Con Youpol filma il padre violento nel Ravennate, arrestato: il successo dell'app della polizia, come funziona
Una minorenne di Lugo, nel Ravennate, ha fatto arrestare il padre segnalando maltrattamenti in casa con l'app della polizia Youpol: come funziona
Una minorenne nel Ravennate ha segnalato grazie all’app Youpol gli episodi di violenza del padre, facendolo arrestare. L’episodio avvenuto a Lugo è uno dei segnali della sempre maggiore diffusione dell’app della polizia, creata per lanciare l’allarme su atti di bullismo e violenze domestiche. L’adolescente ha filmato il papà mentre picchiava la madre e ha inviato i filmati agli operatori della Ps: il 54enne è finito in carcere.
L’arresto a Ravenna
I video inviati dalla minorenne hanno permesso di documentare i diversi atti di violenza fisica e verbale subiti dalla madre la sera prima, che, secondo quanto emerso dagli accertamenti successivi, rientrerebbero in un quadro di maltrattamenti fisici e psichici in famiglia andati avanti per anni.
La segnalazione arrivata alla sala operativa della questura di Ravenna ha attivato gli agenti del commissariato di Lugo, i quali, una volta appurato il contesto di violenza domestica, hanno raggiunto l’uomo di 54 anni sul luogo di lavoro, arrestandolo in flagranza differita per maltrattamenti sulla compagna e delle due figlie minorenni.
Le schermate di accesso dell’app della polizia Youpol
Come funziona Youpol
Il caso di violenza domestica avvenuto nel Ravennate è un esempio dell’efficacia dell’app Youpol: lanciata nel 2018, l’app della polizia è messa a disposizione in modo gratuito ai cittadini per segnalare episodi di spaccio, bullismo e, come in quest’ultima circostanza, di maltrattamenti.
L’applicazione può essere scaricata su qualsiasi smartphone e tablet e consente di avvisare le forze dell’ordine sugli illeciti di cui si è testimoni, con l’invio di foto, video e anche messaggi vocali, sia in forma anonima sia registrandosi con i propri dati personali.
Ricevuta la segnalazione, l’operatore di polizia può aprire una chat con l’utente attraverso la quale scambiare messaggi e file multimediali. La funzione di geolocalizzazione permette di rintracciare la posizione della persona che sta segnalando l’episodio, oltre a visualizzare sulla mappa l’ufficio di polizia più vicino.
I numeri del 2024
Nel 2024, tramite l’app Youpol sono arrivate alle sale operative delle Questure di tutta Italia oltre 54 mila segnalazioni, che hanno permesso di fare scattare denunce, avviare indagini o fare partire controlli più mirati nel territorio. Secondo l’ultimo rapporto sull’applicazione, il 32% delle richieste di intervento sono relative allo spaccio di stupefacenti, soprattutto al Nord Italia, il 3% di bullismo e il 6% di violenze domestiche. Ad oggi gli iscritti sono circa 600mila, il 60% in anonimo.
Come tiene a precisare il direttore dell’Ufficio comunicazione del Dipartimento, Mario Viola, Youpol “non deve essere comunque intesa come sostitutiva del numero unico di emergenza 112, ma come uno strumento per mettersi in contatto con la polizia non in emergenza bensì per segnalare situazioni che per noi potrebbero essere degne di attenzione”.