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Covid a luglio 2024 su del 51% per i contagi e del 32% per le vittime: l'allarme dell'Oms per l'estate

Il nuovo allarme per la curva del Covid in estate arriva da Hans Kluge, alto funzionario dell'Oms: i contagi sono aumentati di 5 volte negli ultimi 2 mesi

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

L’Oms lancia un nuovo allarme Covid per l’estate 2024: dalla fine di giugno alla metà di luglio il numero dei ricoveri è aumentato del 51%, e quello delle vittime del 32%. Allargando il monitoraggio alle ultime 8 settimane, viene reso noto, nella regione dell’Oms Europa che comprende 53 Stati membri di Europa e Asia centrale, la percentuale di pazienti con malattie respiratorie risultati positivi al test per Sars-CoV-2 nelle reti delle cure primarie è aumentata di 5 volte. L’allarme arriva da Hans Kluge, direttore dell’ufficio regionale dell’Oms per l’Europa.

Covid, categorie a rischio

Secondo i dati riportati da Kluge, “stiamo assistendo a un chiaro aumento nelle malattie e nei ricoveri per Covid in diversi Paesi, come Albania, Cipro, Grecia, Irlanda, Malta, Spagna e Regno Unito”.

La maggior parte dei contagi riguarda le persone over 65 anni. Sono già note da tempo le categorie ad alto rischio, oltre agli anziani. Si tratta delle persone immunodepresse, di quelle con patologie preesistenti, delle donne incinte e del personale sanitario.

Perché i contagi aumentano

Il Covid rialza la testa perché il numero delle vaccinazioni è crollato e perché l’efficacia della copertura vaccinale in chi si è già inoculato in passato è ormai scemata drasticamente. Pesa poi il periodo di vacanza, che fornisce maggiori occasioni di interazioni sociali.

Indicazioni contro il Covid

Queste le indicazioni di Hans Kluge per ridurre il rischio di contagio:

  • rimanere aggiornati con le vaccinazioni Covid;
  • garantire un rapido accesso al trattamento antivirale per le persone ad alto rischio;
  • adottare precauzioni sensate, tra cui indossare la mascherina, per le persone particolarmente vulnerabili in spazi chiusi affollati;
  • stare lontani dagli altri se si è affetti da Covid o si sospetta di esserlo;
  • adottare precauzioni se si deve interagire con persone che hanno o si sospetta abbiano contratto il Covid;
  • lavarsi regolarmente le mani.

Secondo le indicazioni dell’Oms, chi è particolarmente esposto al rischio di contagio dovrebbe inocularsi ogni anno. Le tempistiche andrebbero dimezzate, da 12 a 6 mesi, in caso di soggetti ad altissimo rischio, ovvero anziani e persone immunodepresse.

Il vaccino aggiornato, viene specificato, protegge dalle complicanze della malattia e riduce le possibilità di ammalarsi di Long Covid.

“Abbiamo davvero imparato le lezioni della pandemia?”, si domanda Kluge in un post pubblicato su X. “Sars-CoV-2 sta ancora causando infezioni, ricoveri e decessi. La pandemia ci ha mostrato quanto sia fondamentale una sorveglianza robusta per tracciare i patogeni. Continuiamo a sollecitare i nostri 53 Stati membri a restare vigili e rafforzare il monitoraggio e la segnalazione”.

Il direttore dell’ufficio regionale dell’Oms per l’Europa dà poi un’ultima indicazione: “Se avete sintomi come febbre, tosse, affaticamento e mancanza di respiro potreste avere Covid”. Oggi le varianti più aggressive sono Kp.3 e Lb.1, entrambe derivate da Jn.1.

L’allarme di Ricciardi

In Italia un allarme Covid è recentemente arrivato da Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma. Secondo i dati esposti dall’esperto, intervistato da Adnkronos Salute, ci sono “da 1 a 3 casi per medico al giorno, con una diffusione non monitorata dai numeri nazionali, poiché è stato notevolmente ridotto il sistema di rilevamento dei tamponi”. Quindi, i dati ministeriali sarebbero “fortemente sottostimati”.

Fonte foto: ANSA

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