Misure Covid, Boccia annuncia novità. E frena sulla zona bianca
Il ministro Francesco Boccia ha annunciato regole anti Covid più rigide, confermando il sistema a tre colori fino al 15 gennaio
“In questo momento la cosa più importante è l’inasprimento delle soglie, misura che è stata condivisa dalle Regioni”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia a “La vita in Diretta” su RaiUno annunciando nuove e più rigide misure anti Covid a partire dal 15 gennaio. “Al momento la certezza è che le zone non cambiano. Resta il giallo, l’arancione e il rosso con restrizioni diverse”.
Il 6 gennaio è l’ultimo giorno in cui è in vigore il cosiddetto decreto Natale, che ha stabilito alcune limitazioni agli spostamenti durante le festività mettendo di fatto l’Italia intera in una zona rossa. E il 15 gennaio scade l’ultimo Dpcm con le misure anti Covid. Stasera nel Consiglio dei ministri verranno quindi discusse le varie proposte e le possibili modifiche alle regole anti contagio.
Boccia ha spiegato che la prospettiva è quella di arrivare ad una quarta fascia, la zona bianca, per le regioni in cui la circolazione del virus è minima. L’idea è quella di ridurre le misure restrittive, come la rimozione del coprifuoco, nelle aree dove il contagio è sotto controllo.
“La prospettiva – ha detto – è il bianco ma ne parleremo in vista del prossimo Dpcm. Fino al 15 gennaio ci sono queste misure e stiamo inasprendo le soglie. Tutte le valutazioni, compresa questa sulle aree bianche, è una cosa che è sul tavolo, tutti vorremmo tornare bianchi, ne discuteremo al momento opportuno“.
Per quanto riguarda la scuola, il ministro ha confermato la ripartenza della didattica in presenza per il 7 gennaio. Anche se alcune Regioni, come Veneto e Friuli, hanno già adottato delle ordinanze per spostare in avanti, a fine mese, la ripresa delle lezioni.
Su questo punto Boccia ha detto che “se si sposta la ripartenza delle scuole a fine gennaio e si mantiene la riapertura dello sci il 18 gennaio, c’è qualcosa che non torna. Chi sposta in avanti la riapertura delle scuole allora deve spostare anche tutte le attività a rischio contagio”.