28 giorni dopo la seconda, e “dose booster”, un richiamo da effettuare dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale. Le due tipologie di terze dosi si riferiscono a diverse categorie di persone, elencate dal ministero della Salute in una circolare.

Fonte foto: ANSA
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