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Casaleggio contro Conte e il M5s: le dichiarazioni dure sulle vacanze a Cortina e sul conflitto d'interessi

Davide Casaleggio si pronuncia contro Giuseppe Conte e l'evoluzione del Movimento 5 Stelle

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Davide Casaleggio punge Giuseppe Conte, oggi leader del Movimento 5 Stelle. Quella stessa ‘creatura’ politica forgiata da suo padre Gianroberto e da Beppe Grillo, la quale oggi, a detta del presidente dell’associazione Rousseau, ha cambiato pelle e quindi dovrebbe anche cambiare nome.

Davide Casaleggio: “Ci si innamora degli stipendi altrimenti niente Cortina…”

“Se ci si innamora del palazzo in centro a Roma con l’ufficio faraonico, se ci s’innamora di stipendi importanti, perché sennò non si può andare a Cortina…”. ha scandito Davide Casaleggio in occasione della presentazione del libro di Emanuele Buzzi “Polvere di stelle” (edito da Solferino) alla Mondadori di Milano. Il chiaro e caustico riferimento è a Giuseppe Conte e alle sue ferie recenti trascorse proprio a Cortina.

“Ovviamente – ha proseguito Casaleggio – quando uno diventa parlamentare ha accesso a uno stipendio da 13mila euro e può farne quello che vuole. Il tema è che noi abbiamo dimostrato che si può fare politica in modo diverso, in modo francescano. Io in 15 anni non ho toccato un euro”.

“Il M5s dovrebbe cambiare nome”

E ancora: “Giuseppe Conte ha interpretato un ruolo importante per quanto riguarda la presidenza del Consiglio, non altrettanto bene per quanto riguarda la gestione di un movimento politico che a questo punto dovrebbe cambiare nome, quanto meno”. “A mio padre? Di certo non piacerebbe“, ha chiosato a proposito dell’evoluzione del M5s.

Secondo l’imprenditore Movimento 5 stelle, “che ha una nuova organizzazione”, non dovrebbe più fare riferimento “alle regole e ai principi di qualcosa di passato”. “Con Grillo – ha aggiunto – ci facciamo gli auguri nelle occasioni in cui bisogna farsi gli auguri. Beppe ha la stanchezza di aver portato avanti per 15 anni un movimento politico importante, sacrificando la sua vita personale”.

Casaleggio: “Mi spiace che venga dileggiato Di Maio”

Spazio ai rapporti con altri membri ancora oggi presenti nel Movimento: “Ho buoni rapporti con tante persone che sono tuttora all’interno del Movimento. Mi spiace molto che venga dileggiato Di Maio. Non è corretto farlo nel suo momento di difficoltà. Oggi il M5s sta stipendiando le persone per fare qualunque attività, anche gli ex parlamentari stanno stipendiando. E servono molti soldi per farlo: soldi dei cittadini, finanziamento pubblico”. Riferimenti indiretti ma che non possono che essere associati a figure come ad esempio Vito Crimi e Paola Taverna.

Per il presidente di Rousseau “il problema principale del M5s di oggi è il conflitto di interessi di persone che dovevano decidere le regole e che dovevano anche beneficiare delle stesse regole”.

L’argomento è riconducibile in particolar modo al “tema delle restituzioni, che era uno dei punti centrali anche della comunicazione dei 5 stelle. Oggi si sta vedendo questo tema delle restituzioni come qualcosa di marginale e non più utile. Quando due su tre dei parlamentari che devono decidere se i parlamentari devono tenersi o meno 700mila euro, è ovvio che a queste due persone conviene dire di sì. Quando c’è un conflitto d’interessi così chiaro diventa problematico poi creare delle regole che tutti rispettino”.

“Non mi aspettavo la scissione del M5s”

Capitolo scissione del mondo pentastellato: “Non me l’aspettavo e mi dispiace molto. Vedo un’ involuzione dell’organizzazione che era stata messa in piedi. I principi sono stati riscritti, le regole che erano alla base della partecipazione sono state disattese anche se si fa finta di seguirle”.

E ancora: “C’è una persona che decide, un capolista o un amico da mettere al Csm. Oggi si è creato un grandissimo spazio nell’astensionismo per coinvolgere le persone, facendo tesoro degli errori del M5s, si può creare qualcosa di nuovo. Cosa ho votato a settembre? Mi sono astenuto”.

“Costruire strumenti di partecipazione è l’obiettivo che mi sono sempre posto in passato e che mi porrò anche in futuro”, è la conclusione Casaleggio.

Fonte foto: ANSA

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