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Carla Bruni rischia il processo in Francia per l'inchiesta su Sarkozy: i sospetti sul pagamento a un testimone

Carla Bruni convocata in procura in Francia, rischia il rinvio a giudizio nell'ambito dell'inchiesta sul marito Nicolas Sarkozy

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Carla Bruni potrebbe essere rinviata a giudizio in Francia nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge il marito Nicolas Sarkozy, indagato per il presunto finanziamento con fondi libici della campagna elettorale del 2007. L’ex premiere dame è stata convocata dalla procura di Nanterre per la possibile apertura di un’indagine nei suoi confronti. Nel mirino degli investigatori ci sarebbe la sospetta ritrattazione di un testimone chiave.

Possibile rinvio a giudizio in Francia per Carla Bruni

Secondo quanto riporta l’agenzia Afp, Carla Bruni è stata convocata dalla procura di Nanterre nell’ambito delle indagini sul presunto tentativo di ingannare la giustizia francese da parte del marito Nicolas Sarkozy, reato per il quale l’ex presidente è stato incriminato a ottobre.

Al centro dell’inchiesta la ritrattazione, ritenuta sospetta dagli inquirenti, della testimonianza di Ziad Takieddine, uomo d’affari che aveva accusato Sarkozy di aver finanziato la campagna elettorale del 2007, vinta proprio dall’ex presidente, con fondi provenienti dalla Libia.

 Carla Bruni e Nicolas Sarkozy al Festival del Cinema di Venezia 2023

Considerato un testimone chiave nell’inchiesta, nel 2020 l’uomo aveva improvvisamente negato tutto, salvo poi ritrattare ancora e tornare alla sua prima versione poche settimane dopo.

Cosa rischia Carla Bruni

Non si conosce ancora la data in cui si terrà l’interrogatorio di Carla Bruni. Dal colloquio con gli inquirenti la cantante ex top model potrebbe uscire incriminata o, nella migliore delle ipotesi, citata come testimone.

Carla Bruni è già stata interrogata due volte dagli investigatori nell’ambito dell’inchiesta sul marito Sarkozy, la prima volta nel giugno 2023 e poi lo scorso 2 maggio.

L’inchiesta su Nicolas Sarkozy, i sospetti degli inquirenti

Gli investigatori sospettano che Nicolas Sarkozy (o persone a lui vicine) abbia pagato Takieddine, il suo principale accusatore, per convincerlo a ritirare le accuse contro di lui.

Secondo l’accusa, nell’orchestrare la retromarcia del testimone avrebbe avuto un ruolo chiave Michele Marchand, detta Mimi, figura di spicco della cronaca rosa in Francia.

Per via dei suoi rapporti con la donna, la procura di Nanterre sospetta che la cantante italiana abbia favorito l’incontro tra Marchand e Takieddine.

Carla Bruni ha sempre sostenuto la totale innocenza del marito nella varie vicende giudiziarie che riguardano l’ex presidente francese.

Fonte foto: ANSA

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