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Brescia, rapisce il figlio e si barrica in casa: il padre ha aperto la porta, è pentito ma sarà arrestato

Un uomo ha aggredito l'assistente sociale e rapito il figlio di 4 anni, per poi barricarsi in casa: è successo in provincia di Brescia, la situazione

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Notte di paura nell’hinterland di Brescia: un uomo avrebbe rapito il figlio e si sarebbe barricato in casa. Lo avrebbe sottratto all’assistenza sociale, aggredendola. Per tutta la notte un negoziatore dei carabinieri ha portato avanti le trattative.

Aggredisce l’assistente sociale e rapisce il figlio

Stando a quando riferito dai quotidiani locali, tutto è accaduto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 5 ottobre 2022, ma la situazione non sarebbe ancora risolta. Un padre di origini rumene avrebbe incontrato l’assistente sociale e il figlio piccolo, ma le cose sarebbero precipitate velocemente.

L’appuntamento era fissato in un parco di Rodengo Saiano (paesino alle porte di Brescia) e sarebbe dovuto essere una tappa verso un ricongiungimento familiare. Al padre sarebbe infatti stato tolto l’affidamento del bambino dopo alcuni comportamenti violenti.

Tuttavia, appena arrivato l’uomo avrebbe estratto una pistola (non è chiaro se sia vera o finta), aggredito l’assistente sociale di 36 anni e  strappato il figlio dalle sue braccia. Quindi, è salito in macchina ed è partito.

Si è barricato in casa col bambino

Immediato l’allarme della donna: nelle vicinanze del parcheggio dove si sono incontrati c’è una farmacia, due banche e il comune del Paese. Sono intervenuti i carabinieri ed è iniziata la caccia all’uomo, subito rintracciato nel suo appartamento di Roncadelle – non distante da Rodengo Saiano.

L’uomo si è barricato in casa con il figlio, che secondo alcune fonti avrebbe 4 anni – secondo altre sempre locali invece potrebbe avere qualche anno in più. Da quel momento è iniziata una situazione di stallo che prosegue ancora nella mattinata di giovedì 6 ottobre 2022.

Roncadelle dista solo 10 km da Rodengo Saiano

La strada, è stata chiusa e sono entrate in azione le Api (Aliquote di Pronto Intervento) dei Carabinieri, assieme a un militare addestrato per situazioni di questo tipo.

È in azione un negoziatore

A ridosso dell’appartamento, situato presso un complesso residenziale di nuova costruzione, ci sono ora numerose unità dell’Arma e un negoziatore. Sul posto anche le squadre anti-terrorismo, perché non è dato sapere se l’uomo abbia o meno armato porte e finestre.

Il quartiere è stato bloccato: il negoziatore, si apprende, ha aperto un filo diretto con l’uomo che ha rapito il figlio e si è barricato in casa. A quanto si apprende, il gesto è dettato dalla volontà di non restituire il bambino alla madre.

Secondo gli ultimi aggiornati dal luogo, sempre più trafficato in queste prime ore del mattino, la situazione sarebbe delicata ma non particolarmente tesa: si starebbe parlando e trattando con l’uomo per risolvere lo stallo.

Il bambino sta bene

In un aggiornamento arrivato in prima mattinata, i carabinieri hanno fatto sapere di essere riusciti a parlare con il bambino rapito dal padre: lo avevano già sentito in sottofondo verso le due di notte, ma in mattina sono riusciti a parlarci. Sta bene, riferiscono i militari alla stampa.

Fine dell’incubo: il padre ha aperto la porta

La situazione si è risolta attorno alle 10.40 di giovedì 6 ottobre: stando alle agenzie di stampa e i quotidiani locali, il padre ha aperto la porta della casa nella quale si era barricato dal pomeriggio di ieri.

I carabinieri sono entrati al termine di una lunga trattativa: il bambino sta bene. Il procuratore capo Francesco Prete, riferisce il Giornale di Brescia, ha dichiarato che la questione è stata risolta: “il padre si è pentito del gesto che ha fatto“.

L’uomo, 35enne con precedenti per violenza domestica sull’ex moglie, sarà comunque arrestato per sequestro di persona.

Fonte foto: iSTOCK

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