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CRONACA NERA

Chiara Petrolini arrestata con l'accusa dell'omicidio di uno dei due neonati: "Aveva deciso prima del parto"

Chiara Petrolini, la madre dei neonati trovati morti nel giardino di casa, è stata arrestata, finendo ai domiciliari: le tappe della vicenda secondo la Procura

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Chiara Petrolini, la studentessa di 21 anni di Traversetolo – in provincia di Parma – viene arrestata la mattina di venerdì 20 settembre con l’accusa di aver ucciso il figlio neonato e di aver seppellito il cadavere di un altro, dato alla luce l’anno prima. La Procura ha ricostruito le tappe della vicenda, fornendo diversi dettagli.

I reati contestati a Chiara Petrolini

Chiara Petrolini, secondo quanto scritto dalla Procura di Parma, è indagata per:

  • soppressione di cadavere (per il primo, che avrebbe sepolto il 12 maggio 2023);
  • omicidio volontario (per il secondo neonato, che avrebbe ucciso il 7 agosto 2024).

In merito alla prima gravidanza, infatti, il procuratore Alfonso D’Avino ha riferito che la ragazza gli avrebbe detto che “il bimbo è nato morto, mi sono limitata a prenderlo e seppellirlo”.

Il Ris di Parma al lavoro nel giardino della casa a Vignale di Traversetolo (Parma), in uno scatto del 9 agosto

Perché la studentessa è ai domiciliari e non in carcere

Gli arresti domiciliari (con divieto di comunicare con persone diverse da coloro che con lei coabitano) sono stati ritenuti dal giudice per le indagini preliminari (gip) sufficienti a garantire le esigenze cautelari, perché – scrive la Procura -:

  • si tratta della prima esperienza detentiva;
  • sarà controllata dai familiari conviventi.

Come si è arrivati all’arresto: le tappe della vicenda

La Procura ha ricostruito le tappe che hanno portato agli arresti domiciliari dell’indagata:

  • 7 agosto 2024: la data del parto (avvenuto tra il 6 e il 7). Il padre nota la presenza di sangue su due tappeti, nel lavandino e sul rubinetto, che l’indagata avrebbe motivato al genitore – scrive la Procura – come dovuta a “un ciclo abbondante“. E ancora: “La sera va al bar, poi mangia una pizza a casa con la nonna e passa la sera col fidanzato nella taverna di casa. Organizzazione delle attività del giorno 8 agosto, con passaggio dall’estetista, poi giro tra bar. La Procura aggiunge anche che le acque si sarebbero rotte addirittura intorno all’1 agosto;
  • 8 agosto 2024: partenza per gli Stati Uniti con la famiglia;
  • 9 agosto 2024: dopo una segnalazione, nel giardino di una casa di Traversetolo, viene trovato il corpo di un neonato “in posizione fetale, con ancora la presenza del cordone ombelicale“. Durante il sopralluogo viene trovata una buca, in cui – scrive la Procura – probabilmente si trovava in precedenza il bambino. L’ipotesi è che il terreno sia stato smosso da un cane, dato il ritrovamento di un asciugamano con “segni di graffi e lacerazioni”, pur senza escludere che possano essere stati causati dall’attività di un essere umano, anche se “la peluria ritrovata sul cadavere è stata poi ritenuta compatibile con un contatto diretto dei cani con il corpo del neonato e/o con un contatto del cadavere con i peli presenti sul prato”. Al termine del sopralluogo gli inquirenti contattano la famiglia proprietaria della casa, partita la notte prima per una vacanza negli Stati Uniti;
  • 19 agosto 2024: la famiglia – la studentessa e i suoi genitori – rientra in Italia. Nel frattempo, gli esami del Ris di Parma accertano che la madre del bimbo sia proprio la ragazza. Il test del dna conferma che il padre biologico sia il fidanzato. Le indagini proseguono tra intercettazioni ambientali (in cui Chiara Petrolini avrebbe rivelato la data del secondo parto), analisi del telefonino dell’indagata e “ispezione medica ginecologica” della ragazza, oltre alla perquisizione della casa (che rivela come il parto sia avvenuto nella camera da letto della taverna) e l’autopsia sul cadavere. Emerge come il bimbo fosse vivo dopo il parto, morendo per un’emorragia da recisione del cordone ombelicale, effettuata con delle forbici. Inoltre, dalla cronologia delle ricerche su Internet emergono la volontà di nascondere a tutti la sua gravidanza e uccidere il bambino portato in grembo. Familiari, amici e fidanzato dichiarano di non sapere che la ragazza fosse incinta;
  • 2 settembre 2024: su richiesta dell’avvocato difensore vengono ascoltate le dichiarazioni spontanee di Chiara Petrolini, che diventa un interrogatorio per via delle domande del pm. La Procura rivela come la ragazza abbia tentato “di alleggerire la
    propria posizione, rendendo una versione che appariva però in obiettivo contrasto con gli accertamenti informatici disposti”;
  • 6 settembre 2024: ascoltati i genitori di Chiara. La madre ha un sospetto su una pregressa gravidanza della figlia, “collegabile ad una emorragia avuta in precedenza, verificatasi il giorno (15 maggio 2023, ndr) in cui l’altro figlio aveva un saggio di
    pianoforte”;
  • 7 settembre 2024: nel giardino viene trovato uno scheletro;
  • 8 settembre 2024: viene confermato come le ossa siano di un neonato alla 40^ settimana di gravidanza;
  • 9 settembre 2024: viene confermato che i due neonati fossero figli dell’indagata e del fidanzato;
  • 10 settembre 2024: Chiara Petrolini viene interrogata di nuovo;
  • 20 settembre 2024: la ragazza finisce agli arresti domiciliari.

Fonte foto: ANSA

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