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POLITICA ESTERA

Chi è Javier Milei che ha vinto le elezioni Primarie in Argentina: le idee del leader di estrema destra

Il profilo di Javier Milei, il leader di estrema destra, trionfatore delle primarie presidenziali. Analisi del cambiamento politico in Argentina

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Nelle primarie presidenziali argentine del 13 agosto, Javier Milei, leader dell’estrema destra, ha sorpreso tutti vincendo con il 30% delle preferenze. Noto per il suo stile acceso, Milei è ora il candidato favorito alle elezioni del 22 ottobre. Il risultato segna una possibile svolta politica nell’Argentina, poiché gli elettori hanno scelto un outsider con idee estreme simili a quanto accaduto in Brasile con Jair Bolsonaro.

Vittoria a sorpresa

L’esito a sorpresa delle primarie presidenziali consente ora a Javier Milei di ergersi come il “cambiamento epocale” in Argentina. Il suo trionfo è stato accolto da slogan di cambiamento radicale e da una promessa di mettere fine alla “casta corrotta“.

Con il 30% dei voti, l’outsider dell’ultra-liberismo ha conquistato l’attenzione e la candidatura alle elezioni del 22 ottobre.


Javier Milei, per idee estreme e toni espressi, è stato paragonato a Jair Bolsonaro

Questo risultato ha scosso le fondamenta della politica argentina, portando un’onda di idee estreme in un panorama dominato dal peronismo.

Le idee di Javier Milei

Le proposte di Milei comprendono la riduzione dei ruoli nella pubblica amministrazione, la “dollarizzazione” della valuta e la privatizzazione dei servizi pubblici, idee che stanno attirando un seguito appassionato.

Milei punta anche all’eliminazione della Banca Centrale, un’idea che ha suscitato entusiasmo e polemiche in egual misura.

I risultati

La sfida alle elezioni viene lanciata da Milei a Sergio Massa, il ministro dell’Economia dell’attuale governo, e Patricia Bullrich, candidata dell’opposizione di centro-destra. Con il 21% e il 16,7% dei voti rispettivamente, entrambi cercheranno di sovvertire il vantaggio di Milei.

Il peronismo al governo sperimenta una sconfitta amara, con la coalizione “La libertà avanza” che guida la corsa. L’Argentina sembra essere sull’orlo di un cambiamento epocale, abbracciando idee che promettono di sfidare l’egemonia del passato.

Affluenza bassa

Tuttavia, il trionfo di Milei è stato accompagnato da un record negativo di affluenza, con solo il 69% dei votanti. Il sistema elettronico di voto ha avuto problemi tecnici, causando ritardi nell’apertura dei seggi.

Nonostante ciò, l’entusiasmo per il nuovo leader dell’estrema destra non è scemato. L’Argentina sembra entrare in una fase di polarizzazione politica, con Milei che guida il fronte dell’estrema destra e le coalizioni di governo e opposizione che cercano di contrastarlo.

Fonte foto: ANSA

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