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CRONACA ESTERA

Caldo record a Rio de Janeiro in Brasile con oltre 62 gradi percepiti: livello mai così alto dal 2014

Caldo record in Brasile con oltre 62 gradi percepiti a Rio de Janeiro: livello mai così alto dal 2014, quando è iniziato questo tipo di misurazione

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Alessandro Balbo

GIORNALISTA

Giornalista professionista e redattore televisivo, si occupa soprattutto di Esteri, geopolitica, immigrazione e Scienza. Laureato in comunicazione politica, da sempre interessato alla storia e ai fatti del mondo, ha realizzato reportage e approfondimenti per diverse testate nazionali e programmi divulgativi.

Record di temperatura percepita a Rio de Janeiro, dove ieri, domenica 17 marzo, è stato registrato il dato più alto dall’inizio delle misurazioni nel 2014: 62,3 gradi. La rilevazione è stata effettuata da Alerta Rio alle 9:55 locali (le 13:55 italiane) nel quartiere di Guaratiba, nella zona ovest della seconda città del Brasile.

Oltre 62 gradi percepiti in Brasile: temperatura record

La città di Rio de Janeiro, capitale dello Stato omonimo e seconda città brasiliana dopo San Paolo, come quasi tutto il Paese è stretta in una morsa di caldo estremo che, secondo gli esperti, continuerà fino a mercoledì 20 marzo.

L’afa, che domenica 17 marzo ha portato la temperatura percepita a oltre 62 gradi a fronte di una temperatura effettiva di circa 40, ha spinto abitanti e turisti in massa sulle spiagge della metropoli.


Una spiaggia di Rio de Janeiro presa d’assalto a causa del caldo record

Il record precedente di temperatura percepita era stato registrato a novembre, quando aveva raggiunto i 59,7 gradi.

Cos’è la temperatura percepita

La temperatura percepita, o indice di calore, è una misura che spesso deriva dalla combinazione di due grandezze misurabili, temperatura effettiva e umidità relativa.

Occorre precisare che i dati necessari per calcolare la temperatura percepita variano a seconda dei dispositivi di misurazione, e rendono perciò i risultati potenzialmente diversi a seconda dello strumento e delle variabili prese in considerazione.

L’indice, comunque, quantifica nello specifico la sensazione di caldo percepita mediamente dall’essere umano, il cui corpo si raffredda per contatto con l’aria ma anche per sudorazione.

Più l’aria è umida, infatti, meno sudore può evaporare. Da qui la crescente sensazione di caldo all’aumentare dell’umidità.

Febbraio 2024: è stato il mese più caldo di sempre

Il mese di febbraio del 2024 è stato il più caldo mai registrato sul pianeta, il nono consecutivo di massimi storici.

Il servizio meteorologico dell’Unione Europea, Copernicus, ha evidenziato come febbraio abbia segnato 1,77 gradi centigradi in più rispetto alla media dei mesi di febbraio per il periodo 1850-1900 (l’epoca preindustriale presa come riferimento).

Copernicus sottolinea come la temperatura mondiale sia stata “eccezionalmente alta” nella prima metà del mese, raggiungendo i 2 gradi in più rispetto al periodo preindustriale dall’8 all’11 febbraio consecutivamente.

Anche le temperature superficiali medie degli oceani hanno raggiunto livelli record, nonostante l’indebolimento del fenomeno El Niño: 21.06 gradi centigradi nell’area di riferimento, superiore a quella dell’agosto 2023 (20,98 gradi).

Fonte foto: ANSA

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