Coronavirus, il vaccino potrebbe non bastare: l'analisi di Guerra

“Se tutto andrà bene potremo avere un vaccino per tutti, ma il problema vero sarà la durata dell’immunità e degli anticorpi neutralizzanti“. Così Ranieri Guerra, vicedirettore delle iniziative strategiche dell’Organizzazione mondiale della Sanità, intervenuto nel corso della trasmissione Agorà su Raitre.

“Non si può dire che siamo scampati ad una eventuale seconda ondata, perché il virus continua a circolare – ha spiegato Guerra -. Ma rispetto a prima siamo molto più preparati e in grado di individuare nuovi possibili microfocolai, come accaduto nel caso della Pisana a Roma”.

E sui nuovi casi a Pechino, in Cina, Guerra ha aggiunto che “si tratta di nuovi casi dopo che la prima ondata era finita, in Lombardia abbiamo a che fare con una coda dell’epidemia”.

Quindi un ritorno sul tema del vaccino. “Si stanno seguendo percorsi molto innovativi rispetto alla sintesi del vaccino anti Covid – ha sottolineato l’esperto -. Sulla tempistica, mi ero già sbilanciato: se tutto andrà bene lo avremo nei primi mesi del 2021, con l’entrata in produzione subito dopo”.

Qualche settimana fa, il vicedirettore delle iniziative strategiche dell’Organizzazione mondiale della Sanità aveva infatti dichiarato che “dimenticare quello che abbiamo passato può essere grave. Non è cambiata la forza o la pericolosità del virus ma il contesto è mutato, sono cambiati il trattamento terapeutico e la capacità di intercettare i casi. Ci sono modifiche del genoma virale, l’arrivo del caldo sta aprendo altri scenari di trasmissione e il problema sarà l’arrivo dell’autunno: non credo ci potrà essere un vaccino prima del primo semestre del 2021″.

Ma il vaccino sarà accessibile a tutti? “La tendenza dell’Oms – ha risposto Guerra – è che tutti possano avere accesso. Ci sarà una fase di priorità di vaccinazione, ma non si andrà verso una limitazione determinata da interessi di Stato o commerciali“.