Coronavirus, zona rossa in tutta Europa: la proposta di Salvini
Per contrastare non solo il coronavirus, ma anche le "guerre commerciali", Salvini ha proposta una stretta in tutta Europa
Una zona rossa in tutta Europa, questa è la misura proposta da Matteo Salvini non solo per contrastare con determinazione la diffusione del coronavirus ma anche per evitare “lo squallore delle guerre commerciali che si stanno preparando”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il leader della Lega è tornato a criticare il governo dopo l’incontro di ieri.
Una drastica chiusura, secondo il leghista, avrebbe senso anche dal punto di vista dell’economia. Tuttavia, “occorre uno stato che sappia dire: tu chiudi tutto e io ti copro. Gli italiani capirebbero”.
Per spiegare meglio le “guerre commerciali” in via di preparazione, Salvini ha fatto alcuni esempi: “C’è chi dice che sui formaggi italiani servano controlli supplementari, chi vuole la disinfezione delle ruote dei tir, chi vuole lo stop all’ importazione di mobili e macchinari italiani… Il virus non passa da questo, e del resto si va estendendo in parecchi Paesi”.
Questa la soluzione proposta: “Allora, mi chiedo perché non pensare a una zona rossa europea: e in aprile si riparte senza che qualcuno ti abbia fregato il Parmigiano, il Salone del mobile o altro”.
Nel governo, secondo Salvini, “si ha paura di fare quel che è necessario” e il risultato “è da vedere: autocertificazioni che fanno ridere, normative diverse qui è là”. Questo però “è il momento di condividere idee e soluzioni”.
Con la Lombardia e il Veneto in qualità di regioni più colpite, si tende a dimenticare che “se il virus si diffondesse in Calabria o Campania, o altre regioni dai sistemi sanitari più fragili – ha specificato Salvini – saremmo al disastro”.
“Serve una garanzia economica da 50 miliardi, sapendo che forse non basteranno”, ha aggiunto commentando la proposta dell’Ue di stanziare un fondo da 25 miliardi.
In merito a un commissario per l’emergenza, Salvini ha dichiarato al Corriere della Sera di non aver insistito con il governo: “Conoscendo Conte, sappiamo che è facile incorrere nel reato di lesa maestà”.
Indispensabile per Salvini un commissario all’emergenza carceri: “Non mi pare normale in un momento come questo l’avere 30 carceri in rivolta con morti, feriti ed evasi”.