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Chernobyl, le drammatiche scoperte sulle azioni dei soldati russi: perché "hanno non più di un anno di vita"

Nuove drammatiche scoperte sulle azioni dei soldati russi nell'area della centrale nucleare di Chernobyl: cosa hanno fatto e cosa rischiano ora

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Emergono nuovi dettagli sulle azioni dei soldati russi nell’area di Chernobyl, la centrale che nel 1986 fu teatro del più grave disastro nucleare civile della storia, occupata dalle truppe di Mosca nelle primissime ore che hanno seguito l’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

Chernobyl, il racconto di Yaroslav Emelianenko

Subito dopo la ritirata delle truppe russe da ChernobylYaroslav Emelianenko, membro del consiglio pubblico dell’Agenzia statale dell’Ucraina per la gestione della zona di esclusione, l’area con un raggio di oltre 30 chilometri dal reattore 4 Lenin dove è vietato entrare, aveva raccontato: “Sembrava non sapessero cosa fosse questo posto. Che questa fosse Chernobyl. Che si stessero suicidando“.

E poi, in altre dichiarazioni riportate dal ‘Corriere della Sera’: “Nell’area di Chernobyl è possibile spostarsi solo su strade asfaltate. Valutando le azioni dei russi, era chiaro che non capivano dove fossero arrivati e come trattare questa zona. Hanno utilizzato i loro veicoli blindati per mescolare il suolo radioattivo con radionuclidi già stabilizzati nella zona, hanno contaminato l’attrezzatura e poi anche tirato un sospiro di sollievo”.

Chernobyl, i soldati russi “hanno non più di un anno di vita”

Secondo il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, le cui parole sono state riportate su ‘Twitter’ dal ministero della Difesa di Kiev, i soldati russi che hanno scavato le trincee a Chernobyl “hanno non più di un anno di vita“.

Chernobyl, cosa hanno scoperto i media occidentali

Diversi media occidentali, dalla ‘Bbc’ alla ‘Cnn’, passando per il ‘New York Times’, hanno raggiunto nelle scorse ore la centrale di Chernobyl, in Ucraina, raccogliendo prove, indizi e testimonianze.

Stando a quanto riferito proprio dal ‘New York Times’, per esempio, un soldato russo ha trattato a mani nude una fonte radioattiva (una fonte di cobalto-60) presente in uno dei depositi di rifiuti nucleari, “esponendosi a un livello di radiazioni tali, in pochi secondi, che il contatore Geiger è impazzito”, secondo quanto dichiarato dall’ingegnere responsabile della sicurezza della centrale.

Un rilevatore di radiazioni.

Durante l’occupazione russa i dipendenti della centrale nucleare di Chernobyl hanno rubato il carburante agli occupanti per evitare che si spegnesse l’elettricità: “Senza energia elettrica, la situazione sarebbe diventata catastrofica perché avrebbe potuto essere rilasciato del materiale radioattivo”, ha spiegato alla ‘Bbc’ Oleksandr Lobada, supervisore della sicurezza.

La ‘Cnn’ è entrata nelle stanze dove i russi dormivano e, all’interno, sono state rileva radiazioni.

Secondo i funzionari ucraini ciò si deve alle piccole particelle e alla polvere che i soldati hanno portato dentro l’edificio. “Sono andati nella Foresta Rossa e hanno portato dentro il materiale attraverso le loro scarpe”, ha spiegato il soldato ucraino Ihor Ugolkov.

Fonte foto: ANSA
Centrali nucleari in Ucraina, quante sono e dove. I rischi di una nuova Chernobyl per la guerra con la Russia

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