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Cane torturato e ucciso a Catanzaro, la denuncia dell'Aidaa in Procura: picchiato, castrato, coda mozzata

Cane torturato e ucciso a Catanzaro, la denuncia dell'Aidaa in Procura: picchiato, castrato e coda mozzata, mille euro per chi aiuta a trovare autori

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Alessandro Balbo

GIORNALISTA

Giornalista professionista e redattore televisivo, si occupa soprattutto di Esteri, geopolitica, immigrazione e Scienza. Laureato in comunicazione politica, da sempre interessato alla storia e ai fatti del mondo, ha realizzato reportage e approfondimenti per diverse testate nazionali e programmi divulgativi.

A Catanzaro un cane è stato torturato e ucciso nella notte tra martedì 7 e mercoledì 8 maggio. Denuncia contro ignoti inviata in Procura dall’Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente. L’associazione ha istituito una ricompensa da mille euro per chi aiuterà a identificare e far condannare gli autori, tre persone che stando all’associazione Cambiavento avrebbero “picchiato, castrato e mozzato la coda” all’animale, poi fuggendo.

Denuncia dell’Aidaa in Procura a Catanzaro per il cane torturato e ucciso

Cane torturato e ucciso a Catanzaro, l’Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) ha presentato una denuncia contro ignoti dopo le sevizie all’animale, offrendo una ricompensa.

L’evento si è verificato nella notte tra ieri martedì 7 e oggi mercoledì 8 maggio, per mano di tre persone poi allontanatesi, autori di quello che l’associazione definisce “atto criminale”.


Catanzaro, dove è stato torturato e ucciso il cane Pati

Intorno alle 2 del mattino una donna residente nel quartiere Signorello ha raccontato di come i suoi cani abbaiassero incessantemente, facendola uscire di casa per controllare verso le 5 e permettendole di vedere i tre individui in fuga.

L’Aidaa ha istituito una ricompensa di mille euro per “chi con la sua denuncia per iscritto resa nelle forme di legge aiuterà ad identificare e poi con la sua testimonianza in tribunale farà condannare in via definitiva” i responsabili.

Il cane Pati picchiato, castrato e lasciato con la coda mozzata

Il cane Pati sarebbe stato “picchiato, castrato, gli è stata mozzata la coda”, stando a quanto commenta l’Associazione Politica e Culturale Cambiavento.

“Cucciolo amico di tutto il quartiere, vittima di una ferocia inaudita“, continua l’associazione, “espletata da un branco di miserabili“.

Secondo Cambiavento occorre un coordinamento da parte di operatori politici e soggetti della società civile per “prevenire le situazioni” di pericolo e limitando “ogni atto di prepotenza”, con l’istituzione di un “Garante per i diritti degli animali” presso il Comune.

L’assessore comunale: “Atto di estrema barbarie e vile crudeltà, Pati trucidato”

Nunzio Belcaro, assessore comunale alla Protezione degli animali, ha condannato quello che definisce “un atto di estrema barbarie e vile crudeltà nei confronti di un cane innocente”, in riferimento alle torture e all’uccisione del cucciolo Pati a Catanzaro.

Trucidato in modo spietato, barbaro, lasciando un segno indelebile di violenza e disprezzo per la vita”, ha affermato Belcaro. “Un comportamento inaccettabile che mette in luce la pericolosità sociale” di chi può commettere tali atti, che potrebbe essere “una minaccia anche per le persone”.

In un eventuale processo penale il Comune di Catanzaro si costituirà parte civile “per garantire che giustizia sia fatta”, con l’assessorato che promette di battersi “sempre contro ogni forma di crudeltà”.

Lo scorso 22 marzo un 64enne aveva ucciso un cane a fucilate a Lozzo Atestino vicino Padova, con il conseguente ritiro di armi, cartucce e licenza e la denuncia per uccisione di animale.

Fonte foto: iStock

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