Coronavirus, sindaci scrivono a Conte: le richieste per la fase 2
Le proposte dei Comuni per la fase 2 nella lettera inviata al premier Conte
“Rivendichiamo alcune misure che riteniamo indispensabili per avviare la fase due, per una ripartenza vera, che non lasci indietro nessuno. E lo facciamo con la nostra abituale concretezza”. Lo scrivono i sindaci nella lettera inviata al premier Conte con le loro proposte in vista della cabina di regia per il nuovo decreto sulle riaperture. La lettera è firmata a nome di tutti i primi cittadini dai sindaci dei Comuni capoluogo di Città metropolitana.
“Stiamo uscendo dalla emergenza sanitaria, la stiamo superando ma non stiamo uscendo dalla pandemia e dal rischio del contagio. E sono preoccupato dal fatto che magari tutti pensiamo che dal 4 maggio possiamo tornare a fare quello che facevamo prima ma in realtà non è così”. Lo ha detto in diretta Facebook Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci.
“Dobbiamo abituarci – ha spiegato – a vivere in maniera diversa rispetto al passato. Dalla cabina di regia ci aspettiamo indicazioni precise. A nome di tutti i sindaci italiani chiedo al governo indicazioni precise sul trasporto, sull’uso delle mascherine, su dove i genitori che tornano al lavoro potranno lasciare i bambini”.
Coronavirus, le proposte dei sindaci per la fase 2
I sindaci, secondo quanto riporta l’Ansa, chiedono innanzitutto di conoscere prima del 4 maggio l’elenco delle attività che riapriranno, in modo da poter adottare tutte le misure necessarie in materia di mobilità e trasporto, per regolare gli orari di uffici ed esercizi ed il corretto utilizzo da parte dei cittadini degli spazi pubblici come i parchi.
“Servono linee guida nazionali – si legge nella lettera – sui vari ambiti e settori. Serve definirle ed avere il tempo congruo per prepararsi. Serve più di tutto massima chiarezza e condivisione fra i vari livelli di governo su chi fa che cosa e con quali risorse”.
L’Anci chiede anche “indicazioni chiare e inequivoche sul corretto utilizzo delle mascherine alla popolazione e ai lavoratori, assicurando disponibilità nelle farmacie ad un prezzo fisso calmierato”.
Tra le richieste anche quella di assegnare ai Comuni una parte della “liquidità che sarà resa disponibile dall’UE all’Italia con gli strumenti finanziari straordinari” del Recovery Fund.
Nella lettera l’associazione dei Comuni ha presentato anche una serie di proposte, a partire dal “sostegno finanziario integrale al trasporto pubblico locale, inclusi i minori ricavi da perdita della bigliettazione e incentivi sulla micro mobilità elettrica, semplificazioni per la realizzazione di piste ciclabili”.
I Comuni chiedeono di “migliorare il coordinamento delle misure di sostegno economico per i numerosi settori produttivi colpiti duramente dall’emergenza“, con particolare attenzione al settore turistico e balneare.
Infine la richiesta di assicurare ai Comuni “risorse congrue per la spesa corrente alla luce della imponente riduzione di gettito fiscale” e rifinanziare i buoni spesa.