Fase 2, nuove regole per i lavoratori. Stop a chi non le applica

Al termine del confronto fra governo e parti sociali, il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” è stato aggiornato, in previsione della fase 2. Secondo quanto riporta l’Ansa, le nuove misure prevedono l’utilizzo di dispositivi di protezione, sanificazioni, smart working quando possibile e postazioni di lavoro distanziate. Le attività che non rispetteranno queste regole saranno sospese temporaneamente.

Fase 2, le nuove regole per i lavoratori

Tra le altre novità introdotte in vista della fase 2, compare la certificazione medica di “avvenuta negativizzazione” da fornire al rientro da parte dei lavoratori risultati positivi al Covid-19. Il già sopracitato utilizzo di mascherine sarà esteso a tutti i lavoratori che condividono gli stessi spazi, che saranno rimodulati per permettere il distanziamento sociale.

Lo smart working sarà fortemente consigliato per quelle attività che si possono svolgere anche da remoto, e i turni di lavoro saranno ripensati per evitare assembramenti.

Fase 2, Catalfo: “Rafforzata tutela della salute dei lavoratori”

Secondo quanto apprende l’Ansa, per la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo, il confronto con le parti sociali “si è concluso in modo proficuo e positivo. Un confronto dal quale, in vista dell’avvio della fase 2, la tutela della salute di tutti i lavoratori, la bussola che ci ha sempre guidati, esce ulteriormente rafforzata“.

“Ancora una volta – ha sottolineato la ministra – Governo e parti sociali si sono dimostrati attenti alla sicurezza dei lavoratori e, più in generale, dei cittadini. Un ulteriore passo avanti per garantire alle nostre imprese di ripartire”.

Il Protocollo potrebbe essere incluso nel prossimo Dpcm, stando a quanto riferiscono alcune fonti delle parti sociali citate dall’Ansa.

Fonte foto: ANSA