Civitanova, il racconto della fidanzata dell'assassino: cosa è successo prima dell'aggressione
La fidanzata di Filippo Ferlazzo, l'assassino reo confesso di Civitanova Marche, racconta cosa è successo prima dell'omicidio di Alika Ogorchukwu
Nessun apprezzamento alla fidanzata, nessuna parola di troppo. Alika Ogorchukwu le ha chiesto l’elemosina e l’ha presa per un braccio. Lei si è divincolata e hanno proseguito. Poi, mentre lei entrava in un negozio, lui è tornato indietro e ha aggredito l’ambulante, ammazzandolo di botte. È questa la versione di Elena, la compagna di Filippo Ferlazzo, l’assassino reo confesso del 39enne nigeriano ucciso venerdì a Civitanova Marche.
Civitanova, il racconto della fidanzata dell’aggressore
“L’ho visto arrivare verso di me sporco di sangue, con un cellulare in mano che non era il suo. Gli ho detto: Filippo che hai fatto, che hai combinato? Lui mi ha risposto piano all’orecchio, quasi sussurrando: andiamo, ho picchiato uno“.
Così Elena, la compagna di Filippo Ferlazzo, racconta gli attimi successivi al brutale omicidio di Alika Ogorchukwu, commesso dal suo fidanzato venerdì 29 luglio in pieno centro a Civitanova Marche.
Il racconto della donna, 45enne ex cameriera, è contenuto nei verbali della sua testimonianza resa agli investigatori della Squadra mobile di Macerata, i cui stralci sono stati pubblicati dal Corriere della Sera.
Civitanova, cosa è successo prima dell’aggressione
Elena ha raccontato agli inquirenti cosa è successo prima della brutale aggressione compiuta dal suo fidanzato. I due stavano camminando lungo il corso quando Alika Ogorchukwu si è avvicinato sorretto dalla stampella, ha chiesto loro l’elemosina e ha preso la donna per un braccio.
“Lì per lì non è successo niente, io mi sono divincolata senza problemi, non ero affatto sconvolta e così siamo andati avanti per la nostra strada“, ha detto la donna. La cosa sembrava finita lì.
I due proseguono, passano i minuti, e arrivano di fronte ad un negozio di abbigliamento: lei entra e lui resta fuori. Poi, ha spiegato la donna, quando si affaccia in strada per chiamarlo, lui non c’è più.
Filippo Ferlazzo, come documentano le telecamere della zona, era tornato indietro per affrontare e aggredire Alika Ogorchukwu. Come è andata lo sappiamo: lo ha colpito ripetutamente prima con la sua stampella e poi a mani nude, fino ad ammazzarlo.
La fidanzata dell’omicida: “Ci siamo rovinati la vita”
“Pregavo dentro di me che si risvegliasse, ma poi ho capito che non c’era più niente da fare”, ha detto la donna mentre stava sul marciapiede, davanti ai tentativi disperati dei medici di rianimare il 39enne nigeriano.
“Sono molto arrabbiata con lui”, ha detto Elena. “In un attimo Filippo ha distrutto tutto, sogni e progetti. Spero che in carcere un giorno si renda conto che ci siamo rovinati la vita. Io e lui”.