Bucha, la condanna di Draghi e dell'Occidente sui crimini di guerra: Mosca respinge le accuse
I governi dei Paesi occidentali hanno denunciato il massacro nei sobborghi di Kiev, accuse smentite da Mosca
Uno dopo l’altro i leader dell’Occidente prendono ufficialmente posizione sulle immagini circolate nelle ultime ore che ritraggono il massacro di civili ucraini a Bucha da parte delle forze russe. Il premier italiano Mario Draghi ha condannato le atrocità pubblicate dalle autorità di Kiev sui social e denunciate dal presidente ucraino Zelensky, mentre la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha chiesto un’indagine indipendente su “gli orrori indicibili nelle zone da cui la Russia si sta ritirando”. Mosca però smentisce le accuse di genocidio, bollando le immagini come “un’altra provocazione” ucraina.
Massacro di Bucha, crimini di guerra nei sobborghi di Kiev: le reazioni dell’Occidente
All’indomani del ritrovamento di decine di corpi per le strade di Bucha, 37 chilometri a nordovest di Kiev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver commesso un “genocidio” in Ucraina con l’obiettivo di spazzare via “l’intera nazione”.
“Sì, questo è un genocidio. L’eliminazione dell’intera nazione e del popolo ucraino. In Ucraina abbiamo cittadini di più di cento nazionalità. Si tratta della distruzione e dello sterminio di tutte queste nazionalità”, ha detto in un’intervista alla rete americana CBS.
Alla condanna del presidente ucraino si sono uniti i leader dei Paesi occidentali, che chiedono adesso un’indagine per accertare i probabili crimini di guerra commessi nei sobborghi di Kiev in seguito alla ritirata dell’esercito russo.
“Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti” ha scritto in una nota il presidente del Consiglio, Mario Draghi. “La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini” si legge nella dichiarazione.
“Quelle immagini sono un pugno allo stomaco“, ha detto il segretario di Stato americano Anthony Blinken, assicurando che gli Usa stanno documentando eventuali “crimini di guerra”, seppure senza specificare se li considera crimini contro l’umanità o genocidio.
“È necessaria con urgenza una inchiesta indipendente“, ha scritto su Twitter la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in relazione al massacro di civili ucraiani denunciando “gli orrori indicibili nelle zone da cui la Russia si sta ritirando”. “Gli autori di crimini di guerra saranno chiamati a rispondere”, ha detto.
Anche la Spagna, tramite le parole del ministro degli esteri spagnolo José Manuel Albares si è unita alla richiesta di un’indagine sui “crimini di guerra” dei russi in Ucraina di fronte alle “immagini insopportabili” che arrivano da Bucha, così come il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che si è detto “profondamente scioccato dalle immagini dei civili uccisi a Bucha”.
Il ministero della Difesa tedesco ha chiesto di discutere lo stop delle forniture di gas russo dopo le atrocità rivelate in queste ore. “Deve esserci una risposta. Questi crimini non possono restare senza una risposta”, ha dichiarato il ministro della Difesa, Christine Lambrech.
Massacro di Bucha, crimini di guerra nei sobborghi di Kiev: la smentita della Russia
La prima reazione di Mosca di fronte alle accuse di crimini di guerra è stata affidata al ministero della difesa, che ha smentito le responsabilità sui civili morti nei sobborghi di Kiev: “Tutte le fotografie e i materiali video pubblicati dal regime di Kiev, che mostrano una sorta di ‘crimini’ da parte del personale militare russo nella città di Bucha, nella regione di Kiev, sono un’altra provocazione“, ha affermato il ministero della Difesa russo secondo quanto riporta Ria Novosti.
“Durante il periodo in cui Bucha era sotto il controllo delle forze armate russe, nessun residente locale ha subito azioni violente”, ha detto ancora il ministero della Difesa.
Massacro di Bucha, le accuse crimini di guerra nei sobborghi di Kiev:
A provocare l’indignazione dei Paesi occidentali le immagini pubblicate dalle autorità ucraine dei civili uccisi con le mani legate dietro la schiena, tra le quali quelle diffuse sui social dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, di cadaveri dentro fosse comuni scavate a Bucha.
Secondo quanto riportato su Facebook dalla procuratrice generale dell’Ucraina, Iryna Venediktova sono 410 i corpi di civili uccisi finora recuperati nei territori della regione di Kiev riconquistati dalle forze ucraine, da Bucha a Gostomel fino ad Irpin.
Venediktova ha aggiunto che pubblici ministeri, investigatori ed esperti forensi sono costantemente in servizio per eseguire esami del Dna ed autopsie, sottolineando che è in corso la raccolta di testimonianze, foto e prove video dei massacri.