Contagi, quando arriva il picco: previsione per Natale. I numeri
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane e fino a Natale: quanti casi di coronavirus ci saranno al giorno e quando arriverà il picco
Con tutta l’Europa nel pieno della seconda ondata di coronavirus, molti si chiedono quando arriverà il picco dei contagi in Italia. Al quesito ha provato a rispondere, sulle pagine del Corriere della Sera, l’epidemiologo e professore ordinario di Igiene all’Università di Firenze Paolo Bonanni. Un parere è arrivato anche da Stefania Salmaso, epidemiologa ed ex numero un0 del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
Picco dei contagi, quando arriverà: l’analisi di Bonanni
Il prossimo picco dei contagi, secondo l’epidemiologo, “potrà arrivare verso metà dicembre“. Il calcolo si basa su alcune proiezioni e modelli matematici “che vanno presi con mille molle”.
A influenzare l’andamento dei contagi “ci sono moltissime variabili in gioco e ogni ipotesi è un azzardo”, ha sottolineato Bonanni. “La speranza – ha aggiunto – è che a un certo punto riusciremo a fare quello che è stato fatto da fine aprile-maggio, per tornare con un Rt pari a 1″.
“Potremo così vedere la discesa” della curva dei contagi, ha aggiunto l’esperto, “dopo un periodo in cui il numero dei contagi quotidiani resta stabile, il plateau che abbiamo conosciuto nella scorsa ondata, tipico di un virus che ha un periodo di incubazione lungo come Sars-CoV-2”.
Contagi, quali saranno i numeri: parla Salmaso
In merito ai numeri che dobbiamo aspettarci dal picco dei contagi in arrivo fra poco più di un mese, l’epidemiologa Salmaso ha fatto una previsione in un’intervista al Corriere della Sera.
“La situazione di Paesi come Francia, Germania e Gran Bretagna”, ha spiegato l’esperta, “potrebbe essere predittiva di quel che succederà qui”.
Questi i numeri dei contagi che dobbiamo aspettarci secondo l’epidemiologa: se “adesso abbiamo un tempo di raddoppio di 6-7 giorni” e “consideriamo gli oltre 26 mila casi” di ieri, “vuol dire che la settimana prossima, con questa crescita arriveremo a oltre 50mila casi” e “in un paio di settimane” arriveremo a 100mila.