Cesare Battisti protesta per il cibo: l'ira di Salvini e Meloni

Cesare Battisti, ex terrorista in carcere dal 2019, ha presentato un reclamo per il cibo fornito in prigione perché  non sarebbe “adeguato”. Durissima la reazione del leader della Lega Matteo Salvini che lo ha invitato al digiuno e del capo politico di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Secondo l’avvocato di Cesare Battisti , come riporta Ansa, il “cibo non è adeguato allo stato di salute”. L’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo sta scontando dal gennaio 2019 i suoi ergastoli nel carcere di Massama (Oristano) ed è comparso ieri davanti al Tribunale di sorveglianza di Cagliari per sollecitare una diversa qualità e quantità di cibo somministrata dal servizio penitenziario.

Il legale Gianfranco Sollai ha spiegato: “Il cibo influenza il nostro stato di salute che è un principio costituzionalmente garantito. Il mio assistito si trova in stato di isolamento e può mangiare solo cibo somministrato dall’amministrazione mentre gli altri detenuti possono cucinare il cibo portato dai parenti o acquistato”.

“Abbiamo sollecitato anche analisi ed esami per accertare il suo stato di salute – ha aggiunto l’avvocato -, mentre il procuratore generale ha chiesto il rigetto del reclamo”.

Matteo Salvini, su Facebook, ha commentato duramente la vicenda: “L’assassino comunista si lamenta del menù in carcere? Taci e digiuna, vigliacco“.

“Abituato al caviale mangiato in questi anni insieme alle anime belle della sinistra, Cesare Battisti ora si lamenta della qualità del cibo del carcere nel quale è detenuto – ha scritto su Facebook Giorgia Meloni -. È la dura vita degli assassini che pagano per i loro crimini, Cesare. Confido che nessuno perda tempo ad assecondare le ridicole lamentele di questo personaggio”.