Coronavirus più buono? La risposta di Ilaria Capua

Ilaria Capua, direttrice dell’Uf One Health Center dell’Università della Florida, è tornata a parlare della pandemia di coronavirus su ‘Twitter’, rispondendo alla domanda di un utente. Questo il quesito: “Perché anche importanti e affidabili testate giornalistiche continuano, dopo un anno e mezzo, a dare largo spazio a scienziati che continuano a raccontare la favoletta del virus che diventa più buono, non si capisce se per ignoranza (difficile) o per altre ragioni?”.

La risposta di Ilaria Capua: “Alcuni virus si attenuano, ma ci vogliono anni o addirittura decenni. I cicli di evoluzione ed adattamento virale sono spesso dei macrocicli difficili da misurare su periodi brevi”.

La domanda dell’utente faceva riferimento al tweet di un altro utente di ‘Twitter’ che, commentando un articolo dal titolo “Basta con la storia del virus buono: la natura ha le zanne”, aveva scritto: “Il virus del vaiolo, per fare un esempio, non ha cambiato la sua letalità e la sua patogenicità durante millenni di coevoluzione con l’uomo”.

Roberto Burioni e il virus “molto più pericoloso”

Sempre su ‘Twitter’, nelle scorse Roberto Burioni, parlando del coronavirus, ha parlato di un virus “molto più pericoloso“.

Questo il tweet del virologo: “Se come pare la variante Delta ha un R0 tra 8 e 10 bisogna che la politica prenda seriamente e VELOCEMENTE in considerazione l’obbligo vaccinale per tutti o si rischia grosso. Il virus non è più quello che abbiamo conosciuto, è diventato molto più pericoloso“.